Acinesia e ischemia
Buongiorno, sono perplessa riguardo a una prognosi che mi è stata fatta. A settembre, da un ecocardiogramma fatto per controllo, è risultata un'acinesia apicale inferiore. Dopo pochi giorni faccio ecg da sforzo, con esito totalmente negativo. Comincio comunque terapia a base di Cardicor 1,25 e Cardioaspirina, oltre a Cotareg 160mg che già prendevo per la pressione (valori ormai stabilizzati su 120-70). A febbraio, riconfermata con altro ecocardio l'acinesia. A giugno faccio la scintigrafia cardiaca, da cui risulta "possibile esito di necrosi apicale con segni di minima ischemia perilesionale inducibile al carico di lavoro svolto". Inoltre "aree di ipoperfusione, a carattere parzialmente reversibile, in sede apicale". A questo punto mi prescrivono la coronarografia, che eseguo per via radiale, con esito "coronarie indenni da lesioni angiografiche significative". Mi hanno rimandata a casa oggi senza risposte certe, dicendo che spesso capita che le donne abbiano queste manifestazioni ischemiche. I miei fattori di rischio sono il fumo (però fumo da sempre SENZA ASPIRARE, e oltre alla coronarie pulite ho anche i polmoni, come evidenziato da RX e da spirometria) e la vita sedentaria, mai avuto problemi di colesterolo né diabete né nessun parente con problemi cardiaci, ma solo con pressione alta (controllata). Sono asintomatica, nel senso che non ho mai avuto dolori che potessi ricondurre a infarto (ma soffro da anni di reflusso e ernia iatale che spesso mi provoca dolori fortissimi al petto, con irradiazione retrosternale, quindi può darsi che uno di questi dolori sia stato in realtà legato al cuore). In conclusione, cosa dovrei fare? Stare tranquilla sperando che non mi si infartui più niente? O ci sono altri esami o terapie adatte a un caso come il mio? Io cerco di non preoccuparmi, ma non si vive bene sapendo che si ha avuto un infarto e che non si sa il perché né se potrebbe ricapitare. Aggiungo che ho 52 anni e sono ancora in età fertile (anzi, ancora lontana dalla menopausa, a detta del ginecologo) e che pur non avendo attività stressanti di per sé tendo a stressarmi io per le piccole cose, anche se sono stress poco longevi ... Grazie mille per l'aiuto. e cordiali saluti.
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Gentile Sig.ra
senza poter visionare direttamente la documentazione è difficile darle un parere corretto. Sicuramento se le coronarie sono INDENNI da lesioni cioè' non hanno stenosi di alcun genere il rischio di avere un inferto e davvero molto molto basso. Quello che potrebbe averla colpita è una condizione clinica in cui si manifesta una necrosi apicale del cuore senza che vi siano stenosi coronariche significative. Le ipotesi eziologiche non sono chiare si parla di un problema legato al calo di estrogeni ed a un conseguente danno endoteliale o a problemi del microcircolo. Lo stress potrebbe essere un fattore scatenante. In ogni caso non è un problema. La terapia che sta facendo è corretta e da quanto ho potuto capire il danno miocardico è stato di lieve entità'. Stia tranquilla.
Nella sua condizione la possibilita' di avere un infarto del miocardio è remota. Se invece ci fossero delle piccole lesioni coronariche non significative una buona attività' di prevenzione diventa necessaria per ridurre al mimim la possibilità' di avere un evento ischemico.
Mi spiace non poter essere più chiaro ma questo è quello che posso dirLe sulla base dei dati da lei raccolti
In ogni caso non è una condizione che le deve creare ansia per la sua vita futura
cordiali saluti
senza poter visionare direttamente la documentazione è difficile darle un parere corretto. Sicuramento se le coronarie sono INDENNI da lesioni cioè' non hanno stenosi di alcun genere il rischio di avere un inferto e davvero molto molto basso. Quello che potrebbe averla colpita è una condizione clinica in cui si manifesta una necrosi apicale del cuore senza che vi siano stenosi coronariche significative. Le ipotesi eziologiche non sono chiare si parla di un problema legato al calo di estrogeni ed a un conseguente danno endoteliale o a problemi del microcircolo. Lo stress potrebbe essere un fattore scatenante. In ogni caso non è un problema. La terapia che sta facendo è corretta e da quanto ho potuto capire il danno miocardico è stato di lieve entità'. Stia tranquilla.
Nella sua condizione la possibilita' di avere un infarto del miocardio è remota. Se invece ci fossero delle piccole lesioni coronariche non significative una buona attività' di prevenzione diventa necessaria per ridurre al mimim la possibilità' di avere un evento ischemico.
Mi spiace non poter essere più chiaro ma questo è quello che posso dirLe sulla base dei dati da lei raccolti
In ogni caso non è una condizione che le deve creare ansia per la sua vita futura
cordiali saluti
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Utente
Buongiorno e mille grazie per la celerità della risposta. In realtà quello che mi preoccupa non è la necrosi (quella ormai c'è e non è così estesa da creare problemi) quanto le aree di ipoperfusione, parzialmente reversibile, riscontrate durante la scintigrafia. Questo, se non vado errata, significa che ho delle zone del cuore in cui il sangue, sotto sforzo, arriva con fatica. Quello che mi chiedo pertanto è che tipo di vita dovrei condurre per ridurre al minimo i rischi: fare attività fisica o no? Correre o solo camminare velocemente? Ho in casa cyclette e tapis roulant, quindi posso gestire comodamente le mie attività. Grazie ancora. Carlotta
p.s. i dati che le ho scritto sono tutti quelli in mio possesso, quelli che non le ho indicato sono esami normali: esami del sangue a posto, tranne un po' di anemia che ho da sempre, ECG sempre perfetti, il cardiologo cercava stupito qualsiasi traccia che indicasse il pregresso infarto o, durante la scintigrafia, l'ischemia, ma nulla.
L'unico sintomo che ho è il fiato corto (affanno anche solo a fare una rampa di scale o a piegarmi a terra) ma non sono mai stata una gran "respiratrice" ...
p.s. i dati che le ho scritto sono tutti quelli in mio possesso, quelli che non le ho indicato sono esami normali: esami del sangue a posto, tranne un po' di anemia che ho da sempre, ECG sempre perfetti, il cardiologo cercava stupito qualsiasi traccia che indicasse il pregresso infarto o, durante la scintigrafia, l'ischemia, ma nulla.
L'unico sintomo che ho è il fiato corto (affanno anche solo a fare una rampa di scale o a piegarmi a terra) ma non sono mai stata una gran "respiratrice" ...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 16.4k visite dal 08/07/2014.
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