Pulsazioni collo, percezione battito,
Salve a tutti, ho 30anni, peso 75 kg per 177cm di altezza e sono un soggetto tendenzialmente ansioso, anche se non ho mai avuto delle vere e proprie crisi di panico, se non forse in una occasione.
I miei problemi sorgono un paio di anni fa. Verso la fine del 2009, pesando quasi 100kg, inizio a praticare dello footing con l'obiettivo di perdere peso. Abbinando la corsa ad un regime alimentare più moderato (nessuna dieta, solo una riduzione delle quantità) riesco a perdere circa 30kg. Tuttavia, verso maggio del 2012 mi accorgo che la mia frequenza cardiaca durante la corsa saliva più rapidamente del solito (ho sempre corso con il cardio frequenzimetro: mentre prima raggiungevo punte di 150/160 bpm dopo circa 20 minuti di corsa, iniziai a raggiungere queste frequenze dopo appena 5 minuti) e anche a riposo la mia frequenza cardiaca si manteneva più alta (90bpm).
Altro particolare a mio avviso rilevante: quando andavo sotto sforzo avvertivo il mio stomaco gonfio, il che peggiorava ancor di più il problema delle alte frequenze cardiache.
Parlando con il medico di famiglia e manifestando un malessere generale accompagnato anche con dolori al petto lato sinistro, nonostante si pensasse a disturbi legati ad un periodo magari di stress, eseguo nel tempo vari controlli: esame del sangue (tutto in regola, colesterolo un poco alto, 220), elettrocardiogramma (tutto ok, anche se ho un blocco di branca destra congenito), ecocardiogramma, holter giornaliero e prova da sforzo.
Gli esiti di questi esami non hanno rilevato mai nulla, pur tuttavia persistendo il problema, ho smesso di correre (inizio 2013) perché non più sereno nel farlo, e intrapreso una cura per il gonfiore di stomaco per via di un diagnosticato, anche senza necessità di esami specifici, reflusso gastroesofageo.
Con il passare del tempo, la mia frequenza cardiaca a riposo si è abbassata, pur rimanendo i dolori/fastidi al petto (associati dal mio medico di famiglia o a problemi posturali o a generici dolori intercostali) e una rapidità nell'incrementarsi al minimo sforzo.
Nel dicembre 2013, preso di coraggio e intimorito di riprendere peso (ero giunto a 79kg), mi iscrivo in palestra facendo presente comunque la mia storia all'istruttore. Inizio un programma di allenamento molto leggero incentrato su lavoro aerobico. Le cose sono andate migliorando, la frequenza cardiaca con il passare del tempo e del l'allenamento saliva più lentamente, anche se si manifestavano saltuariamente problemi di gonfiore di stomaco quando andavo sotto sforzo ed episodi di eccessiva stanchezza post allenamento, accompagnati dai consueti fastidi al petto.
Verso maggio 2014 però ecco manifestarsi un altro problema: seppur la frequenza cardiaca sia regolare (60/75 bpm), inizio ad avvertire le pulsazioni del cuore, come se questo battesse più forte, nonché anche ad occhio nudo si vede il lato destro del collo pulsare ed avverto in concomitanza dolori alla bocca dello stomaco e senso di bruciore alla gola: che fare?
I miei problemi sorgono un paio di anni fa. Verso la fine del 2009, pesando quasi 100kg, inizio a praticare dello footing con l'obiettivo di perdere peso. Abbinando la corsa ad un regime alimentare più moderato (nessuna dieta, solo una riduzione delle quantità) riesco a perdere circa 30kg. Tuttavia, verso maggio del 2012 mi accorgo che la mia frequenza cardiaca durante la corsa saliva più rapidamente del solito (ho sempre corso con il cardio frequenzimetro: mentre prima raggiungevo punte di 150/160 bpm dopo circa 20 minuti di corsa, iniziai a raggiungere queste frequenze dopo appena 5 minuti) e anche a riposo la mia frequenza cardiaca si manteneva più alta (90bpm).
Altro particolare a mio avviso rilevante: quando andavo sotto sforzo avvertivo il mio stomaco gonfio, il che peggiorava ancor di più il problema delle alte frequenze cardiache.
Parlando con il medico di famiglia e manifestando un malessere generale accompagnato anche con dolori al petto lato sinistro, nonostante si pensasse a disturbi legati ad un periodo magari di stress, eseguo nel tempo vari controlli: esame del sangue (tutto in regola, colesterolo un poco alto, 220), elettrocardiogramma (tutto ok, anche se ho un blocco di branca destra congenito), ecocardiogramma, holter giornaliero e prova da sforzo.
Gli esiti di questi esami non hanno rilevato mai nulla, pur tuttavia persistendo il problema, ho smesso di correre (inizio 2013) perché non più sereno nel farlo, e intrapreso una cura per il gonfiore di stomaco per via di un diagnosticato, anche senza necessità di esami specifici, reflusso gastroesofageo.
Con il passare del tempo, la mia frequenza cardiaca a riposo si è abbassata, pur rimanendo i dolori/fastidi al petto (associati dal mio medico di famiglia o a problemi posturali o a generici dolori intercostali) e una rapidità nell'incrementarsi al minimo sforzo.
Nel dicembre 2013, preso di coraggio e intimorito di riprendere peso (ero giunto a 79kg), mi iscrivo in palestra facendo presente comunque la mia storia all'istruttore. Inizio un programma di allenamento molto leggero incentrato su lavoro aerobico. Le cose sono andate migliorando, la frequenza cardiaca con il passare del tempo e del l'allenamento saliva più lentamente, anche se si manifestavano saltuariamente problemi di gonfiore di stomaco quando andavo sotto sforzo ed episodi di eccessiva stanchezza post allenamento, accompagnati dai consueti fastidi al petto.
Verso maggio 2014 però ecco manifestarsi un altro problema: seppur la frequenza cardiaca sia regolare (60/75 bpm), inizio ad avvertire le pulsazioni del cuore, come se questo battesse più forte, nonché anche ad occhio nudo si vede il lato destro del collo pulsare ed avverto in concomitanza dolori alla bocca dello stomaco e senso di bruciore alla gola: che fare?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.6k visite dal 23/07/2014.
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