Aritmie parossistiche sopraventricolari
Salve, sono un ragazzo di 33 anni, da quando avevo 6 anni fino i 21 ho praticato sport a livello agonistico senza mai aver avuto un problema.
Dai 22 anni ho iniziato a soffrire di tpsv con durata anche di un ora, ma nonostante tutto avevo solo 5-6 episodi all'anno e tutti gli episodi si verificavano durante attività fisica,( preciso che adesso faccio pesi in palestra).
Ho fatto un ablazione a 26 anni senza successo, poi ne ho fatta un altra a dicembre 2013 senza successo e l'ultima l'ho fatta a febbraio 2014 sempre purtroppo senza successo, ci tengo a precisare che ne ho fatte due in tempi cosi ravvicinati perche da settembre 2013 tornato dalle vacanze sono passato da avere 5-6 aritmie all'anno e solo sotto sforzo, a 4-5 aritmie (sia a riposo che durante attività fisica) alla settimana anche plurigiornaliere con durata più breve delle precedenti 15-20 minuti con rari casi di oltre un ora.
L'ultima lettera di dimissione dice:Ablazione transcatetere con radio frequenza di tachicardia atriale ectopica,pregressa ablazione tc di tachicardia da rientro nodale.
Tachicardia atriale ectopica ad origine dalla cuspide non coronarica-setto interatriale alto.
Mi hanno detto i medici che non si possono fare tante ablazioni, quindi io allora sono spacciato e ci dovrò convivere a vita con ste maledette........??
Volevo chiedervi oltre le medicine e l'ablazione non ci sono altre strade per eliminare queste aritmie?
Grazie dell'attenzione
saluti
Dai 22 anni ho iniziato a soffrire di tpsv con durata anche di un ora, ma nonostante tutto avevo solo 5-6 episodi all'anno e tutti gli episodi si verificavano durante attività fisica,( preciso che adesso faccio pesi in palestra).
Ho fatto un ablazione a 26 anni senza successo, poi ne ho fatta un altra a dicembre 2013 senza successo e l'ultima l'ho fatta a febbraio 2014 sempre purtroppo senza successo, ci tengo a precisare che ne ho fatte due in tempi cosi ravvicinati perche da settembre 2013 tornato dalle vacanze sono passato da avere 5-6 aritmie all'anno e solo sotto sforzo, a 4-5 aritmie (sia a riposo che durante attività fisica) alla settimana anche plurigiornaliere con durata più breve delle precedenti 15-20 minuti con rari casi di oltre un ora.
L'ultima lettera di dimissione dice:Ablazione transcatetere con radio frequenza di tachicardia atriale ectopica,pregressa ablazione tc di tachicardia da rientro nodale.
Tachicardia atriale ectopica ad origine dalla cuspide non coronarica-setto interatriale alto.
Mi hanno detto i medici che non si possono fare tante ablazioni, quindi io allora sono spacciato e ci dovrò convivere a vita con ste maledette........??
Volevo chiedervi oltre le medicine e l'ablazione non ci sono altre strade per eliminare queste aritmie?
Grazie dell'attenzione
saluti
[#1]
Caro signore, mi lasci esprimere qualche perplessità.....
Le aritmie che originano dalla cuspide non coronarica sono generalmente ventricolari (non atriali). Poi la tachicardia della quale si parla come secondo intervento è differente dalla prima ablata (la tachicardia da rientro nodale)....
Per stabilire se lei ha ancora e sempre la stessa aritmia (la prima trattata) o una seconda forma, è importante che la seconda sia stata trattata durante aritmia spontanea e non provocata (poichè differentemente si rischia di trattare un'arimia non clinica)...E' altrettanto importante che la tachicardia che ha avuto spontaneamente dopo la prima ablazione sia stata documentata elettrocardiograficamente (perchè questo aiuta a stabilire se l'aritmia sia sempre la stessa o una differente). In questi termini se non viene fatta adeguata chiarezza lei ha fatto probabilmente delle procedure ablative inutili e per questo potrebbe continuare ad avere sempre la stessa tachicardia (non trattata da una seconda procedura). Se posso permettermi è importante che lei si sia affidato ad un centro con esperienza adeguata in questo tipo di tecniche.
Cordialmente
Le aritmie che originano dalla cuspide non coronarica sono generalmente ventricolari (non atriali). Poi la tachicardia della quale si parla come secondo intervento è differente dalla prima ablata (la tachicardia da rientro nodale)....
