Fastidio braccio sinistro, fitta petto, fastidio stomaco
Egregi Dottori;
Come preavvisato nell' ogg, è da circa 4 giorni che provo un dolore ( fastidio ) all'avambraccio sinistro, irradiato perlopiù nel polso e nella muscolatura che ricopre il radio e l'ulna. A questo fastidio è affiancato, qualche volta, un dolore esterno sinistro laterale del petto e, sporadicamente, perlopiù quando sono disteso e mi alzo, una piccola fitta centrale che scompare cambiandomi di posizione.
Circa 8 mesi fa, ho avuto un attacco acuto di panico, così definito solo dopo aver investigato a livello cardiaco. Effettuai nell'immediato un ECG, un ECOCARDIOGRAMMA, ORMONI TIROIDEI, DOPPLER CAROTIDEO, ENZIMO DEL SANGUE, tutti questi esami, neanche a dirlo, mi hanno attribuito una funzionalità cardiaca buona. Successivamente sono stato trattato con levopride, perché avevo problemi allo stomaco, si gonfiava e mi provocava dolori al petto. Tachicardia mai avuta, solo durante l'attacco acuto di panico. Da allora, non ho avuto più nessun sintomo, tranne, appunto, 4 giorni fa. Ricomparso il fastidio al braccio ( attribuibile anche alla palestra, che prima non facevo e che ora pratico ) e, immediatamente dopo, il disturbo allo stomaco che, mi porta fastidio al petto, e alla schiena ( retro scapola ). Vorrei sapere, secondo il vostro parere, dovrò rifare qualche accertamento cardiaco, tenendo anche presente che, 2 mesi fa, ho effettuato un ulteriore ecg con steptest, per l'idoneità fisica al gioco del calcio ( corsa ), oppure è solamente ricomparsa l'ansia ( e forse qualche accenno di ernia iatale visto che di notte ho anche un poco di acidità/bruciore ) ?
Alcuni dati: ho 26 anni, 1,80, peso 97 kg ( sono dimagrito circa 27 ), pratico palestra e corsa, sono bradicardico: 43 battiti al mattino appena sveglio, 52/58 durante la giornata ( anche se non conosco la natura della mia bradicardia ).
ps: essendo donatore avis da 8 anni, ho donato 3 mesi fa, neanche a dirlo, le analisi tutte buone.
Grazie per il servizio reso,
Con stima e viva cordialità.
Marco
Come preavvisato nell' ogg, è da circa 4 giorni che provo un dolore ( fastidio ) all'avambraccio sinistro, irradiato perlopiù nel polso e nella muscolatura che ricopre il radio e l'ulna. A questo fastidio è affiancato, qualche volta, un dolore esterno sinistro laterale del petto e, sporadicamente, perlopiù quando sono disteso e mi alzo, una piccola fitta centrale che scompare cambiandomi di posizione.
Circa 8 mesi fa, ho avuto un attacco acuto di panico, così definito solo dopo aver investigato a livello cardiaco. Effettuai nell'immediato un ECG, un ECOCARDIOGRAMMA, ORMONI TIROIDEI, DOPPLER CAROTIDEO, ENZIMO DEL SANGUE, tutti questi esami, neanche a dirlo, mi hanno attribuito una funzionalità cardiaca buona. Successivamente sono stato trattato con levopride, perché avevo problemi allo stomaco, si gonfiava e mi provocava dolori al petto. Tachicardia mai avuta, solo durante l'attacco acuto di panico. Da allora, non ho avuto più nessun sintomo, tranne, appunto, 4 giorni fa. Ricomparso il fastidio al braccio ( attribuibile anche alla palestra, che prima non facevo e che ora pratico ) e, immediatamente dopo, il disturbo allo stomaco che, mi porta fastidio al petto, e alla schiena ( retro scapola ). Vorrei sapere, secondo il vostro parere, dovrò rifare qualche accertamento cardiaco, tenendo anche presente che, 2 mesi fa, ho effettuato un ulteriore ecg con steptest, per l'idoneità fisica al gioco del calcio ( corsa ), oppure è solamente ricomparsa l'ansia ( e forse qualche accenno di ernia iatale visto che di notte ho anche un poco di acidità/bruciore ) ?
Alcuni dati: ho 26 anni, 1,80, peso 97 kg ( sono dimagrito circa 27 ), pratico palestra e corsa, sono bradicardico: 43 battiti al mattino appena sveglio, 52/58 durante la giornata ( anche se non conosco la natura della mia bradicardia ).
ps: essendo donatore avis da 8 anni, ho donato 3 mesi fa, neanche a dirlo, le analisi tutte buone.
Grazie per il servizio reso,
Con stima e viva cordialità.
Marco
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Caro signore
anche se le sembrerà strano è proprio l'ansia che rende poco tollerabili i suoi disturbi, che chiaramente non dipendono dal cuore. Lei ha bisogno di uno psicologo e non di un cardiologo.
Cordialità
anche se le sembrerà strano è proprio l'ansia che rende poco tollerabili i suoi disturbi, che chiaramente non dipendono dal cuore. Lei ha bisogno di uno psicologo e non di un cardiologo.
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 21/01/2015.
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