Volevo sapere inoltre se e ' il caso di fare qualche altro accertamento diagnostico e qualora i

cari dottori

ho 45 anni ed ho avuto 4 episodi di f.a. parossistica negli ultimi due anni;
sono iperteso ,fumatore ,leggermente sovrappeso con colesterolo un pochino alto.
eseguo periodicamente dei controlli cardiologici presso un centro universitario della mia Calabria .ho eseguito negli ultimi tempi ECG , HOLTER ECG, TEST ERGOMETRICO DA SFORZO , ECOCARDIOGRAMMA ,esami del sangue. tutti questi esami sono nella norma.
-La terapia in atto :inderal 40 tre volte al giorno (ore 8, 14, 21) combisartan 80 mg +12,5 ,cardioaspirina dopo pranzo e alla sera zetia 10 .
avendo avuto un rialzo della omocisteina (23 precisamente) mi e' stato consigliato il normocis 600 per due mesi e poi ripetere gli esami .

in ragione di quanto sopra volevo sapere cosa ne pensiate di questa terapia considerando che i medici che mi seguono non hanno ritenuto di somministrare ulteriori antiritmici .Volevo sapere inoltre se e ' il caso di fare qualche altro accertamento diagnostico e qualora i casi di fibrillazione dovessero ripresentarsi con piu' frequenza pensare a qualche soluzione chirurgica,ablazione per esempio..
volevo inoltre sapere se corrisponde al vero il fatto che l'associazione di acido folico e vitamina b (il normocis 600) con la cardioaspirina rende questa ultima inefficace

cordialita'
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279 16
Premettendo che non fà terapia antiaritmica in senso stretto (l'inderal è un betabloccante ed agisce solo indirettamente come antiaritmico e spesso per la fibrillazione atriale èperfettamente inutile) le consiglio di considerare una ablazione della FA perchè lei è iperteso e la terapia medica può far poco per ostacolare l'evoluzione della fibrillazione atriale. Le consiglio la lettura dell'art https://www.medicitalia.it/minforma/cardiologia/1556-terapia-curativa-della-fibrillazione-atriale-info-per-paziente-e-medico.html.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta .come le dicevo i casi sono stati abbastanza distanziati nel tempo e forse per questo gli specialisti che mi hanno in cura non hanno ritenuto di sottopormi in terapia antiritmica .gli ultimi holter cardiaci hanno sempre rilevato un ritmo sinusale in tutte le ventiquattro ore, la pressione si mantiene su 80/120 ,il colesterolo si sta normalizzando ed inoltre ho perso dei chili con la dieta. .il mio curante suggerisce almarytm che secondo lui ridurrebbe ulteriormente le aritmie. Ma a questo punto sono un po confuso. Saprebbe suggerirmi un buon centro per lo studio elettrofisiologico qui al sud ?
[#3]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279 16
Guardi per l'ablazione della fibrillazione atriale di centri non ce ne sono tanti al sud....
personalmente dirigo un importante settore dell'elettrofisiologia interventistica pugliese, che esegue routinariamente questi interventi, ma ovviamente non è l'unico centro meridionale in grado di fare queste procedure.
Dovrà in qualche modo decidere lei...
Cordialità
[#4]
Utente
Utente
Caro dottore,
Vorrei sapere se una eventuale intervento risolve il problema in modo definitivo, quali i tempi di degenza e inoltre quali conseguenze. Premetto che gli episodi che ho avuto sono stati abbastanza distanti volevo chiederle se è il caso di iniziare una vera e propria terapia antiritmica con quale tipologia di farmaco prima di pensare all intervento. Dottore in ultimo le chiedo se è vero che parecchie aritmie possono scaturire da problemi gastrici come sostiene il mio curante.
Cordialmente
[#5]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279 16
La fibrillazione atriale, se ha letto bene l'art che le ho consigliato, lavora nel tempo a suo favore modificando le caratteristiche strutturali dell'atrio sinistro e questo avviene più facilmente e più rapidamente in presenza di comorbidità (come l'ipertensione). La terapia medica da sola può davvero poco nell'ostacolare l'evoluzione del problema (tralaltro anche con effetti collaterali importanti) e l'unica terapia che si è dimostrata veramente valida nel raggiungimento di questo obiettivo è proprio l'ablazione. Ovviamente dipende anche dal momento in cui viene eseguita (più e tardi e peggiori sono i risultati). Per le complicanze, se viene eseguita da mani esperte, sono assolutamente accettabili, come del resto avviene per la maggior parte degli interventi (anche un'appendicectomia presenta i suoi rischi). E' importante comunque che non venga fatta in centri "improvvisati" senza l'adeguato supporto per risolvere eventuali complicanze (che ripeto in pazienti come lei sono assolutamente trascurabili).
Per i problemi gastrici è una vecchia concezione che non ha nulla di scientifico...la fibrillazione atriale può essere favorita da molti fattori (anche dalle dispepsie) che però non ne sono la causa...
Saluti
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