Extrasistole e sport
Buongiorno, ho 33 anni.
All'età di 29 anni ho iniziato ad avvertire delle extrasistoli.
Si e' sempre trattato di un evento sporadico.
Per i primi 3 anni ne sentivo una all'anno. Un tuffo allo stomaco che mi inquietava ma me ne capitava uno soltanto e finiva li'.
Due anni fa ho iniziato a volerci vedere chiaro e mi sono sottoposto a tutti i test del caso.
Con holter 7 giorni su 7 all'ospedale hanno escluso patologie cardiache: le extrasistoli dovute a stress e ansia. Dal punto di vista organico è un cuore sano e dal punto di vista elettrico non presenta aritmie che ne delineano una qualche patologia cardiaca.
I risultati presentavano episodi di tachicardia sinusale (fino a 130 bpm a riposo) ed extrasistoli (media di 10 al giorni).
Dopo l'esame, mi è stato consigliato 300 mg di magnesio all'occorrenza per calmare le extrasistoli.
Passa un'anno e si ripresentano le extrasistoli. Stesso iter e stessa diagnosi.
Adesso io avrei due domande:
1) perchè, se le extrasistoli sono cosi' innocue e capitano quasi a tutti una volta nella vita, io devo subire questa condanna di doverle avvertire? Perchè se non le avvertissi, starei una favola. Andare in montagna a sciare e sentire una extrasistole mi rovina non solo il weekend ma le intere due settimane successive (con la paura di avere una extrasistole che mi mandi in fibrillazione e mi venga un infarto). E inoltre penso...se le sento adesso che ho 33 anni e sono relativamente giovane...a 50 saro' condannato ad essere cardiopatico o...a dover morire d'infarto per predisposizione.
2) i vari dottori mi consigliano di fare sport. Premetto che dall'età di 18 ai 25 anni ho vissuto la montagna facendo parecchie ascese in quota sui 4'000 con dislivelli mostruosi e pesi sulla schiena incredibili sotto tutti i tipi di clima (estate con il sole a picco o inverno in notturna).
Oggi, a causa delle extrasistole ho la paura, il terrore di fare una passeggiata superiore al'ora e un quarto con un dislivello anche modesto per paura di avere episodi di extrasistoli e finire come quei sportivi in tv che giocano tutto il primo tempo belli tranquilli e stramazzano al suolo perchè i cuore ha deciso cosi'.
La domanda definitiva è:
1) quale è il meccanismo che mi fa percepire le extrasistole e come posso evitarli?
2) fare trekking è un pericolo per il mio cuore?
3) ma adesso ogni volta che ho un periodo di extrasistoli devo fare degli esami? Ogni quanto devo fare degli esami di controllo?
Grazie mille.
All'età di 29 anni ho iniziato ad avvertire delle extrasistoli.
Si e' sempre trattato di un evento sporadico.
Per i primi 3 anni ne sentivo una all'anno. Un tuffo allo stomaco che mi inquietava ma me ne capitava uno soltanto e finiva li'.
Due anni fa ho iniziato a volerci vedere chiaro e mi sono sottoposto a tutti i test del caso.
Con holter 7 giorni su 7 all'ospedale hanno escluso patologie cardiache: le extrasistoli dovute a stress e ansia. Dal punto di vista organico è un cuore sano e dal punto di vista elettrico non presenta aritmie che ne delineano una qualche patologia cardiaca.
I risultati presentavano episodi di tachicardia sinusale (fino a 130 bpm a riposo) ed extrasistoli (media di 10 al giorni).
Dopo l'esame, mi è stato consigliato 300 mg di magnesio all'occorrenza per calmare le extrasistoli.
Passa un'anno e si ripresentano le extrasistoli. Stesso iter e stessa diagnosi.
Adesso io avrei due domande:
1) perchè, se le extrasistoli sono cosi' innocue e capitano quasi a tutti una volta nella vita, io devo subire questa condanna di doverle avvertire? Perchè se non le avvertissi, starei una favola. Andare in montagna a sciare e sentire una extrasistole mi rovina non solo il weekend ma le intere due settimane successive (con la paura di avere una extrasistole che mi mandi in fibrillazione e mi venga un infarto). E inoltre penso...se le sento adesso che ho 33 anni e sono relativamente giovane...a 50 saro' condannato ad essere cardiopatico o...a dover morire d'infarto per predisposizione.
2) i vari dottori mi consigliano di fare sport. Premetto che dall'età di 18 ai 25 anni ho vissuto la montagna facendo parecchie ascese in quota sui 4'000 con dislivelli mostruosi e pesi sulla schiena incredibili sotto tutti i tipi di clima (estate con il sole a picco o inverno in notturna).
Oggi, a causa delle extrasistole ho la paura, il terrore di fare una passeggiata superiore al'ora e un quarto con un dislivello anche modesto per paura di avere episodi di extrasistoli e finire come quei sportivi in tv che giocano tutto il primo tempo belli tranquilli e stramazzano al suolo perchè i cuore ha deciso cosi'.
La domanda definitiva è:
1) quale è il meccanismo che mi fa percepire le extrasistole e come posso evitarli?
2) fare trekking è un pericolo per il mio cuore?
3) ma adesso ogni volta che ho un periodo di extrasistoli devo fare degli esami? Ogni quanto devo fare degli esami di controllo?
Grazie mille.
[#1]
Caro signore...
1) perchè lei ha una aprticolare predisposizione a non tollerare le extrasistoli (in genere è soprattutto nei soggetti ansiosi che succede e le sue parole "...con la paura di avere una extrasistole che mi mandi in fibrillazione e mi venga un infarto.." lei fà trapelare proprio questo come problema principale)
2) "....e finire come quei sportivi in tv che giocano tutto il primo tempo belli tranquilli e stramazzano al suolo perchè i cuore ha deciso cosi'".... ma se le è stato detto che le sue extrasistoli sono benigne....
3) Con le sue domande Lei non stà chiedendo un consiglio, stà chiedendo 5 consulti diversi....che dirle....
1) le sue extrasistoli sono numericamente insignificanti (10 al giorno sono una goccia nel mare dei batiti totali delle 24 h) e quindi è decisamente difficile fare qualcosa per evitarle
2) non è un pericolo per il suo cuore
3) non deve fare ulteriori accertamenti e basta una nuova valiutazione solo se le extrasistoli dovessero incrementarsi significativamente di numero (e questo nel suo caso tralaltro è improbabile).
Cordialmente
1) perchè lei ha una aprticolare predisposizione a non tollerare le extrasistoli (in genere è soprattutto nei soggetti ansiosi che succede e le sue parole "...con la paura di avere una extrasistole che mi mandi in fibrillazione e mi venga un infarto.." lei fà trapelare proprio questo come problema principale)
2) "....e finire come quei sportivi in tv che giocano tutto il primo tempo belli tranquilli e stramazzano al suolo perchè i cuore ha deciso cosi'".... ma se le è stato detto che le sue extrasistoli sono benigne....
3) Con le sue domande Lei non stà chiedendo un consiglio, stà chiedendo 5 consulti diversi....che dirle....
1) le sue extrasistoli sono numericamente insignificanti (10 al giorno sono una goccia nel mare dei batiti totali delle 24 h) e quindi è decisamente difficile fare qualcosa per evitarle
2) non è un pericolo per il suo cuore
3) non deve fare ulteriori accertamenti e basta una nuova valiutazione solo se le extrasistoli dovessero incrementarsi significativamente di numero (e questo nel suo caso tralaltro è improbabile).
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.9k visite dal 16/02/2015.
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