Ipertrofia del setto interventricolare
Gentili dottori e dottoresse, quest'anno sono dovuto andare in medicina sportiva per effettuare l'esame di idoneità agonistica.
Alla fine della visita mi è stato detto che dovevo fare dei controlli aggiuntivi dal cardiologo, perché due anni fa mi era stata diagnosticata una leggera ipertrofia ventricolare.
Per l'esattezza il referto dell'esame ecocardiografico (del 2012) diceva "Ventricolo sinistro non dilatato, lievemente ipertrofico con lieve ipertrofia dei muscoli papillari, senza alterazioni delle cinetica segmentaria e con funzione sisto-diastolica globale nella norma. Atrio sinistro e cavità destre nei limiti. Lieve ispessimento delle semilunari aortiche e rilievo color-doppler di lieve rigurgito valvolare mitro-aortico. Non ipertensione arteriosa polmonare né versamento pericardico"
Qualche mese fa ho rifatto l'esame dallo stesso medico e ha notato l'aumento dell'ipertrofia, il referto dice: "Ventricolo sinistro non dilatato, con ipertrofia del setto interventricolare e dei muscoli papillari, senza alterazioni delle cinetica segmentaria e con funzione sisto-diastolica globale nella norma. Atrio sinistro e cavità destre nei limiti. Minimo rigurgito valvolare mitro-aortico. Non ipertensione arteriosa polmonare né versamento pericardico"
Il dottore ha dato il consenso al rilascio del certificato di idoneità agonistica, però mi ha detto che se l'anno prossimo la situazione dovesse peggiorare bisognerà fare una risonanza magnetica.
La mia preoccupazione è che peggiorando l'anno prossimo non mi diano più il certificato senza il quale non posso rinnovare l'iscrizione all'Università (scienze motorie).
La mia domanda è, escludendo medicinali, esiste qualche accorgimento per evitare che la situazione peggiori? Per esempio evitare una determinata attività fisica (sollevamento pesi) e preferirne altre? Oppure anche sport aerobici sono controproducenti?
Inoltre, devo regolare l'alimentazione evitando qualche alimento in modo particolare?
Ovviamente so che non potete darmi una terapia precisa, però anche solo consigli sarebbero molto utili.
Grazie mille per l'attenzione e per i consigli
Alla fine della visita mi è stato detto che dovevo fare dei controlli aggiuntivi dal cardiologo, perché due anni fa mi era stata diagnosticata una leggera ipertrofia ventricolare.
Per l'esattezza il referto dell'esame ecocardiografico (del 2012) diceva "Ventricolo sinistro non dilatato, lievemente ipertrofico con lieve ipertrofia dei muscoli papillari, senza alterazioni delle cinetica segmentaria e con funzione sisto-diastolica globale nella norma. Atrio sinistro e cavità destre nei limiti. Lieve ispessimento delle semilunari aortiche e rilievo color-doppler di lieve rigurgito valvolare mitro-aortico. Non ipertensione arteriosa polmonare né versamento pericardico"
Qualche mese fa ho rifatto l'esame dallo stesso medico e ha notato l'aumento dell'ipertrofia, il referto dice: "Ventricolo sinistro non dilatato, con ipertrofia del setto interventricolare e dei muscoli papillari, senza alterazioni delle cinetica segmentaria e con funzione sisto-diastolica globale nella norma. Atrio sinistro e cavità destre nei limiti. Minimo rigurgito valvolare mitro-aortico. Non ipertensione arteriosa polmonare né versamento pericardico"
Il dottore ha dato il consenso al rilascio del certificato di idoneità agonistica, però mi ha detto che se l'anno prossimo la situazione dovesse peggiorare bisognerà fare una risonanza magnetica.
La mia preoccupazione è che peggiorando l'anno prossimo non mi diano più il certificato senza il quale non posso rinnovare l'iscrizione all'Università (scienze motorie).
La mia domanda è, escludendo medicinali, esiste qualche accorgimento per evitare che la situazione peggiori? Per esempio evitare una determinata attività fisica (sollevamento pesi) e preferirne altre? Oppure anche sport aerobici sono controproducenti?
Inoltre, devo regolare l'alimentazione evitando qualche alimento in modo particolare?
Ovviamente so che non potete darmi una terapia precisa, però anche solo consigli sarebbero molto utili.
Grazie mille per l'attenzione e per i consigli
[#1]
Buongiorno,
La prima cosa da fare sarebbe capire i motivi di questa ipertrofia e valutarne l'entità che lei non ci riporta.
Bisognerebbe capire se l'ipertrofia è secondaria a qualcos'altro oppure se è primitiva.
Sarebbe utile al riguardo conoscere anche la sua storia familiare.
Cordiali saluti,
Alessandro Durante
La prima cosa da fare sarebbe capire i motivi di questa ipertrofia e valutarne l'entità che lei non ci riporta.
Bisognerebbe capire se l'ipertrofia è secondaria a qualcos'altro oppure se è primitiva.
Sarebbe utile al riguardo conoscere anche la sua storia familiare.
Cordiali saluti,
Alessandro Durante
Dr. Alessandro Durante
Medico Chirurgo - Cardiologo - Milano, Como, Varese
www.durantealessandro.com
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta,
Riporto i valori anomali del referto:
spessore setto: 14-15
Ho eseguito anche un esame elettrocardiogarfico da sforzo, durante il quale non sono state rilevate anomalie e ho tenuto l'holter per un giorno.
Nel referto di quest'ultimo è scritto: "ritmo sinusale normocondotto e normofrequente. 2 extrasistoli sopraventricolari isolati. Non aritmie né pause patolgiche. Diffuse alterazioni della ripolarizzazione ventricolare, (T negative in sede inferiero e da v3 a v6 che tendono a pseduonormalizzarsi a frequenze più elevate)"
In famiglia solamente mia nonna materna ha avuto problemi cardiaci a circa 80 anni, per la precisione una fibrillazione atriale.
Riporto i valori anomali del referto:
spessore setto: 14-15
Ho eseguito anche un esame elettrocardiogarfico da sforzo, durante il quale non sono state rilevate anomalie e ho tenuto l'holter per un giorno.
Nel referto di quest'ultimo è scritto: "ritmo sinusale normocondotto e normofrequente. 2 extrasistoli sopraventricolari isolati. Non aritmie né pause patolgiche. Diffuse alterazioni della ripolarizzazione ventricolare, (T negative in sede inferiero e da v3 a v6 che tendono a pseduonormalizzarsi a frequenze più elevate)"
In famiglia solamente mia nonna materna ha avuto problemi cardiaci a circa 80 anni, per la precisione una fibrillazione atriale.
[#3]
Buonasera,
Sarebbe utile sapere se le alterazioni della ripolarizzazionie siano presenti anche all'elettrocardiogramma.
Gli spessori del setto sono effettivamente significativamente aumentati, per cui credo potrebbe essere utile un approfondimento con una rm cardiaca ed eventualmente un controllo ecocardiografico dei suoi parenti (genitori, eventuali fratelli, nonni).
Rimango a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti,
Alessandro Durante
Sarebbe utile sapere se le alterazioni della ripolarizzazionie siano presenti anche all'elettrocardiogramma.
Gli spessori del setto sono effettivamente significativamente aumentati, per cui credo potrebbe essere utile un approfondimento con una rm cardiaca ed eventualmente un controllo ecocardiografico dei suoi parenti (genitori, eventuali fratelli, nonni).
Rimango a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti,
Alessandro Durante
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 16/10/2014.
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