Tutto era a posto a parte tachicardia sinisale con rare extrasistole
Egregi Dott.re vi scrivo per avere un parere. Sono sempre stata una persona che normalmente ha i battiti cardiaci alti che si aggirano anche a riposo fra i 90 e 105. Da due mesi a questa parte mi succede che dal nulla il cuore incomincia a battermi fortissimo, sento che mi manca l'aria, mi si informicolano gli arti e mi sento svenire (ma non sono mai svenuta). Sono stata a fare una visita dal Cardiologo che mi ha fatto l'ecg e l'ecocardiogramma. A parte i battiti un po' alti 97 tutto era a posto e mi ha consigliato di misurarmi i battiti quando mi veniva la tachicardia dicendomi che se superavano i 150 al minuto di andare al ps.
Qualche gg fa stavo guidando e dal nulla il cuore é incominciato a battere fortissimo, soliti sintomi, mancanza d'aria, formicolio, giramenti. Mi sono accostata e ho misurato i battiti al polso... 200 al minuto! Presa dal panico ho chiamato il 118. Sono arrivati un quarto d'ora dopo é i miei battiti erano a 125, la pressione 130 su 70. Mi hanno portata in ps dove mi hanno fatto l'esame della troponina vari ecg e l'eco. Tutto era a posto a parte tachicardia sinisale con rare extrasistole. Mi hanno dimessa dicendomi di tornare se mi ricapita o eventualmente di fare un holter delle 24 ore.
Ora io mi domando, ma se queste crisi mi durano attorno ai 10 minuti come faccio io a monitorarle? Ora che arrivo in ps mi é già passata!!! In più se mi capitano 2 volte al mese e metto l'holter se in quel gg non mi capita a cosa serve? Ne ho parlato anche col mio medico curante che mi ha detto che si può alassimo valutare di prendere una minima dose di beta bloccante ma io ho paura vista la mia età (32 anni) che sia una cosa esagerata. Vi prego di aiutarmi! Vivo costantemente con l'ansia che possa essere una tachicardia parossistica e di avere un arresto cardiaco, penso sempre :-e se mi torna? Vivo con l'ansia che possa venirmi nei momenti più impensati...
Come dovrei comportarmi?
Aggiungo anche che soffrivo di gastrite che mi va e mi viene a periodi con reflusso gastro esofageo potrebbe essere una causa?
Grazie mille per la disponibilità.
Saluti
Qualche gg fa stavo guidando e dal nulla il cuore é incominciato a battere fortissimo, soliti sintomi, mancanza d'aria, formicolio, giramenti. Mi sono accostata e ho misurato i battiti al polso... 200 al minuto! Presa dal panico ho chiamato il 118. Sono arrivati un quarto d'ora dopo é i miei battiti erano a 125, la pressione 130 su 70. Mi hanno portata in ps dove mi hanno fatto l'esame della troponina vari ecg e l'eco. Tutto era a posto a parte tachicardia sinisale con rare extrasistole. Mi hanno dimessa dicendomi di tornare se mi ricapita o eventualmente di fare un holter delle 24 ore.
Ora io mi domando, ma se queste crisi mi durano attorno ai 10 minuti come faccio io a monitorarle? Ora che arrivo in ps mi é già passata!!! In più se mi capitano 2 volte al mese e metto l'holter se in quel gg non mi capita a cosa serve? Ne ho parlato anche col mio medico curante che mi ha detto che si può alassimo valutare di prendere una minima dose di beta bloccante ma io ho paura vista la mia età (32 anni) che sia una cosa esagerata. Vi prego di aiutarmi! Vivo costantemente con l'ansia che possa essere una tachicardia parossistica e di avere un arresto cardiaco, penso sempre :-e se mi torna? Vivo con l'ansia che possa venirmi nei momenti più impensati...
Come dovrei comportarmi?
Aggiungo anche che soffrivo di gastrite che mi va e mi viene a periodi con reflusso gastro esofageo potrebbe essere una causa?
Grazie mille per la disponibilità.
Saluti
[#1]
Buonasera,
Nonostante le considerazioni peraltro corrette che lei fa sulla frequenza degli episodi, dovrebbe comunque eseguire un holter per verificare il ritmo cardiaco durante la giornata. Anche il consiglio di recarsi in ps in caso di recidive sembra di buon senso.
Una volta visionato l'esito dell'holter il cardiologo che la segue potrà suggerirle cosa fare, cosa che risulta ovviamente più difficile per il momento in assenza di una diagnosi precisa.
Cordiali saluti
Alessandro Durante
Nonostante le considerazioni peraltro corrette che lei fa sulla frequenza degli episodi, dovrebbe comunque eseguire un holter per verificare il ritmo cardiaco durante la giornata. Anche il consiglio di recarsi in ps in caso di recidive sembra di buon senso.
Una volta visionato l'esito dell'holter il cardiologo che la segue potrà suggerirle cosa fare, cosa che risulta ovviamente più difficile per il momento in assenza di una diagnosi precisa.
Cordiali saluti
Alessandro Durante
Dr. Alessandro Durante
Medico Chirurgo - Cardiologo - Milano, Como, Varese
www.durantealessandro.com
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per la sua celere risposta, ho sentito il mio cardiologo che mi farà mettere per due settimane uno strumento che quando mi viene la tachicardia devo attivare inoltre mi ha parlato di un esame dove dall'inguine arrivano al cuore e provocano la tachicardia ma secondo lei é il caso di farlo anche se non sono certa che sia una tachicardia parossistica? É invasivo? Inoltre non mi ha detto se la gastrite e il reflusso possono essere causa di questi miei sintomi. La ringrazio infinitamente.
[#4]
Buonasera,
L'indicazine allo studio elettrofisiologico deve essere discussa con il suo cardiologo, che la può visitare e può visonare la sua documentazione e valutare i benefici ed i rischi della procedura. Lo studio elettrofisiologico è una procedura percutanea, che seppur mini-invasiva comporta comunque di arrivare con dei cateteri sino al cuore.
Cordiali saluti
Alessandro Durante
L'indicazine allo studio elettrofisiologico deve essere discussa con il suo cardiologo, che la può visitare e può visonare la sua documentazione e valutare i benefici ed i rischi della procedura. Lo studio elettrofisiologico è una procedura percutanea, che seppur mini-invasiva comporta comunque di arrivare con dei cateteri sino al cuore.
Cordiali saluti
Alessandro Durante
[#6]
Come ogni tipo di intervento accanto ai benefici ci possono essere delle complicanze, e per questo motivo dovrebbe discutere della indicazione con il suo cardiologo.
Il reflusso e la gastrite possono talvolta essere associati a extrasistoli, spesso comunque su una base di predisposizione.
Saluti
Alessandro Durante
Il reflusso e la gastrite possono talvolta essere associati a extrasistoli, spesso comunque su una base di predisposizione.
Saluti
Alessandro Durante
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2k visite dal 16/02/2015.
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