Dolori al petto, a sinistra, da 2 mesi
Salve a tutti. Sono un un ragazzo di 23 anni, peso circa 98 kg e sono alto 1.90m.
Pratico attività sportiva (nuoto 3 volte a settimana e qualche volta un po' di palestra) e sono un fumatore (circa una decina di sigarette al giorno). Ormai due mesi fa, tornando dall'università, accusai delle strane fitte al petto, a sinistra, che da subito mi preoccuparono parecchio. Feci subito in PS un elettrocardiogramma e gli esami degli enzimi, risultati negativi. Feci poi una visita da un cardiologo il quale mi fece un ulteriore elettrocardiogramma per poi invitarmi a farne un altro sotto sforzo. Contemporaneamente prenotati anche un RX torace. Alla fine sia RX che ECG sotto sforzo risultarono negativi. Ho visitato quindi un ortopedico il quale ha immaginato che il mio problema fosse di postura e che trovasse sfogo nella zona in cui mi faceva male. Sto già quindi alla terza settimana di fisioterapia e non ho ottenuto risultati importanti. Ho fatto analisi del sangue, anche per verificare la presenza di infiammazioni in corso (non ricordo precisamente il nome dell'esame ma serviva proprio per le infiammazioni) e sono usciti tutti valori nella norma e nessuna infiammazione. In tutto questo tempo ho preso i primi 10 giorni antinfiammatori forti, senza risultato, poi antinfiammatori meno forti, senza risultato, ho usato creme antidolorifiche e antinfiammatorie, senza risultati. Seguendo un'ipotesi di nevralgia sto prendendo, già da 10 giorni, complessi di vitamina B, senza risultati. Insomma... nessun medico è in grado di dirmi cosa mi opprime e neanche i vari test a cui mi sottopongo. Vi descrivo brevemente i sintomi in modo da rendervi le idee più chiare:
avverto un indolenzimento poco sotto il pettorale sinistro che solo alcune volte diventa una vera e propria fitta (che si presenta spesso anche in altre zone del pettorale). Al tempo stesso mi fa male anche sotto le ascelle, lungo tutto il fianco, e spesso avverto lo stesso tipo di dolore pungente anche dietro la schiena. Il fastidio lo avverto in maniera più netta la mattina e va via via scemando durante il giorno ma non scompare mai e in ogni caso ci sono giorni in cui tutto ciò non accade e mi da fastidio anche la sera. Una cosa assolutamente misteriosa è che, quando faccio uso di cannabis o hashish tendo ad avvertire molto di più il dolore ed il fastidio (non durante, ma qualche minuto dopo) cosa che non accade con le sigarette. Ultima cosa: dopo circa un mese sono tornato ad allenarmi, solo in piscina, a ritmi molto blandi.
Cosa devo fare dunque? Cosa ne pensate? Nonostante le varie rassicurazioni (sia dei medici che dei test) varie cose (la durata e alcuni sintomi strani) mi fanno pensare che sotto ci sia qualcosa di grave. Dimenticavo: sono sensibile alla digitopressione ma certe volte ho come la sensazione che il forte disagio che provo sotto al petto provenga da più in profondità.
Pratico attività sportiva (nuoto 3 volte a settimana e qualche volta un po' di palestra) e sono un fumatore (circa una decina di sigarette al giorno). Ormai due mesi fa, tornando dall'università, accusai delle strane fitte al petto, a sinistra, che da subito mi preoccuparono parecchio. Feci subito in PS un elettrocardiogramma e gli esami degli enzimi, risultati negativi. Feci poi una visita da un cardiologo il quale mi fece un ulteriore elettrocardiogramma per poi invitarmi a farne un altro sotto sforzo. Contemporaneamente prenotati anche un RX torace. Alla fine sia RX che ECG sotto sforzo risultarono negativi. Ho visitato quindi un ortopedico il quale ha immaginato che il mio problema fosse di postura e che trovasse sfogo nella zona in cui mi faceva male. Sto già quindi alla terza settimana di fisioterapia e non ho ottenuto risultati importanti. Ho fatto analisi del sangue, anche per verificare la presenza di infiammazioni in corso (non ricordo precisamente il nome dell'esame ma serviva proprio per le infiammazioni) e sono usciti tutti valori nella norma e nessuna infiammazione. In tutto questo tempo ho preso i primi 10 giorni antinfiammatori forti, senza risultato, poi antinfiammatori meno forti, senza risultato, ho usato creme antidolorifiche e antinfiammatorie, senza risultati. Seguendo un'ipotesi di nevralgia sto prendendo, già da 10 giorni, complessi di vitamina B, senza risultati. Insomma... nessun medico è in grado di dirmi cosa mi opprime e neanche i vari test a cui mi sottopongo. Vi descrivo brevemente i sintomi in modo da rendervi le idee più chiare:
avverto un indolenzimento poco sotto il pettorale sinistro che solo alcune volte diventa una vera e propria fitta (che si presenta spesso anche in altre zone del pettorale). Al tempo stesso mi fa male anche sotto le ascelle, lungo tutto il fianco, e spesso avverto lo stesso tipo di dolore pungente anche dietro la schiena. Il fastidio lo avverto in maniera più netta la mattina e va via via scemando durante il giorno ma non scompare mai e in ogni caso ci sono giorni in cui tutto ciò non accade e mi da fastidio anche la sera. Una cosa assolutamente misteriosa è che, quando faccio uso di cannabis o hashish tendo ad avvertire molto di più il dolore ed il fastidio (non durante, ma qualche minuto dopo) cosa che non accade con le sigarette. Ultima cosa: dopo circa un mese sono tornato ad allenarmi, solo in piscina, a ritmi molto blandi.
