Esami anticoagulazione

egregio dottore
mia madre di 80 anni portatrice di pacemaker prende pradaxa da 110 due volte al giorno,la domanda è se prendendo questo farmaco non sarebbe bene verificare periodicamente la fluidità del sangue ,e nel caso fosse eccessiva perchè non ridurre la dose ricavandone meno effetti collaterali che sono davvero tanti ,come depressione, malessere,instabilità
la ringrazio e la saluto cordialmente
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Caro signore
il Pradaxa appartiene ad una nuova classe di anticoagulanti orali e non necessita di valutazioni sulla "fluidità" del sangue (es. l'INR che era indispensabile per il Coumadin, per intenderci). Gli effetti collaterali che lei riporta molto probabilmente non sono secondari all'assunzione del Pradaxa, che resta probabilmente un farmaco di vitale importanza per sua madre.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
In realtà non esistono esami comuni da eseguire per valutare l efficacia del farmaco.
Ecco perché a me non piacciono molto, anche se molto comodi.
Inoltre tali farmaci non hanno alcun antidoto in caso di sovradosaggio o di emorragie a Rischio di vita.
Ecco perché ancora oggi preferisco prescrivere il Coumadin od il Sintrom.
Arrvederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso