La tachicardia si può controllare bene

Buonasera,premetto che in febbraio 2012 sono stato ablato per FA prechè dopo moltissimi anni di cure farmacologiche era diventata persistente e con numerose extra.Tutto e' andato bene e per circa un anno e mezzo niente extra ed a tutt'oggi niente FA ...terapia con Almaritm,congescor ,KCL-retard ....premetto che prima dell'ablazione mi curavo con Rytmonorm e Inderal anche perchè avevo bisogno di tenere a bada la pressione arteriosa e quella portale.Negli ultimi tempi pero' ecco il ritorno delle extra e dell'aRITMIA (tachicardia da stress---tachicardia sinusale ed ora pstv) da tutti i controlli sempre esclusa la FA...le crisi si sono fatti sempre più ravvicinate 1 ogni 4 o 5 giorni fino a queste ultime 24 ore in cui se ne sono verificate addirittura tre anche se di breve durata Ho fatto L'ECG e fatto recapitare via on line al mio cardiochirurgo che ha risposto che l'ecg è regolare con presenza di tachicardia e che mi aspetta nel suo studio il 2/02/2015 al suo ritorno da un congresso in California-San-Diego. Dimenticavo prima dll'ablazione mi era anche stato diagnosticato AV di primo grado e blocco di branca sx.Le Chiedo Alla vista di tutto questo quanto è o può essere pericoloso il mio caso? La tachicardia si può controllare bene con i farmaci? o magari devo ablarmi ancora?So che avrete la pazienza di leggere il mio scritto e che mi risponderete per cui gradite siun da ora i miei ringraziamenti
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
nella lettura di tutto quanto ha postato ci sono notizie chiare e notizie meno chiare.
Lei riferisce di aver subito una ablazione per FA (cronica?). Questo è un dato di fatto. Riferisce che l'ablazione ha risolto la sua FA e questo è un altro dato di fatto.
Ci informa che è passato alla terapia con propafenone (dosi?) e Propanololo(dosi?) a quella con Flecainide(dosi?)+ Bisoprolo.
Di fatto un beta bloccante e un antiaritmico sono rimasti in terapia: sono cambiati i principi attivi ma non le classi farmacologiche.

Riferisce di aver preso l'Inderal per tenere a bada l'ipertensione portale? E' cirrotico? Aveva un fegato da stasi? E' un errore di battitura?

Ora il suo problema sono le crisi di tachicardia sinusale. L'ECG ha escluso la F.A. anche parossisitica a suo dire e il suo Cardiochirurgo da Boston, avendo visionato l'ECG, le ha detto che la visiterà il 02/02 p.v.

Ai quesiti che pone via web, non si può rispondere perchè sarebbe più che mai necessaria una visita che peraltro è già fissata dal suo cardiochirurgo di fiducia.

Bisogna capire la ratio della comparsa di questa tachicardia sinusale, se il ritmo nelle 24 ore presenti altre anomalie (e per fare ciò occorrerebbe un holter ECG), se le crisi di brevissima durata siano effettivamente delle microcrisi di T.S. e comunque non ventricolare, se si è creato un circuito ansia - tachicardia.
Infine se non sia il caso di apportare modifiche nella terapia con beta litici e Flecainide.
Di per se la tachicardia sinusale non è pericolosa ma bisogna accertarsi che tutti i suoi cardiopalmi lampo non siano dovuti a microcrisi di TV.
L'eventuale nuova ablazione, improbabile, la deciderà il suo Cardiochirurgo al ritorno dalla Florida.

Non ci chieda pareri sulla pericolosità della sua condizione perchè non sarebbe possibile fornirglieli via web e sarebbe scorretto nei confronti del suo Curante.

Se ha dubbi, in Italia, ci sono molti centri dove si studia la aritmologia con serietà e competenza, da Monza a Bari!

Nelle more del ritorno del suo cardiochirurgo se la situazione non migliora o se la sua ansia si fa incontenibile può sempre ricorrervi.
Questo il mio umile consiglio.....
Con simpatia.
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Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Grazie dottore per la più che sollecita risposta..Puntualizzo: Al momento dell'ablazione la mia FA era persistente e per piu' di 25 anni ho preso propafenone da 150 x 2 e inderal da 80x 2 ( inderal anche per la pressione portale essendo stato affetto da epatite B attiva che è diventata spenta dopo 2 anni di interferone) .dopo l'ablazione la terapia è stata: Almarytm 100 x 2..congescor da2,5 1 cp al mattino e KCL-retard 1cp... più 2 cp di olpress da 10 x 2.(la flecainide mi fu tolta prima della comparsa della tach.) al sorgere della tach mi fu tolto il congescor sostituito da isoptin 40 x 3 al di con aggiunta di una compressa di zoloft 50mg.. La mia Ablazione è avvenuta proprio in un centro specialistico del Sud da lei citato.non so se alla luce di questi chiarimenti e dal fatto che nei diversi holter fatti non vi è traccia di tachicardia ventricolare può darmi qualche altra delucidazione...La ringrazio ancora dott Caldarola e se può rispondermi la ringrazio anticipatamente
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
presumo che in presenza di una FA atriale persistente ella praticasse una terapia anche con anticoagulanti o antiaggreganti.
A meno di non avere un numero di piastrine così basso per ECA da HBV che controindicassero la scoagulazione. Questi dati io non li conosco.
Se è stato portatore di ipertensione portale, vuol dire che vi era una fibrosi epatica: è consolatorio e utile che l'epatite si sia "spenta" dopo terapia antivirale. Ma la fibrosi non regredisce, quindi un controllo gastroenterologico con valutazione ecografica o con RM del fegato e un Fibrotest sarebbero auspicabili.
Attualmente tralasciando le terapie fatte, credo di capire che ella assuma:
Verapamile 40mg/otto ore circa
Sertralina 50mgr/die
Olmesartan 10mgr/bid

La somministrazione di Sertralina mi fa sospettare che ella sia un soggetto ansioso con disturbo depressivo dell'umore.
Un SSRI come la Sertralina si prescrive per quello.
Ottimo che dagli holter ECg effettuati non ci sia traccia di TV o altre aritmie ventricolari.
La sua tachicardia potrebbe essere relata a uno stato di ansia o a crisi di attacchi di panico o alla necessità di aggiustare la terapia con Verapamile o modificarla.
In ogni caso se si tratta come lei dice di Tachicardia sinusale che non eccede i 135 BPM e se l'elettrocardiogramma è stato fatto durante la crisi rischi concreti non dovrebbero esservene.
Da come peraltro lei descrive le sue crisi la definizione più corretta sarebbe quella di Tachicardia Parossistica Sopraventricolare.
Il verapamile a dosaggi adeguati controlla molto bene queste forme di aritmia. Vi ne sono tuttavia anche alternative.
Riduca il consumo di eccitanti, caffè, fumo, stress, e nelle more di consultare il suo Cardiochirurgo si consulti col suo curante per una transitoria terpia ansiolitica con BDZ, se il collega sia d'accordo.
Questa la mia opinione, le ribadisco con tutti i limiti di un consulto a distanza e totalmente virtuale.
Se vuole mi faccia sapere.
Cordialità.
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Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
grazie dott. Caldarola è un mio impegno farle sapere tutto ,oggi alle 17.00 ho l'appuntamento con lo studio medico del mio aritmologo interventista dove infermieri professionali sono a disposizione dei pazienti per ogni forma di assistenza in sua assenza ed oggi mi applicheranno l'holter ecg 24h che poi il dottore troverà sul suo tavolo al momento della visita......dott la ringrazio e le farò sapere.....Buona giornata
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