Cosa devo fare dunque? Cosa ne pensate? Nonostante le varie rassicurazioni (sia dei medici che dei test) varie cose (la durata e alcuni sintomi strani) mi fanno pensare che sotto ci sia qualcosa di grave. Dimenticavo: sono sensibile alla digitopressione ma certe volte ho come la sensazione che il forte disagio che provo sotto al petto provenga da più in profondità.
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Non capisco per quale motivo cerca di convincersi di avere qualcosa di grave......se l'hanno tranquillizzata e personalmente mi sento di condividere il consiglio dato dai colleghi, lei non ha motivo di preoccuparsi....se continua così probabilmente il prossimo consulto dovrà chiederlo ad uno psichiatra e non a noi cardiologi......da buon intenditor....
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Gentile dott. Rillo, la ringrazio per la risposta.
In realtà non cerco di convincermi di avere qualcosa. Sono stato tranquillo per 2 mesi fidandomi di ciò che i medici mi avevano detto e tranquillizzato dal fatto che avevo effettivamente fatto tutto ciò che c'era da fare e tutti i test che era opportuno affrontare. Come ho scritto inizialmente è solo la durata di questa situazione che tende a far crescere un po' d'ansia in me poichè mi irrita (non poco) questa situazione in cui non solo non è chiarissimo cosa mi dia così fastidio ma addirittura dopo 2 mesi non sembra essere migliorato notevolmente. In ogni caso, se anche lei leggendo cosa mi è successo e cosa ho già fatto, ritiene di tranquillizzarmi ancora vuol dire che aspetterò che il fastidio vada via da solo, senza pensarci troppo.
Se permette vorrei solo sottolineare ancora la questione legata alla cannabis: è possibile che un dolore reagisca negativamente (e non positivamente come è stato dimostrato di recente) alla cannabis e all'hashish? Non sono un neofita in materia: sono almeno 7 anni che fumo senza aver avuto mai il minimo problema ma da quando ho questo fastidio la cosa mi provoca non poco disagio. Chiaramente ho smesso di fumare, perchè quando quest'attività non provoca più piacere è praticamente inutile, ma sarei proprio curioso di sapere quale possa essere la relazione!
Grazie ancora per la risposta.
In realtà non cerco di convincermi di avere qualcosa. Sono stato tranquillo per 2 mesi fidandomi di ciò che i medici mi avevano detto e tranquillizzato dal fatto che avevo effettivamente fatto tutto ciò che c'era da fare e tutti i test che era opportuno affrontare. Come ho scritto inizialmente è solo la durata di questa situazione che tende a far crescere un po' d'ansia in me poichè mi irrita (non poco) questa situazione in cui non solo non è chiarissimo cosa mi dia così fastidio ma addirittura dopo 2 mesi non sembra essere migliorato notevolmente. In ogni caso, se anche lei leggendo cosa mi è successo e cosa ho già fatto, ritiene di tranquillizzarmi ancora vuol dire che aspetterò che il fastidio vada via da solo, senza pensarci troppo.
Se permette vorrei solo sottolineare ancora la questione legata alla cannabis: è possibile che un dolore reagisca negativamente (e non positivamente come è stato dimostrato di recente) alla cannabis e all'hashish? Non sono un neofita in materia: sono almeno 7 anni che fumo senza aver avuto mai il minimo problema ma da quando ho questo fastidio la cosa mi provoca non poco disagio. Chiaramente ho smesso di fumare, perchè quando quest'attività non provoca più piacere è praticamente inutile, ma sarei proprio curioso di sapere quale possa essere la relazione!
Grazie ancora per la risposta.
[#3]
Non mi chieda di rispondere alla sua domanda sulla cannabis e sull'hashish perchè a differenza sua che non mi dice di non esserlo, io "sono più che un neofita".....
Semplicemente le consiglio di continuare con sua corretta decisione di non farne uso.
Per il resto non è detto che i disturbi passino...
Io le ho semplicemente detto che condivido l'opinione di altri colleghi, ossia che il cuore non ne è responsabile.
Saluti
Semplicemente le consiglio di continuare con sua corretta decisione di non farne uso.
Per il resto non è detto che i disturbi passino...
Io le ho semplicemente detto che condivido l'opinione di altri colleghi, ossia che il cuore non ne è responsabile.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 25/04/2014.
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