Una placca monovasale

A seguito di angioplastica effettuata a causa di angina instabile, dovuta ad una placca monovasale (75%)in D1, con applicazione di stent non medicato, mi è venuto un infarto per la formazione di un grosso trombo intrastent dopo 40 giorni dall'angioplastica in concomitanza con la sospensione della terapia doppio antiaggregante . Questo è avvenuto 3 anni fa, da allora devo assumere giornalmente, fra le altre medicine, anche il cardioaspirin 100 (una compressa al giorno dopo il pasto). Questo mi ha generato una gastrite erosiva superficiale.(risultato della gastroscopia). La tengo controllata assumendo 2 cicli da 30 gg all’anno (primavera e autunno) Pantoprazolo. Spesso però mi insorge un senso di gonfiore accompagnato da un po’ di nausea, inappetenza e da stanchezza, mai dolore. Il mio medico mi ha suggerito di sostituire il cardioaspirin con cardirene 75 garantendomi che l'effetto antiaggregante è pressochè uguale, mentre cala un po' il principio attivo con conseguente minore danno nel tempo allo stomaco. Premetto che fra i vari controlli effettuati, quello presso il centro anticoagulazione dell'ospedale è risultato nella norma. olevo avere un vostro parere.
Grazie
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Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Caro amico,
concordo con il suo medico curante.
75 mg danno già il massimo di attività antiaggregante per quanto riguarda l'asa e con minori effetti gastrolesivi.
Buon anno, Ugo

Dott. Ugo Miraglia

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Utente
Utente
Grazie del prezioso consiglio. Ancora un dubbio: posso usare Cardirene 75 in maniera alterna con Cardioaspirin, oppure no. Mi spiego meglio, quando pranzo fuori casa (abbastanza raramente)posso usare più comodamente la compressa di Cardioaspirin anzichè la bustina di Cardirene?
Grazie e buon anno anche a Lei.
[#3]
Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Certamente !
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