Sincope neurocardiogena vasovagale vasodepressiva
buongiorno Dottore,
a distanza di anni ed a seguito di un TILT TEST, hanno diagnosticato a mio padre una SINCOPE NEUROCARDIOGENA VASOVAGALE VASODEPRESSIVA.
Ci hanno quindi detto di cominciare una terapia con TILT TRAINING e ci hanno dato alcuni suggerimenti per una corretto stile di vita.
Il problema è che dopo 8 mesi di tilt training, mio padre continua a svenire all'improvviso per poi ritornare a pieno delle sue capacità dopo poco.
Ho chiesto se è una cosa normale tutto ciò, anche perchè la sua vita in questo modo è sotto scacco di qst patologia.
Volevo chiedere è possibile che nn ci sia una cura o un altra soluzione in merito?
E' possibile che bisogna continuare con il tilt trainig ed imparare a convivere con questo fenomeno?
Per favore aiutatemi a capire...
grazie mille
a distanza di anni ed a seguito di un TILT TEST, hanno diagnosticato a mio padre una SINCOPE NEUROCARDIOGENA VASOVAGALE VASODEPRESSIVA.
Ci hanno quindi detto di cominciare una terapia con TILT TRAINING e ci hanno dato alcuni suggerimenti per una corretto stile di vita.
Il problema è che dopo 8 mesi di tilt training, mio padre continua a svenire all'improvviso per poi ritornare a pieno delle sue capacità dopo poco.
Ho chiesto se è una cosa normale tutto ciò, anche perchè la sua vita in questo modo è sotto scacco di qst patologia.
Volevo chiedere è possibile che nn ci sia una cura o un altra soluzione in merito?
E' possibile che bisogna continuare con il tilt trainig ed imparare a convivere con questo fenomeno?
Per favore aiutatemi a capire...
grazie mille
[#1]
Salve,
Nelle linee guida attuali, al momento, non vi è una netta indicazione al tilt-training, che può comunque rappresentare un approccio alternativo per la gestione degli eventi sincopali.
Parlo di approcci e non di terapie farmacologiche perché, pur essendoci quest'ultime, i loro benefici non sono ancora dimostrati, o non ci sono sufficienti evidenze.
Per poterla però aiutare al meglio avrei bisogno di chiederle alcuni dettagli:
- con che frequenza si presentano questi episodi?
- ci sono sintomi premonitori che in qualche modo avvisano che sta insorgendo la crisi o il tutto avviene molto rapidamente?
- cosa succede durante la perdita di coscienza?
- il recupero è spontaneo o difficoltoso?
- qual'è la frequenza cardiaca registrata dal tilt test al momento della riproduzione della sincope al tilt test?
- sono state fatte altre indagini diagnostiche per escludere ulteriori cause di perdita di coscienza? Se si, quali?
- la pressione arteriosa di suo marito, normalmente, su quali valori si aggira?
- lui prende farmaci? Se si, quali?
- ha patologie pregresse o in atto? Se si, quali?
Nelle linee guida attuali, al momento, non vi è una netta indicazione al tilt-training, che può comunque rappresentare un approccio alternativo per la gestione degli eventi sincopali.
Parlo di approcci e non di terapie farmacologiche perché, pur essendoci quest'ultime, i loro benefici non sono ancora dimostrati, o non ci sono sufficienti evidenze.
Per poterla però aiutare al meglio avrei bisogno di chiederle alcuni dettagli:
- con che frequenza si presentano questi episodi?
- ci sono sintomi premonitori che in qualche modo avvisano che sta insorgendo la crisi o il tutto avviene molto rapidamente?
- cosa succede durante la perdita di coscienza?
- il recupero è spontaneo o difficoltoso?
- qual'è la frequenza cardiaca registrata dal tilt test al momento della riproduzione della sincope al tilt test?
- sono state fatte altre indagini diagnostiche per escludere ulteriori cause di perdita di coscienza? Se si, quali?
- la pressione arteriosa di suo marito, normalmente, su quali valori si aggira?
- lui prende farmaci? Se si, quali?
- ha patologie pregresse o in atto? Se si, quali?
Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie mille dottore,
rispondo alle sue domande:
- gli episodi si manifestano o a distanza di mesi o di un ugiorno (come l'ultima volta);
-Il tutto avviene molto rapidamente, al max sente un fruscio ma nel tempo di percepirlo gia si trova a terra;
-la perdita di conoscenza dura alcuni secondi e si ha un abbgliamento della vista con black out;
-il recupero è spontaneo;
-la frequenza cardiaca registrata dal tilt test nel momento della sincope era 49;
-sono state fatte altre indagini neurologiche che gli hanno portato ad assumere per un anno il Keppra per scongiurare eventuali crisi epilettiche (il tutto è risultato sbagliato dopo altre visite neurologiche);
anche da un punto di vista cardiologico sono stati fatti tutti gli esami disposti: ecocolordoppler,holter 24 e 48 ore, etc.
