Svenimento da sforzo nel sollevamento pesi
Salve,
ho 38anni, 180cm per 78kg di peso con una forte atleticità e abitudini di vita sane, soprattutto nell'alimentazione molto curata, varia e supplementata da micronutrienti e bilanciata nei macronutrienti. Tra gli altri per il sostegno della salute dell'apparato cardiovascolare assumo regolarmente dosi di pesce azzurro fresco, semi oleosi e in mancanza integratori di omega3/6/9 nel giusto rapporto. Non fumo più da oltre un anno ma utilizzo la sigaretta elettronica, bevo solo vino e solamente al weekend, dormo sotto la media consigliata (poco meno di 7h a notte) sono bradicardio per via dell'attività sportiva ed ho compiuto a giugno una approfondita visita cardiologica da cui non è emerso nulla se non una leggera stenosi della valvola cardiaca da tenere sotto controllo per i prossimi anni.
Da circa un anno ho abbandonato il nuoto e la palestra per praticare una attività sportiva molto appagante, Crossfit, che unisce sollevamenti di potenza e allenamenti di condizionamento cardio e muscolare. Mi alleno da settembre con regolarità per 5 volte alla settimana con risultati molto apprezzabili (vorrebbero farmi gareggiare nella categoria 35-39anni...) ma non esenti da pericolosi risvolti. ho subito a Giugno un intervento di ernia inguinale e alterno giorni di grande energia a giorni in cui mi sento spossato e con minore prestazione dal punto di vista "cardio" senza sensazioni però spiacevoli. Un episodio accaduto un paio di giorni fa però , mai verificatosi in vita prima d'ora è stato un fortissimo giramento di testa con cedimento delle gambe a seguito di uno stacco da terra con il doppio del mio peso.
Spiego meglio l'evento: eseguo lo stacco (140kg) con una buona tecnica e, nel tentativo di proteggere la schiena con un "cuscinetto d'aria" compio come mio solito il movimento in assoluta apnea dopo aver caricato lo stomaco d'aria (manovra di valsalva); per non rischiarer infortuni getto il peso a terra e rilascio l'aria ma sfortunatamente nel giro di un paio di secondi sento la testa svuotata ed un senso di mancanza di forza che mi fa cedere le gambe, provo a rialzarmi subito (un po' per spavento un po' per dignità :P) ma cedono di nuovo, il tutto con una certa pesantezza nel respirare. Ad ogni modo non casco a terra ma mi spavento solo un po' e decido di prendere aria fuori la palestra per un minuto. Mi riprendo subito dopo, chiaramente non continuo con gli esercizi di "forza" esplosiva ma continuo ad allenarmi con successo.
Essendo ad ogni modo nella mia vita sportiva la prima volta che avverto un senso così forte di "svenimento" mi chiedo cosa possa esser accaduto, se possa considerarsi "pericoloso" e se mantenere la apnea prolungata negli esercizi di sforzo (nel tentativo di proteggere la schiena) possa non aver contribuito a sbalzi pressori enormi altresì sconsigliabili.
Grazie dell'eventuale interessamento al mio caso e futura risposta.
:)
ho 38anni, 180cm per 78kg di peso con una forte atleticità e abitudini di vita sane, soprattutto nell'alimentazione molto curata, varia e supplementata da micronutrienti e bilanciata nei macronutrienti. Tra gli altri per il sostegno della salute dell'apparato cardiovascolare assumo regolarmente dosi di pesce azzurro fresco, semi oleosi e in mancanza integratori di omega3/6/9 nel giusto rapporto. Non fumo più da oltre un anno ma utilizzo la sigaretta elettronica, bevo solo vino e solamente al weekend, dormo sotto la media consigliata (poco meno di 7h a notte) sono bradicardio per via dell'attività sportiva ed ho compiuto a giugno una approfondita visita cardiologica da cui non è emerso nulla se non una leggera stenosi della valvola cardiaca da tenere sotto controllo per i prossimi anni.
Da circa un anno ho abbandonato il nuoto e la palestra per praticare una attività sportiva molto appagante, Crossfit, che unisce sollevamenti di potenza e allenamenti di condizionamento cardio e muscolare. Mi alleno da settembre con regolarità per 5 volte alla settimana con risultati molto apprezzabili (vorrebbero farmi gareggiare nella categoria 35-39anni...) ma non esenti da pericolosi risvolti. ho subito a Giugno un intervento di ernia inguinale e alterno giorni di grande energia a giorni in cui mi sento spossato e con minore prestazione dal punto di vista "cardio" senza sensazioni però spiacevoli. Un episodio accaduto un paio di giorni fa però , mai verificatosi in vita prima d'ora è stato un fortissimo giramento di testa con cedimento delle gambe a seguito di uno stacco da terra con il doppio del mio peso.
Spiego meglio l'evento: eseguo lo stacco (140kg) con una buona tecnica e, nel tentativo di proteggere la schiena con un "cuscinetto d'aria" compio come mio solito il movimento in assoluta apnea dopo aver caricato lo stomaco d'aria (manovra di valsalva); per non rischiarer infortuni getto il peso a terra e rilascio l'aria ma sfortunatamente nel giro di un paio di secondi sento la testa svuotata ed un senso di mancanza di forza che mi fa cedere le gambe, provo a rialzarmi subito (un po' per spavento un po' per dignità :P) ma cedono di nuovo, il tutto con una certa pesantezza nel respirare. Ad ogni modo non casco a terra ma mi spavento solo un po' e decido di prendere aria fuori la palestra per un minuto. Mi riprendo subito dopo, chiaramente non continuo con gli esercizi di "forza" esplosiva ma continuo ad allenarmi con successo.
Essendo ad ogni modo nella mia vita sportiva la prima volta che avverto un senso così forte di "svenimento" mi chiedo cosa possa esser accaduto, se possa considerarsi "pericoloso" e se mantenere la apnea prolungata negli esercizi di sforzo (nel tentativo di proteggere la schiena) possa non aver contribuito a sbalzi pressori enormi altresì sconsigliabili.
Grazie dell'eventuale interessamento al mio caso e futura risposta.
:)
[#1]
Guardi, pur non esssendo uno specialista della medicina dello sport (che sarebbe la figura più indicata per darle delle risposte) provo a farlo da cardiologo....dovrebbe innanzitutto dirci di che valvola stenotica lei parla (è per caso l'aorta ???) visto che di valvole il cuore ne ha 4. Per quanto è successo occorre escludere che la valvulopatia possa in qualche modo essere correlata. Al di là di questo potrebbe comunque essere giustificato dalle modifiche emodinamiche che la manovra di valsalva determina (soprattutto se condotta in maniera prolungata).
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Salve dottore,
la ringrazio della risposta anzitutto. In merito a quanto mi dice provo a spostare la mia richiesta di consulto nella sezione "medicina dello Sport" per una risposta più inerente all'evento sopra descritto. Mi pere la che la leggera stenosi che mi hanno diagnosticato a giugno da un Cardiologo di Roma (lo stesso che ha operato mio padre) fosse proprio la valvoladell'aorta...
Cordiali saluti!
la ringrazio della risposta anzitutto. In merito a quanto mi dice provo a spostare la mia richiesta di consulto nella sezione "medicina dello Sport" per una risposta più inerente all'evento sopra descritto. Mi pere la che la leggera stenosi che mi hanno diagnosticato a giugno da un Cardiologo di Roma (lo stesso che ha operato mio padre) fosse proprio la valvoladell'aorta...
Cordiali saluti!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.2k visite dal 02/12/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.