Insufficienza aortica lieve con insufficienza tricuspidalica lieve

Salve carissimi dottori!
Ho 22 anni, ma sono andato a visita dal mio medico di famiglia perché, sotto sforzo, lamento delle condizioni fastidiose come dispnea, dolore al petto, intontimento, ecc.
Il dottore mi ha dunque consigliato una ecocardiogramma, dopo aver anche ascoltato, visitandomi, un debole soffio. Fatto l'esame, ottengo diagnosi di lieve insufficienza aortica e lieve insufficienza tricuspidalica, con PAPS di 25 mmHg. È risultata bassa anche la velocità aortica (1.02 m/s), ma la cosa non mi sorprende vista la lieve insufficienza aortica (aumentando il diametro di una sezione, diminuisce la velocità...).

Ora però mi chiedo: la condizione di insufficienza aortica tende a peggiorare con il tempo? Se si (come mi sembra scontato intuire), ogni quanto devo ripetere la visita ecocardiografica? Inoltre, visto che sotto sforzo lamento i sintomi che ho elencato, sarà il caso di prenotare una ECG da sforzo, o posso stare tranquillo ed evitare altri esami?

Devo sottolineare, se può essere rilevante, che nella mia famiglia ci sono stati casi di cardiomiopatie (più precisamente, mia nonna ha sofferto di prolasso mitralico).
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Dr. Alessandro Durante Cardiologo 447 4
Buonasera,
Visti i sintomi sotto sforzo potrebbe comunque esere prudente eseguire un test da sforzo.
Per quanto riguarda l'insufficienza aortica le consiglierei, in assenza di nuovi sintomi, un primo cintrollo ad un anno di distanza. Prevedere il peggioramento o meno della insufficienza aortica non è possibile, tantomeno senza poterne valutare la morfologia.

Cordiali saluti,
Alessandro Durante

Dr. Alessandro Durante
Medico Chirurgo - Cardiologo - Milano, Como, Varese
www.durantealessandro.com

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Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
In effetti io sto cadendo un po' dalle nuvole, in quanto le specializzande del policlinico ove ho prenotato la visita, effettuato l'esame, mi hanno liquidato subito dicendomi "Tutto a posto" (c'è da dire che avevano urgenza di effettuare le eco dei pazienti ricoverati). Dunque mi sembra di capire che come prima cosa devo portate il referto da uno specialista, giusto? O può valutare anche il mio medico di famiglia?
In secondo luogo mi sembra di capire che, benché attualmente la funzionalità cardiaca non è assolutamente compromessa (aspettando l'ECG), mi conviene valutare annualmente la situazione, giusto?

Grazie ad ogni modo per il suo supporto!