Guarigione post miocardite

Buongiorno,
sono un ragazzo di 19 anni, che questo gennaio si è ammalato di miocardite virale, complicata da tachicardia ventricolare e focolai multipli di polmonite; entrato in ospedale in codice rosso, sono stato sottoposto a cardioversione d'urgenza, e nei giorni a seguito a innumerevoli altri esami, tra cui la biopsia al cuore, che ha rilveato la causa virale e batterica dell'infezione. Sono a casa da metà gennaio, dopo un ricovero durato due settimane, e sto assumendo tuttora Beta-bloccante da 5mg e Triatec Ramipril 1/2. Le visite di controllo, che comprendevano ecg, eco e holter (l'esito di quest'ultimo il mese prossimo), hanno mostrato zone in via di cicatrizzazione e un'ipocinesia del setto basale posteriore (ritenuta non importante). Le devo però dire che quest'esperienza mi ha davvero traumatizzato, il pensiero di aver rischiato di morire mi terrorizza; è per questo che ultimamente vado in cerca di una risposta più precisa, perchè fin'ora ne ho avute di contraddicenti. Una volta venuta la miocardite virale, può tornare una seconda volta ? Premettendo che in medicina non ci sono sicurezze, un dottore mi ha detto che avrei potuta riaverla, una specializzanda ha detto che addirittura avevo più probabilità di altri di prenderla, mentre un cardiologo padre di un mio amico e un altro (letto su internet) dicono che è praticamente impossibile riprendersi una miocardite virale una seconda volta. Tra tutte queste risposte mi ritrovo ad aver paura a frequantare luoghi affolatti o chiusi, e mi piacerebbe sentirmi più tranquillo con me stesso; io non sono ipocondriaco, ma le assicuro che quando una persona viene colpita da una tale malattia, una volta guarito (il che non è affatto scontato) ci pensa ! Per cui la mia domanda più grande era questa, mentre una seconda è: perchè ogni tanto, specie di notte o dopo mangiato, sento il cardiopalmo ? E' una sensazione un pò fastidiosa che preferirei togliermi....ad ogni modo, la ringrazio già tanto se mi da una risposta "meno insicura" delle altre sul fatto che possa ricapitare tale malattia.
Cordiali saluti.
G.B.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
A mio giudizio il vero problema non è se avrà o meno una nuova miocardite, ma averla già avuta.....mi spiego meglio. La miocardite si associa a quadri clinici differenti, ma quello più frequente è una cardiomiopatia dilatativa primitiva che a sua volta può essere causa di aritmie ventricolari pericolose (come nel suo caso). Ora la dilatazione cardiaca (se nel suo caso è presente) può regredire con il tempo, ma può anche non regredire (ed è questo il pericolo maggiore)....Non posso esserle più preciso perchè non mi fornisce i dati a riguardo (l'ECOcardiogramma che cosa ha evidenziato ??????).
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
Utente
Buonasera,
non vorrei fraintendere quello che ha scritto, ( e se l'ho fatto mi corregga pure) ma con il termine "Primitiva", (rifertito alla cardiomiopatia dilatativa), io intendo "Primaria", e quindi generata da un disturbo del cuore in sè. Se è così, mi sentirei di correggerla, perchè la biopsia al cuore è stata eseguita proprio come conferma del fatto che la miocardite non fosse stata originata da un difetto primario del cuore, bensì da un virus, come è realmente stato. E devo ammettere che nessuno in ospedale mi ha mai parlato di questa cardiomiopatia dilatativa, mai comparsa neanche negli esiti dell'ECO; ad ogni modo, le scrivo la diagnosi dell'ultimo ECO, svolto una settimana fa: "Scarsa visualizzazione dell'approccio apicale. Si conferma ipocinesia del setto basale posteriore con normale frazione di eiezione del ventricolo sinistro".
Sperando di averle scritto quello che le interessava, aspetto sue delucidazioni. Ringraziandola per la sua disponibilità, le porgo cordiali saluti.
G.B.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
No...primitiva significa "non secondaria" ossia che non dipende da altri problemi cardiaci, come ad esempio una cardiopatia ischemica (per alterazioni a carico dei vasi coronarici). Per quanto riguarda la cardiopatia dilatativa che spesso si manifesta in conseguenza di un'infezione virale cardiaca, dai dati dell'ECO che ora mi riporta non è il suo caso (vista anche la normale frazione d'eiezione) e quindi direi che è stato particolarmente fortunato. Le alterazioni della cinesi però vanno seguite nel tempo con ECOcardiogrammi di controllo seriati.
Saluti
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Utente
Utente
Grazie per il chiarimento, e confermo che sono stato fortunato, anche perchè sarei potuto andare in arresto cardiaco in ogni momento, come mi hanno detto in ospedale. Ma ancora non mi ha risposta alla mia domanda sulle possibilità di prendersi una seconda miocardite virale; è che. dopo che mi è venuta, ho la paura (magari del tutto ingiustificata) di avere ora una predisposizione a tale malattia, e che la prossima volta che mi prende un'influenza o che comunque mi venga le febbre, ricominci tutto da capo. Mi dica il suo parere.
Grazie, arrivederci.
G.B.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Gentile utente
le consiglio di cambiare la visione delle cose o per le sue paure rischia di non avere più una qualità di vita accettabile....
Di virus che possono creare miocardite ce ne sono più di uno e quindi lei potrebbe ancora avere problemi come quelli che ha già avuto, ma questo vale spesso per la grande maggioranza dei problemi salutari....Non si fasci la testa prima di essersela rotta dinuovo...Fortunatamente non è così frequente avere una miocardite virale e la cosa che posso consigliarle per evitare in futuro che possa ripetersi è di non sottovalutare le condizioni precarie che si determinano per infezioni virali di tipo influenzale o parainfluenzale, che richiedono invece precauzioni adeguate in acuto, con riposo assoluto a letto e terapie di supporto, nonchè una adeguata convalescenza.
Cordialmente
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Utente
Utente
Sicuramente, se mai mi dovesse tornare una miocardite virale, non starei 4 giorni a casa con una tachicardia ventricolare, come successo a gennaio, del tutto inconsapevole dei rischi che correvo. La cosa che mi interessava sapere di più era se, dopo averne avuta una, potessi essere MAGGIORMENTE predisposto a contrarne un'altra rispetto a qualsiasi altra persona, ma dal momento che non ha scritto niente a riguardo, credo di no. Comunque volevo chiederle una curiosità: nella sua carriera ha mai avuto un paziente che si è ammalato di miocardite virale due volte ? Credo che la statistica sia dalla mia parte.
Cordiali saluti
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Francamente no....e per quanto riguarda lei, ha lo stesso rischio di riammalarsi di quello che aveva prima di avere il problema......nè più nè meno di quello di chiunque di noi, soprattutto se non vengono seguiti i consigli che le ho dato nella precedente consulenza.
Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, non intendo approfittarne della sua gentilezza e disponibilità, per cui le faccio le ultime tre domande qui:

