Extrasistoli sopraventricolari
Salve! Da un holter cardiaco delle 24 ore mi hanno diagnosticato più di 3000 extrasistoli, tutte sopraventricolari. Dall'ecg sotto sforzo è risultato che queste extrasistoli scompaiono totalmente durante lo sforzo. Mi è stato detto che non è nulla di cui preoccuparsi, che posso fare attività fisica tranquillamente e che molto probabilmente si tratta di extrasistoli legate a piccoli problemi gastrici e all'ansia. L'ecocardiogramma non me lo ha fatto fare perché ne avevo fatto uno 7 anni fa (risultato normale).
Ma vorrei sapere quando queste extrasistoli diventano eccessive? Cioè secondo voi con più di 3000 è opportuno prendere farmaci?
Faccio presente che, come mi era stato consigliato dal cardiologo, durante l'holter ho effettuato le normali attività quotidiane, quindi sono stato spesso indaffarato e ho fatto anche attività fisica, quindi le extrasistoli sono risultate per forza di meno scomparendo quando sono sotto sforzo. Magari se fossi stato una giornata sul divano ne avrei avute molte di più.
Ma vorrei sapere quando queste extrasistoli diventano eccessive? Cioè secondo voi con più di 3000 è opportuno prendere farmaci?
Faccio presente che, come mi era stato consigliato dal cardiologo, durante l'holter ho effettuato le normali attività quotidiane, quindi sono stato spesso indaffarato e ho fatto anche attività fisica, quindi le extrasistoli sono risultate per forza di meno scomparendo quando sono sotto sforzo. Magari se fossi stato una giornata sul divano ne avrei avute molte di più.
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Cio' che le hanno detto i Colleghi è assolutamente ragionevole. Si dimentichi del problema. L'unica cosa che deve fare è un controllo ANNUALE con un Holter per controllarne il numero nelle 24 ore. niente di più'. 3000 extrasistoli sopraventricolari non rappresentano un problema che può' avere implicazioni prognostiche cioè' determinare problemi al suo futuro. Solo se diventassero molto più' numerose ( e l'aumento si misura in migliaia ) sarà' necessario riaffrontare il problema. Al momento l'unica ragione di trattarle può' essere che impattano negativamente sulla sua qualità' di vita. Ma tenga conto che gli antiaritmici sono farmaci importanti e quindi usarli sarebbe come sparare con un cannone ad un uccellino.
Alla luce di ciò credo sia meglio ignorarle
saluti
Alla luce di ciò credo sia meglio ignorarle
saluti
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Gentile Paziente, a lato degli accertamenti diagnostici abituali e degli opportyuno controlli specialistici, le suggerirei di non trascurare un elemento che spesso sfugge: il ruolo che nelle problematiche cardiocircolatorie, extrasistoli e nell'ipertensione comprese, può essere sostenuto dal russare notturno e dalla presenza di apnee nel sonno.
Un primo orientamento diagnostico in tal senso si ottiene con semplici domande al paziente al partner e ai famigliari: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: il primo si riferisce all’ipertensione ,che per, come precisato sopra, non é l'unico problema cardiocircolatorio che può dipendere dal russare notturno e nell’Apnea nel Sonno.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Un primo orientamento diagnostico in tal senso si ottiene con semplici domande al paziente al partner e ai famigliari: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: il primo si riferisce all’ipertensione ,che per, come precisato sopra, non é l'unico problema cardiocircolatorio che può dipendere dal russare notturno e nell’Apnea nel Sonno.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
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Utente
Mi ha fatto imparare una cosa nuova dottore, non ero a conoscenza di queste cose! Comunque a me dicono che russo, talvolta molto rumorosamente, ma non sempre. Poi di notte a periodi ho il problema del naso chiuso (soffro di allergie, non so se c'entra qualcosa). Nessuno però mi ha mai detto che interrompo il respiro quando dormo. Non ho capito però se il semplice russare può portare a certi problemi o se devono esserci le apnee notturne, di cui il russare è solo un sintomo. E' stato molto gentile a rispondere alla mia domanda, mi piacerebbe se mi chiarisse anche questo dubbio.
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Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento.
Il russare in sè rappresenta un fattore di rischio, ma può anche essere semplicemente un problema acustico (e di disturbo per chi condivide la camera da letto)
L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto, e il flusso aereo si interrompe. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio Alle apnee si associano momenti più o meno lunghi e pericolosi di desaturazioni, cioé di insufficiente ossigenazione del sangue, e di conseguenza, degli organi che il sangue irrora, primo fra tutti il cuore.
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
Sottolineo che il paziente é spesso ignaro del problema , perché non sempre l'apnea giunge ad un risveglio completo e cosciente.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia, un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc. Oggi può essere effettuata anche a domicilio, a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno)
La terapia può essere l’applicazione di una maschera che le eroghi la notte aria a pressione positiva (CPAP), per impedire il russare notturno e il collassamento delle vie aeree, che avviene appunto negli episodi di apnea . In alternativa, in presenza di indicazioni specifiche (conformazione sfavorevole della bocca e sfavorevole postura della mandibola) anche con l’applicazione di apparecchi endoorali (simili a quelli ortodontici) che modificano la posizione della mandibola e quindi della lingua, sono stati ottenuti ottimi risultati, anche sulle complicanze cardiologiche: per questo dovrebbe rivolgersi ad un dentista-gnatologo che si occupi con competenza di disturbi respiratori nel sonno.
L’eventuale obesità costituisce un problema aggravante, e andrebbe affrontata specificamente.
Cordiali saluti ed auguri
Il russare in sè rappresenta un fattore di rischio, ma può anche essere semplicemente un problema acustico (e di disturbo per chi condivide la camera da letto)
L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto, e il flusso aereo si interrompe. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio Alle apnee si associano momenti più o meno lunghi e pericolosi di desaturazioni, cioé di insufficiente ossigenazione del sangue, e di conseguenza, degli organi che il sangue irrora, primo fra tutti il cuore.
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
Sottolineo che il paziente é spesso ignaro del problema , perché non sempre l'apnea giunge ad un risveglio completo e cosciente.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia, un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc. Oggi può essere effettuata anche a domicilio, a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno)
La terapia può essere l’applicazione di una maschera che le eroghi la notte aria a pressione positiva (CPAP), per impedire il russare notturno e il collassamento delle vie aeree, che avviene appunto negli episodi di apnea . In alternativa, in presenza di indicazioni specifiche (conformazione sfavorevole della bocca e sfavorevole postura della mandibola) anche con l’applicazione di apparecchi endoorali (simili a quelli ortodontici) che modificano la posizione della mandibola e quindi della lingua, sono stati ottenuti ottimi risultati, anche sulle complicanze cardiologiche: per questo dovrebbe rivolgersi ad un dentista-gnatologo che si occupi con competenza di disturbi respiratori nel sonno.
L’eventuale obesità costituisce un problema aggravante, e andrebbe affrontata specificamente.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 7.5k visite dal 12/09/2014.
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