Battiti cardiaci elevati sotto sforzo e recupero lento

Gentili signori,

ho 28 anni, peso 62 chili, e non fumo.

Ultimamente lamento strani fenomeni legati al battito cardiaco, elevato specialmente sotto sforzo.

Ho appena terminato una cura con lansoprazolo per un reflusso e gastrite, che mi ha dato buoni giovamenti. Mi era anche stato diagnosticato, dal mio medico curante, uno stato ansioso che accentuava i fenomeni di tachicardia.

Ho sempre praticato sport con una certa frequenza, mai a livello agonistico ma sempre in maniera abbastanza disinvolta. È da un paio di mesi che sotto sforzo i miei battiti cardiaci salgono in maniera repentina. Ad esempio, durante una pedalata tranquilla e senza spingere troppo dopo 15 minuti ho già 140/150 battiti al minuto, senza essere minimamente sudato o affaticato. Se provo a correre o a fare pesi il mio battito raggiunge i 175/180 battiti. Il tutto senza che mi senza particolarmente stanco e senza avere neanche il fiatone. (ho sempre avuto una buona resistenza) Inoltre, a volte dopo un'attività sportiva un po' più intensa, a oltre un'ora dal termine ho ancora 90-95 bpm a riposo.

Ho eseguito elettrocardiogramma sotto sforzo, dove mi è stato detto che ho un recupero così così dovuto probabilmente a scarso allenamento ma sono sostanzialmente sano. La pressione è ok. Ho fatto esami del sangue completi e test per la tiroide, tutto nella norma. In effetti ultimamente questo problema mi ha portato a ridurre gli allenamenti, ma non sono mai stato completamente fermo per lunghi periodi.

Il mio sospetto è che i problemi allo stomaco possano essere causa del "problema" di tachicardia. Il mio stesso medico curante ha confermato che tachicardia e reflusso possono essere correlati. Premetto che sono anche un tipo ansioso, ma non credo che l'ansia posa influire durante l'allenamento. A volte mi capita anche, infatti, di avere lieve acidità e fastidio allo stomaco durante l'attività fisico.

Mi potete confermare o meno quanto sopra detto? Secondo voi ci sono altri accertamenti che potrei fare?

Grazie.
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
"Reflusso e tachicardia" non sono correlati, ma indipendenti....Per completezza e se non l'ha già fatto potrebbe eseguire un ecocardiogramma. L'ansia, anche se non le sembra, potrebbe essere responsabile di questi battiti un pò accelerati, sia a riposo che durante attività fisica (al di là delle normali frequenze elevate indotte dall'attività).
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta.


Ho eseguito un ecocardio circa 4 anni fa, secondo lei è consigliabile ripeterlo?

Ho notato che a riposo, quando sono in situazioni di assoluto relax, ho una frequenza cardiaca che oscilla tra i 52-53 e i 60 bpm. Si tratta di una frequenza considerevolmente bassa considerando i regimi alti che mantengo durante l'attività fisica. Eppure mi basta fare 15-20 minuti di corsa perchè la mia frequenza cardiaca schizzi a 160/170 e non scenda sotto gli 80/90 per almeno un paio di ore dopo l'attività.

Mi ripeto, ma secondo lei è normale un comportamento simile? È possibile che una persona abbia la frequenza cardiaca "fisiologicamente" alta a prescindere dall'allenamento o da altre componenti?

Grazie per la sua attenzione.
[#3]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Se l'eco era normale alla sua età non c'è da aspettarsi grandi sorprese....direi che non è indispensabile, ma se poprio vogliamo escludere una responsabilità cardiaca alla base delle sue frequenze è auspicabile ripeterlo. Le probabilità pre test però di avere problemi sono estremamnete basse. Non è perfettamente "fisiologico" quello che descrive, ma non necessariamente è da imputare al cuore. Innanzitutto si tranquillizzi.
Saluti
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