1)Seppure sia sotto beta-bloccante da 5 mg, mi sono accorto che facendo anche dei lavori non particolarmente faticosi, tendo ad avere un battito molto accelerato (ad esempio anche tagliando il prato, che è poco più di una camminata), che torna ad essere normale dopo qualche minuto di riposo. L'altro giorno, essendo in ritardo a un appuntamento, ho fatto una breve corsa ma mi sono dovuto fermare perchè mis entivo spossato, e con il battito molto veloce. Mi sono chiesto se fosse stato così anche prima di prendere la miocardite, magari senza neanche notarlo. All'ultima visita mi hannod etto che potevo fare sforzi, perchè il mio problema non era della "pompa" del cuore. E' indice di qualche problema secondo lei ?

2) A volte noto che cambia l'intensità del battito, mi spiego meglio. Pur avendo una normale frequenza, a riposo, la maggior parte delle volte se appoggio una mano sul petto, avverto a malapena il battito, mentre in altri momenti, con freuqnza uguale, lo sento molto chiaramente, come dei battiti "potenti" (soprattutto dopo cena, o quando sono nel letto), che mi fanno pulasare una vena sulla pancia o sulla tempia. Niente di grave, anche se fastidioso ?

3) Di quanti giorni è l'incubazione della miocardite virale ?

La ringrazio anticipatamente per la risposta, è stato davvero gentile a prestare tanta attenzione al mio consulto.
Saluti
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Guardi, dopo innumerevoli richieste farne ancora in maniera sequenziale è decisamente inopportuno. Quel che avevo da dirle a riguardo l'ho già fatto e in maniera chiara. Cerchi di tranquillizzarsi o presto non avrà solo bisogno di un cardiologo, ma anche di uno psichiatra. Da buon intenditor.....