Aritmie cardiache sotto sforzo
Salve gentili dottori!
Sono un ragazzo di 27 anni,e vi contatto per cercare di far luce, o quanto meno avere degli indizi su come muovermi, in merito ad uno strano fenomeno che ultimamente mi sta dando non poca pena:
Delle aritmie ( non so se il termine è corretto, ma si tratta di improvvise impennate del battito cardiaco ) sotto sforzo.
Sono un ragazzo molto sportivo, e ultimamente mi capita, soprattutto durante alcuni movimenti ( ultimo caso delle trazioni alla sbarra ) di rilevare, con cardiofrequenzimetro, delle impennate pazzesche del battito cardiaco dopo sforzi "modesti".
Ultimo caso, quello di ieri, controllo il battito prima di effettuare "3 trazioni alla sbarra", ed era circa 115 bpm. Alla terza trazione riappoggio i piedi, e il cardiofrequenzimetro continua a segnarmi valori "ascendenti" del battito, arrivati a 170 bpm di lì a qualche secondo, per poi ritornare bassi subito dopo.
Eppure io non ho la percezione di aver fatto tanta fatica, e se a questo si aggiunge il fatto che tre ripetizioni non rappresentano neanche un tempo di lavoro di 10-15" trovo assurdo quel battito finale.
Avevo la sensazione di che il mio cuore sentisse la fatica in maniera "ritardata".
Nella stessa giornata di ieri ho misurato la pressione, alla sera, ed era circa 110/60 con 56-60 bpm a riposo.
Ancora oggi, aiuto un amico a spostare un pacco pesante, e sento il battito aumentare pesantemente dopo pochi secondi.
Non riesco a spiegarmi questi aumenti incontrollati, senza considerare che sono un tipo abbastanza sportivo.
In passato ho sofferto di crisi di panico e attacchi di ansia, e sebbene l'ultimo periodo mi abbia causato un pò di stress, non credo che basti ciò per generare una risposta del genere.
Aggiungo, ma non so se può aiutare, che ultimamente ho sofferto di un pò di "pesantezza" all'altezza dello sterno,soprattutto dopo pasti particolarmente cospiqui, o dopo l'assunzione di alcuni alimenti.Negli ultimi mesi inoltre avverto una sensazione paragonabile ad un bisogno di "scricchiolare la schiena" perchè all'altezza delle vertebre dorsali in liena con lo sterno sento una sorta di "blocco", che si attenua quando espandendo il torace riesco a stiracchiarmi facendo "scricchiolare" un paio di vertebre dorsali.
In ultima analisi, le analisi del sangue fatte 3 settimane fa avevano dei valori eccellenti.
Rimango in attesa di una vostra risposta, e intanto vi saluto cordialmente!
Sono un ragazzo di 27 anni,e vi contatto per cercare di far luce, o quanto meno avere degli indizi su come muovermi, in merito ad uno strano fenomeno che ultimamente mi sta dando non poca pena:
Delle aritmie ( non so se il termine è corretto, ma si tratta di improvvise impennate del battito cardiaco ) sotto sforzo.
Sono un ragazzo molto sportivo, e ultimamente mi capita, soprattutto durante alcuni movimenti ( ultimo caso delle trazioni alla sbarra ) di rilevare, con cardiofrequenzimetro, delle impennate pazzesche del battito cardiaco dopo sforzi "modesti".
Ultimo caso, quello di ieri, controllo il battito prima di effettuare "3 trazioni alla sbarra", ed era circa 115 bpm. Alla terza trazione riappoggio i piedi, e il cardiofrequenzimetro continua a segnarmi valori "ascendenti" del battito, arrivati a 170 bpm di lì a qualche secondo, per poi ritornare bassi subito dopo.
Eppure io non ho la percezione di aver fatto tanta fatica, e se a questo si aggiunge il fatto che tre ripetizioni non rappresentano neanche un tempo di lavoro di 10-15" trovo assurdo quel battito finale.
Avevo la sensazione di che il mio cuore sentisse la fatica in maniera "ritardata".
Nella stessa giornata di ieri ho misurato la pressione, alla sera, ed era circa 110/60 con 56-60 bpm a riposo.
Ancora oggi, aiuto un amico a spostare un pacco pesante, e sento il battito aumentare pesantemente dopo pochi secondi.
Non riesco a spiegarmi questi aumenti incontrollati, senza considerare che sono un tipo abbastanza sportivo.
In passato ho sofferto di crisi di panico e attacchi di ansia, e sebbene l'ultimo periodo mi abbia causato un pò di stress, non credo che basti ciò per generare una risposta del genere.
