Dopo la chemioterapia, danni al cuore e sport

Gentilissimi Dottori,

nel 2008 mi è stato diagnosticato un linfoma NH diffuso a grandi cellule B.
Sono stato sottoposto a protocollo sperimentale DLCL04, e mi sono stati somministrati in 4 cicli di chemio terapia R-CHOP , 2 MAD e 1 BEAM per trapianto autologo del midollo. Ora non ricordo bene il momento preciso, ma ad un certo punto , circa 1-2 mesi prima del trapianto autologo del midollo ho avuto una broncopolmonite mentre ero in aplasia. brevemente, dopo un po i medici mi hanno fatto un ecocardiogramma. Ora non ricordo esattamente cosa mi diagnosticarono.
dissero comunque che le terapie erano cardiotossiche e che il cuore ne aveva sofferto ( appena possibile andro' a cercare il referto per scrivervi esattamente cosa avevano refertato).
qualche settimana fa, ho fatto una visita presso uno studio di medicina dello sport per l'idoneità agonistica ( per fare gare di apnea e pesca in apnea), e ho fatto ecg a riposo e sottosforzo , rilevando qualche alterazione del battito cardiaco. Mi hanno dato l'idoneità , dopo che l'Elettrocardiogramma è stato visto da un cardiologo. Ho fatto quindi un ECOCARDIO, e sostanzialmente il cardiologo mi ha detto che un ventricolo si è dilatato, (credo 2mm oltre la soglia massima) e che la causa sono le chemioterapie. Questa situazione genera una "lieve" insufficienza a cardiaca. Detto che sono 1.80 per 100kg, e che ho iniziato immediatamente una dieta più rigorosa (seguo dieta macrobiotica da un anno e per ora ho perso circa 7kg) e che durante gli allenamenti cardio o in piscina non ho mai rilevato disturbi.
Ad ogni modo dopo questa notizia e dopo tutti i lunghi trascorsi della malattia, non riesco più ad allenarmi per paura. Detto che faccio allenamenti di media intensità, cardio su cyclette, piscina e circuiti di attrezzi in palestra, prettamente per perdere peso e per potenziare alcuni muscoli ( senza esagerare). Vorrei sapere cosa posso fare come attività sportiva, ho paura a chiedere cosa mi aspetta per il futuro. Non è stato facile per me combattere la malattia. Il cardiologo che mi ha visitato ha detto che posso fare apnea, aerobica e di non esagerare con i pesi. tuttavia ero un po' scosso quando mi ha parlato e non ho recepito bene. Vorrei avere in sostanza un parere in merito alla mia situazione. Vorrei anche sapere se avrebbero dovuto somministrare dei cardioprotettori durante le chemioterapie.

gli allenamenti che facevo fino al giorno prima della visita erano:
circa 1-2 volte a settimana : 55min di spinning + a volte 30-40 di aerobica
circa 1-2 volte alla settimana piscina , potenziamento o aerobico o fartlek o apnea statica
circa 1-2 volte settimana circuito attrezzi in palestra
durante la stagione invernale andavo a sciare.

in totale cmq mi allenavo 3-4 volte a settimana alternando in base alla disponibilità di tempo.

Grazie in anticipo per la pazienza nel leggere questa mia lunga richiesta.

A.C.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Premettendo che ovviamente senza che lei fornisca dati più approfonditi rispetto alle complicanze cardiotossiche non è possibile darle spiegazioni esaurienti, quel che mi preme dirle è che dall'ECO non emerge una cardiopatia invalidante e quindi può fare l'attività fisica come le ha consigliato il collega. Non condivido il modo con cui la fà..deve tener presente che le serve solo dal punto di vista salutare per perdere peso poichè lei è obeso e non per estetica...Quindi assolutamente no pesistica e sarebbe auspicabile evitare anche lo "spinning", mentre consiglierei il nuoto e la corsa...ma l'attività sportiva deve essere graduale e controllata.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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