-soffre un po di pressione alta ma si aggira sui 135/85;
-i farmaci che prende sono: lisinopril 20/12.5 mg una compressa mattina e cardioaspirina a pranzo;
-patologie in corso sono relative alla prostata e dopo il tilt test abbiamo cambiato anche qst pillola che poteva incidere, mettendone una NON vasodilatatoria.
Spero di aver reso un po il quadro della situazione.
cosa mi consiglia dottore??
rispondo alle sue domande:
- gli episodi si manifestano o a distanza di mesi o di un ugiorno (come l'ultima volta);
-Il tutto avviene molto rapidamente, al max sente un fruscio ma nel tempo di percepirlo gia si trova a terra;
-la perdita di conoscenza dura alcuni secondi e si ha un abbgliamento della vista con black out;
-il recupero è spontaneo;
-la frequenza cardiaca registrata dal tilt test nel momento della sincope era 49;
-sono state fatte altre indagini neurologiche che gli hanno portato ad assumere per un anno il Keppra per scongiurare eventuali crisi epilettiche (il tutto è risultato sbagliato dopo altre visite neurologiche);
anche da un punto di vista cardiologico sono stati fatti tutti gli esami disposti: ecocolordoppler,holter 24 e 48 ore, etc.
-soffre un po di pressione alta ma si aggira sui 135/85;
-i farmaci che prende sono: lisinopril 20/12.5 mg una compressa mattina e cardioaspirina a pranzo;
-patologie in corso sono relative alla prostata e dopo il tilt test abbiamo cambiato anche qst pillola che poteva incidere, mettendone una NON vasodilatatoria.
Spero di aver reso un po il quadro della situazione.
cosa mi consiglia dottore??
[#3]
Ok,
Immagino che quel farmaco della prostata fosse qualcosa il cui principio attivo terminava con "zosina" dico bene?
Seconda cosa, dovrebbe modificare la terapia anti-ipertensiva: il lisinopri 20/12,5 contiene quel 12,5 che è di idroclorotiazide, quindi un diuretico tiazidico. Anch'esso può essere causa di eventi sincopali.
Fatto questo, di cui discuterà con chi la segue, io avrei bisono di una maggior precisione da parte sua nell'elencarmi tutti gli approfondimenti diagnostici a cui è stato sottoposto il marito, con l'esito.
Grazie.
Cordiali saluti.
Immagino che quel farmaco della prostata fosse qualcosa il cui principio attivo terminava con "zosina" dico bene?
Seconda cosa, dovrebbe modificare la terapia anti-ipertensiva: il lisinopri 20/12,5 contiene quel 12,5 che è di idroclorotiazide, quindi un diuretico tiazidico. Anch'esso può essere causa di eventi sincopali.
Fatto questo, di cui discuterà con chi la segue, io avrei bisono di una maggior precisione da parte sua nell'elencarmi tutti gli approfondimenti diagnostici a cui è stato sottoposto il marito, con l'esito.
Grazie.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Buongiorno dottore,
le farò un breve excursus storico appena riesco ad accorpare tutta la documentazione, la cosa che posso dire al momento è che oltre ad una ipertrofia prostatica ed a controlli specifici cardiologici con esiti negativi (ECG, HOLTER 24/48,ETC),il paziente soffre anche di apnee notturne. Infatti, la notte è costretto a dormire con una macchinetta tipo respiratore che invia area all'apparato respiratorio.
Non so se qst può essere un fattore determinante, ma dopo tanti studi su queste apnee,ora deve dormire sempre con qst apparecchiatura.
Nn so se qst può bastare.
grazie mille
le farò un breve excursus storico appena riesco ad accorpare tutta la documentazione, la cosa che posso dire al momento è che oltre ad una ipertrofia prostatica ed a controlli specifici cardiologici con esiti negativi (ECG, HOLTER 24/48,ETC),il paziente soffre anche di apnee notturne. Infatti, la notte è costretto a dormire con una macchinetta tipo respiratore che invia area all'apparato respiratorio.
Non so se qst può essere un fattore determinante, ma dopo tanti studi su queste apnee,ora deve dormire sempre con qst apparecchiatura.
Nn so se qst può bastare.
grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.2k visite dal 18/11/2014.
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