Per stabilire se lei ha ancora e sempre la stessa aritmia (la prima trattata) o una seconda forma, è importante che la seconda sia stata trattata durante aritmia spontanea e non provocata (poichè differentemente si rischia di trattare un'arimia non clinica)...E' altrettanto importante che la tachicardia che ha avuto spontaneamente dopo la prima ablazione sia stata documentata elettrocardiograficamente (perchè questo aiuta a stabilire se l'aritmia sia sempre la stessa o una differente). In questi termini se non viene fatta adeguata chiarezza lei ha fatto probabilmente delle procedure ablative inutili e per questo potrebbe continuare ad avere sempre la stessa tachicardia (non trattata da una seconda procedura). Se posso permettermi è importante che lei si sia affidato ad un centro con esperienza adeguata in questo tipo di tecniche.
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Salve dott.Mariano, innanzi tutto grazie per la risposta , i medici che mi seguono non mi hanno mai parlato di aritmie ventricolare, mi hanno sempre detto di continuare a fare sport che non succede nulla, ora mi vengono molti dubbi anche perche nella seconda ablazione mi hanno scritto tachicardia atriale dalla cuspide coronarica destra con pregressa ablazione di tachicardia da rientro nodale, sinceramente dopo la seconda ablazione non hanno mai visto un tracciato della mia aritmia in spontanea,andavo in sala me la facevano partire e mi chiedevano se era quella e io gli rispondevo sempre che me ne vengono due diverse, una molto fastidiosa con sintomo di tosse e un altra che quasi non mi accorgo di averla....cmq nella terza ablazione hanno scritto propio dalla cuspide aortica non coronarica- setto interatriale alto.
Mi sembra di capire che i medici che mi hanno seguito hanno fatto un po di confusione, proverò altri centri tipo il san raffaele di milano che me ne hanno parlato molto bene,lei che dice?
Mi avevano accennato anche la crioablazione che dicevano nel mio caso fosse lìunica soluzione, mi hanno fatto andare in un altro centro dove il medico che mi ha eseguito l'ablazione era venuto in aiuto nell'ospedale dove ero andato le volte precedenti, però alla fine non mi hanno fatto la crio ma l classica a caldo ho chiesto spiegazioni ma mai nessuno me le ha date...... in privato se vuole le mando i centri dove mi hanno eseguito le ablazioni.
Cordiali saluti e grazie.
Mi sembra di capire che i medici che mi hanno seguito hanno fatto un po di confusione, proverò altri centri tipo il san raffaele di milano che me ne hanno parlato molto bene,lei che dice?
Mi avevano accennato anche la crioablazione che dicevano nel mio caso fosse lìunica soluzione, mi hanno fatto andare in un altro centro dove il medico che mi ha eseguito l'ablazione era venuto in aiuto nell'ospedale dove ero andato le volte precedenti, però alla fine non mi hanno fatto la crio ma l classica a caldo ho chiesto spiegazioni ma mai nessuno me le ha date...... in privato se vuole le mando i centri dove mi hanno eseguito le ablazioni.
Cordiali saluti e grazie.
[#3]
Guardi, personalmente non credo che sia un problema di tipo di energia da utilizzare. Io ho sempre usato la RF e non ho mai avuto problemi, nemmeno per aritmie particolarmente delicate come quelle che originano in vicinanza del fascio di His....Probabilmente, lo ripeto, è anche un problema di esperienza....
Non c'è bisogno che mi mandi la lista dei centri nei quali lei è stato trattato....(quel che avevo da dirle l'ho già detto). Per il San Raffaele di Milano è sicuramente un Centro d'eccellenza... e lo dico non per "sentito dire", ma per averci lavorato da strutturato alcuni anni fà...Il Dott Della Bella, che ne è il responsabile, è un collega che conosco bene e della cui esperienza ci si può fidare....
Saluti
Non c'è bisogno che mi mandi la lista dei centri nei quali lei è stato trattato....(quel che avevo da dirle l'ho già detto). Per il San Raffaele di Milano è sicuramente un Centro d'eccellenza... e lo dico non per "sentito dire", ma per averci lavorato da strutturato alcuni anni fà...Il Dott Della Bella, che ne è il responsabile, è un collega che conosco bene e della cui esperienza ci si può fidare....
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 29/07/2014.
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