Angina instabile a riposo notturna

Buongiorno, su mia madre, 89 anni è stato fatto un intervento di coronarografia alla fine del Luglio 2013.

Accludo descrizione dalla lettera di dimissioni del 01/08/2013:

"NSTEMI sottoposto a PTCA (previo rotablator) con posizionamento di stent non medicato sulla discendente anteriore.
Stenosi valvolare aortica moderato-severa."

Nei dettagli degli accertamenti si scrive:
"Ecocardio: lieve ipertrofia concentrica del VSx con cinetica globale pari a 50-55%; stenosi aortica di grado moderato-severo (AVA 1 cm2, dimensionless index 0.24); lieve insufficienza mitralica."

"N° vasi malati (>50%): 3 N° di lesioni trattate: 1

Descrizione: ateromasia segmentaria calcifica con dilatazione aneurismatica post-stenosi, alla biforcazione con un discreto diagonale.

Risultato PTCA: Stenosi: basale 95%; finale 0%."

Dopo l'intervento mia madre ha cominciato a soffrire di tipici dolori da angina per 2 mesi ca.
La caratteristica di questi dolori era la seguente: dolore al braccio dx con interessamento del medio e dell'anulare; dolore al fianco dx e a volte dolore che arrivava alla spalla.

I dolori arrivavano di notte a riposo e qui vorrei segnalarle un aspetto che non è stato indagato a sufficienza, a mio parere: i dolori in almeno il 90% dei casi erano collegati al fatto che mia madre andasse ad urinare la notte; i dolori si verificavano quasi subito dopo che mia madre aveva urinato. Aggiungo che mia madre non si sforzava per urinare e quindi non c'era una sollecitazione volontaria, solo un semplice urinare.

Finalmente dopo alcuni ricoveri è stata diagnosticata a mia madre un'angina da discrepanza che sembrava fosse stata risolta con alcune trasfusioni di sangue nonché ferro.

Così recita la lettere di dimissioni nel dettaglio specifico:

"All'ingresso Hb 8,0 g/dl. Dopo emotrasfusione valori stabilmente superiori a 10 g/dl.
Alla dimissione Hb = 10,4 g/dl, creatinina = 0,92 mg/dl, nella norma elettroliti plasmatici. MCV = 88,5 fl."

Negli ultimi tre esami del sangue i valori Hb sono tra i 13 e i 14 g/dl.

Un controllo del sangue (emocromo completo) successivo evidenziava valori tutti nella norma e una ferritina a 245 (il mio medico mi ha detto che in pratica le è stata fatta la "scorta" di ferro).

Recentemente i dolori anginosi si sono ripresentati, più diradati (una volta ogni 15 gg), affrontati con Carvasin; recentemente una volta in sette giorni.

I valori della pressione sono buoni.

Un esame ha riscontrato che la ferritina è scesa a 53.

Scusandomi per la prolissità arrivo alla domanda: dato che per mia esperienza ho verificato che i dolori anginosi sia prima che dopo sono successivi o antecedenti la minzione (soprattutto) o l' evacuazione ma fatte senza sforzo, e avendo notato che spesso mia madre ha eruttazioni il giorno prima dell'evento anginoso notturno (aggiungo che soffre di diverticolite), vi chiedo se avete esperienza di una correlazione vescica-(e/o intestino)-cuore in tal senso.

Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.





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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.3k 3.7k 6
Vede, deve comprendere che sua madre ha 90'anni ed ha una stenosi aortica, ed ha hia subito una angioplastica con stenting.
Gli attacchi anginosi possono essere ridotti di frequenza con una terapia specifics che purtroppo deve essere molto limitata a causa della valvulopatia aortica.
Non è chiaro che terapia sua madre segua, ma l importante è rendersi conto della gravita del caso.
Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua velocissima risposta.
Attualmente la terapia seguita da mia madre è la seguente:

ranolazina 500 mg e bisoprololo 2,5 mg alla mattina

cardioaspirina a pranzo

ranolazina 500 mg e atorvastatina 20 mg la sera.

Mi rendo conto bene del quadro di mia madre e non mi aspetto certo miracoli, ciononostante vorrei fare il meglio per lei all'interno di questa situazione come puo' immaginare.

Le chiederei gentilmente se puo' essere più specifico sulla limitazione della terapia in relazione alla stenosi valvolare.

Grazie ancora e saluti.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.3k 3.7k 6
andrebbe attentamente valutata la possibilita di un intervento di sostituzione valvolare aortica, eventualemente anche per vis percutanea da l momento che la sopravvivenza nella stenosi aortica dopo la,comparsa di angina è molto limitata..
Cordialita
Cecchini
[#4]
Utente
Utente
Grazie per la disponibilità.

A breve ci sarà una visita di controllo con ecocardio e avrei piacere di sottoporle gli esiti; ho letto il suo curriculum e ho visto che lei ha grande esperienza di interventi.
Si tratterebbe di inserire un equivalente dello stent per "allargare" il lume della valvola, se non sbaglio.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.3k 3.7k 6
Sul tipo di intervento c'e' da discutere.
L'intervento tradizionale e' preferibile per molti versi (minori complicanze). L'intervento per via percutanea , anche in mani esperte non e' esente da grossi rischi.
Le conviene chiedere consulto ad un buon centro cardichirurgico pubblico
Arrivederci