Una fitta al cuore

Buongiorno ho 40 anni e da sempre fin dall'età dell'adolescenza soffro di extrasistoli.. non fumo, ho eliminato sostanza eccitanti tipo il caffe', e sono un soggetto tendenzialmente anemico. Sono normopeso. Nel 2007 ho subito l'asportazione della cistifellea e da sempre ho problemi di digestione... nello stesso anno feci anche una gastroscopia da cui risultò gastrite erosiva e reflusso gastroesofageo. Ho effettuato un holter nel maggio 2013 dal quale risultavano poche extrasistoli sopraventricolari singole qualcuna a coppia e un episodio di tachicardia appena sveglia, ho fatto nello stesso periodo eco cuore tutto ok, ecg da sforzo nell'ottobre 2013 tutto ok solo extra in fase di recupero e visita cardiologica nel marzo 2014 nel corso della quale il cardiologo mi ha detto che a suo avviso le extrasistoli dipendevano dalla cattiva digestione.Ho fatto in questi mesi varie cure per lo stomaco ma con pochi risultati. Il gastroenterologo che mi ha in cura sospetta reflusso biliare ed a breve dovrò sottopormi a nuova gastroscopia. Ad oggi mi trovo con tachicardia dopo colazione e dopo pranzo, extrasistoli aumentate (ora le sento quasi tutti i giorni e a volte più volte a giorno) e mi sembrano anche peggiorate perché mi danno l'impressione di essere doppie. Inoltre da qualche giorno con l'extrasistole mi viene anche una fitta al cuore.Per completezza in questo periodo, su consiglio del mio medico di base che dice che devo convivere con queste extrasistole prive a suo dire di qualsiasi significato patologico, sto cercando di andare a camminare un paio di volte a settimana per scaricare lo stress.
Sono di natura un tipo ansioso ma sono molto preoccupata perché sento questo dolore con le extrasistoli? Come mai sono aumentate? Possono essere campanelli di allarme di qualcos'altro?
Mi scuso per la lunghezza del racconto e resto in attesa di un suo parere.
La saluto cordialmente
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Le sue extrasistoli sono sopraventricolari e il suo cuore ha una normale struttura e funzione (da quanto riporta)...questo significa che le sue sono extrasistoli benigne e non meritano di essere trattate....il suo problema è la scarsa tolleranza soggettiva alle extrasistoli, ma questo è un altro discorso....e fà parte del suo essere ansiosa, che và sicuramente curato, ma non da un cardiologo. Si rivolga ad uno psicologo che potrà sicuramente esserle di aiuto più di noi.
Saluti cordiali

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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