Aggiungo, ma non so se può aiutare, che ultimamente ho sofferto di un pò di "pesantezza" all'altezza dello sterno,soprattutto dopo pasti particolarmente cospiqui, o dopo l'assunzione di alcuni alimenti.Negli ultimi mesi inoltre avverto una sensazione paragonabile ad un bisogno di "scricchiolare la schiena" perchè all'altezza delle vertebre dorsali in liena con lo sterno sento una sorta di "blocco", che si attenua quando espandendo il torace riesco a stiracchiarmi facendo "scricchiolare" un paio di vertebre dorsali.
In ultima analisi, le analisi del sangue fatte 3 settimane fa avevano dei valori eccellenti.
Rimango in attesa di una vostra risposta, e intanto vi saluto cordialmente!
[#1]
Non mi sembra che ci sia nulla di cui preoccuparsi....mentre è indiscutibile che lei soffra di ansia e che solo un aiuto psicologico può essere valido....
Saluti cordiali
Saluti cordiali
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
Quantunque abbia cercato di non dar troppo peso ai sintomi sopracitati, non posso fare a meno di constatare che un aumento di 20 battiti, per "un solo" movimento repentino da posizione prona a stazione eretta sia quantomai anomalo, soprattutto considerando che, pur non avendo un grande condizionamento cardiovascolare, ho un buon grado di allenamento.
Cardiofrequenzimetro alla mano, in tutta tranquillità. Mi distendo prono in posizione di piegamento sulle braccia. 120 bpm di partenza. Faccio un balzo portando le ginocchia al torace, e di lì mi tiro su in piedi spiccando un salto.Neanche 3" di lavoro.
120bpm - 126bpm - 130bpm - 138bpm - 144bpm.
Non credo che questo si possa imputare all'ansia, soprattutto se, a fronte di sforzi di "maggiore entità", da posizione supina, o prona, tali impennate dei battiti non si verificano.Da ciò che ho notato sono i "movimenti bruschi", o i cambi di posizione improvvisa oppure gli sforzi, anche se di modesta entità, fatti improvvisamente, a generare questo aumento improvviso.Durante sforzi anche di maggiore entità, ma in posizioni controllate, e senza movimenti bruschi, tutto ciò non si verifica, e il battito mantiene un andamento costante.
Vorrei chiederle :
- Può ciò avere una qualche correlazione con fenomeni di cattiva respirazione e blocchi del diaframma in inspirazione?Glielo chiedo perchè ho avuto modo di constatare sia direttamente tramite visita osteopatica, sia personalmente, che sembro avere qualche problema con il diaframma in ispirazione.
-Può ciò essere correlato ad una ipotetica ernia iatale o a fenomeni di reflusso?
-Varrebbe il caso di fare qualche controllo più approfondito?Se si quale.
Ringrazio ancora per la cortese attenzione
Quantunque abbia cercato di non dar troppo peso ai sintomi sopracitati, non posso fare a meno di constatare che un aumento di 20 battiti, per "un solo" movimento repentino da posizione prona a stazione eretta sia quantomai anomalo, soprattutto considerando che, pur non avendo un grande condizionamento cardiovascolare, ho un buon grado di allenamento.
Cardiofrequenzimetro alla mano, in tutta tranquillità. Mi distendo prono in posizione di piegamento sulle braccia. 120 bpm di partenza. Faccio un balzo portando le ginocchia al torace, e di lì mi tiro su in piedi spiccando un salto.Neanche 3" di lavoro.
120bpm - 126bpm - 130bpm - 138bpm - 144bpm.
Non credo che questo si possa imputare all'ansia, soprattutto se, a fronte di sforzi di "maggiore entità", da posizione supina, o prona, tali impennate dei battiti non si verificano.Da ciò che ho notato sono i "movimenti bruschi", o i cambi di posizione improvvisa oppure gli sforzi, anche se di modesta entità, fatti improvvisamente, a generare questo aumento improvviso.Durante sforzi anche di maggiore entità, ma in posizioni controllate, e senza movimenti bruschi, tutto ciò non si verifica, e il battito mantiene un andamento costante.
Vorrei chiederle :
- Può ciò avere una qualche correlazione con fenomeni di cattiva respirazione e blocchi del diaframma in inspirazione?Glielo chiedo perchè ho avuto modo di constatare sia direttamente tramite visita osteopatica, sia personalmente, che sembro avere qualche problema con il diaframma in ispirazione.
-Può ciò essere correlato ad una ipotetica ernia iatale o a fenomeni di reflusso?
-Varrebbe il caso di fare qualche controllo più approfondito?Se si quale.
Ringrazio ancora per la cortese attenzione
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 05/06/2014.
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