Problemi gastrici e tpsv
Buonasera,
ho 23 anni e ho effettuato ogni anno, fin da bambina, ecocardiogramma e holter 24h per controllare prolasso mitralico; è risultato sempre tutto nella norma (sporadiche extrasistoli benigne) tanto che ho praticato sport a livello agonistico per dieci anni senza accusare mai alcun problema.
Ad agosto scorso ho avuto il primo attacco di (presunta) tpsv, subito dopo pranzo, regresso spontaneamente quindici minuti dopo durante il trasporto in pronto soccorso.
Poiché al momento dell'ecg le palpitazioni erano già cessate, non è stato possibile registrare l'accaduto, ma il medico ha ipotizzato si trattasse di tpsv non essendoci di base malattie cardiache associate. Mi ha consigliato dei betabloccanti e rispedita a casa.
Da quel giorno gli attacchi sono tornati con una frequenza di una volta al mese, durano sempre pochi minuti o al massimo una decina, ma sono comunque invalidanti (quando ci si trova sul luogo di lavoro o in piena seduta d'esame non può essere altrimenti).
Soffro d'ansia e di attacchi di panico, sono fumatrice (5/6 al giorno) e assumo pantoprazolo da 20 mg a causa di un forte reflusso gastroesofageo (diagnosticatomi poche settimane dopo il primo attacco di tpsv).
Ho notato forti correlazioni tra problemi gastrici e attacchi di tpsv (mi succede quasi sempre dopo aver mangiato cibi troppo freddi o troppo pesanti, o al contrario quando ho lo stomaco vuoto da troppe ore e quando soffro di aerofagia) e mi domandavo quindi se le due cose potessero effettivamente essere collegate.
Ho notato anche un aumento degli attacchi sotto sforzo (oltre che in periodi di particolare stress psicofisico) e nel periodo premestruale e mestruale (ho l'ovaio policistico). Mi chiedevo il perché e se sarebbe saggio provare con i betabloccanti prima di pensare a un'ablazione (sono contro i farmaci e mi pesa già molto prendere il pantoprazolo al mattino, due pillole a 23 anni mi sembrano già troppe!)
Confido in qualche prezioso consiglio. Grazie!
ho 23 anni e ho effettuato ogni anno, fin da bambina, ecocardiogramma e holter 24h per controllare prolasso mitralico; è risultato sempre tutto nella norma (sporadiche extrasistoli benigne) tanto che ho praticato sport a livello agonistico per dieci anni senza accusare mai alcun problema.
Ad agosto scorso ho avuto il primo attacco di (presunta) tpsv, subito dopo pranzo, regresso spontaneamente quindici minuti dopo durante il trasporto in pronto soccorso.
Poiché al momento dell'ecg le palpitazioni erano già cessate, non è stato possibile registrare l'accaduto, ma il medico ha ipotizzato si trattasse di tpsv non essendoci di base malattie cardiache associate. Mi ha consigliato dei betabloccanti e rispedita a casa.
Da quel giorno gli attacchi sono tornati con una frequenza di una volta al mese, durano sempre pochi minuti o al massimo una decina, ma sono comunque invalidanti (quando ci si trova sul luogo di lavoro o in piena seduta d'esame non può essere altrimenti).
Soffro d'ansia e di attacchi di panico, sono fumatrice (5/6 al giorno) e assumo pantoprazolo da 20 mg a causa di un forte reflusso gastroesofageo (diagnosticatomi poche settimane dopo il primo attacco di tpsv).
Ho notato forti correlazioni tra problemi gastrici e attacchi di tpsv (mi succede quasi sempre dopo aver mangiato cibi troppo freddi o troppo pesanti, o al contrario quando ho lo stomaco vuoto da troppe ore e quando soffro di aerofagia) e mi domandavo quindi se le due cose potessero effettivamente essere collegate.
Ho notato anche un aumento degli attacchi sotto sforzo (oltre che in periodi di particolare stress psicofisico) e nel periodo premestruale e mestruale (ho l'ovaio policistico). Mi chiedevo il perché e se sarebbe saggio provare con i betabloccanti prima di pensare a un'ablazione (sono contro i farmaci e mi pesa già molto prendere il pantoprazolo al mattino, due pillole a 23 anni mi sembrano già troppe!)
Confido in qualche prezioso consiglio. Grazie!
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Innazitutto occorre fare diagnosi di TPSV, pruima di parlare di qualsiasi ablazione.
Se gli episodi si fanno frequenti sarebbe opportuno che lei registrasse qualche holter, per cercare di registrare l'aritmia che la infastidisce.
Il prolasso mitralico e problemi gastro-esofagei possono funzionare da "trigger" di quegli episodi di palpitazioni.
Ma per avere una TPSV occorre che lei abbia congenitamente una via anomala, il che e' tutto da dimostrare.
La terapia con beta bloccanti e' la terapia indicata in soggetti di sesso femminile come lei, essendo prive di effetti collaterali e molto efficace
Arrivederci
Se gli episodi si fanno frequenti sarebbe opportuno che lei registrasse qualche holter, per cercare di registrare l'aritmia che la infastidisce.
Il prolasso mitralico e problemi gastro-esofagei possono funzionare da "trigger" di quegli episodi di palpitazioni.
Ma per avere una TPSV occorre che lei abbia congenitamente una via anomala, il che e' tutto da dimostrare.
La terapia con beta bloccanti e' la terapia indicata in soggetti di sesso femminile come lei, essendo prive di effetti collaterali e molto efficace
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 23/07/2014.
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