Una fibrillazione atriale

Salve,
settimana scorsa mia mamma 67 anni (nessun tipo di cadiopatia, soltanto un aneurisma setto inter no shunt) ha accusato palpitazioni, pressione bassa e senso di pesantezza alle gambe. Putroppo ha lasciato passare circa 3 gg prima di chiamare il cardilogo il quale subito sopo un ecg l ha fatta ricoverare in ospedale diagnosticandole una Fibrillazione Atriale. Al momento le stanno somministrando anticoagulanti e betabloccanti (punture percutanee sulla pancia). Inizialmente la frequenza cardiaca era intorno ai 130, adesso dopo 3 giorni in ospedale, è scesa intorno ai 110. Vorrei sapere quale sarà l'iter/cura de seguire in base a quanto riportato (necessità di una cadioversione elettica?) e i reali rischi che una FB può portare. Non mi è ancora chiaro se il rischio di embiolia è ancora presente o meno con il fatto che è stata ricoverata e che sta prendendo anticoagulanti. Grazie Mille. Saluti.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
L'iter che stà seguendo sua madre è corretto. Deve fare terapia anticoagulante per almeno 30 giorni e poi, se la FA è ancora presente, dovrà eseguire un ECO transesofageo e se tutto ok una cardioversione elettrica transtoracica. Per la protezione attuale se assume Coumadin dipende dai valori di INR raggiunti. Se questi sono tra 2 e 3 non corre rischi embolici. Se assume i NAO l'azione è immediata.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
Utente
Salve Dottor Rillo,

grazie per la celere risposta. Mia mamma è stata dimessa proprio quest'oggi. Le è stato indicato di eseguire una cura farmacologica a base di Cardicor 2,5mg e Sintrom 4mg direttamente a casa, controllando di volta in volta tramite analisi del sangue la situazione.

Non mi è ancora chiaro però se la FA può scomparire anche con l'assuzione di questi farmaci o se si necessita obbligatoriamente di una cardioversione elettica.

Grazie Mille.
Cordialmente.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
La terapia medica che stà osservando serve solo per prevenire le complicanze tromboemboliche della FA e cercare di controllare i battiti elevati dell'aritmia. Se la FA si interromperà (ed è anche possibile) non sarà per effetto dei farmaci che assume. Se dopo 1 mese di terapia adeguata per la scoagulazione dovesse invece ancora essere presente (ed anche questo è possibile) occorrerà procedere con una cardioversione elettrica per farla passare. Tenga presente che la cardioversione è una terapia in grado di far passare la fibrillazione, ma non ha alcuna capacità per non farla ritornare. Per questo dovrà osservare una terapia antiaritmica e se non questo non dovesse bastare occorrerà valutare in futuro l'opportunità di procedere in maniera interventistica con un'ablazione transcatetere con RF.
Saluti
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Utente
Utente
Tutto chiaro, grazie mille
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Utente
Utente
Salve,
torno a scrivere per aggiornavi sulla situazione.
Giovedi scorso sono state effettuate l'analisi in merito al valore di inr che rimane attestato tra il 2 e il 3 (giovedi scorso era 2,6).
Inoltre i battiti, si sono asstetati intorno alla frequenza 70/75.
L'unica nota è un pressione che rimane constantemente bassa (la massima non supera mai i 100/110 mentre la minima oscilla tra 60/70. Per tale motivazione il cardialogo ha diminuito la dose di cardiocor (una pasticca al mattino, e una pasticca alle 14).

A fronte di questo, il fatto che la frequenza delle pulsazioni stia scendendo è un fatto positivo? (la cardoversione farmacologica sta avendo successo?), oppure non è possibile ancora stabilirlo soltanto con la frenquenza delle pulsazioni?

Grazie Mille.
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Utente
Utente
Salve,
torno a scrivere per aggiornarvi sulla situazione, non tanto per un consulto quanto per condividere l'esperienza con gli altri utenti.

A distanza di due mesi la fibrillazione atriale parossistica di cui è affetta mia madre si è risolta da sola (senza quindi l uso di cardioversione eletticra) con il solo uso di farmaci.
Nel dettaglio:
Cardiocor, Sintrom (per terapia anticoagulante) e Cordarone.
Il cardiologo ci ha consigliato cmq di conitnuare tale cura fino al prossimo controllo.
Ovviamente non è assolutamente detto che non si ripresenti più ma per adesso è già stato un buon risultato.

Grazie.
Saluti.
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