Tachicardia ventricolare e stomaco
Salve, brevemente descrivo il mio quadro clinico attuale, ho installato un defibrillatore in seguito ad un episodio molto grave
di tachicardia ventricolare con frequenza a 280 avuto circa 1 anno fa.
Dopo aver effettuato numerosi controlli nonche risonanza magnetica, è risultata una displasia artimogena ventricolare sinistra, in pratica due puntini millimetrici di grasso.I medici imputano ad un "difetto genetico dalla nascita" della formazione di questi puntini, e con l'installazione del defibrillatore e la somministrazione di una compressa di sotalex a vita la risoluzione del problema, vista l'impossibilita dell'ablazione in quanto durante lo studio elettrofisiologico la tachicardia che viene stimolata è troppo veloce
per essere sostenuta per tutta la durata dell'intervento.
Le mie perplessita per le quali chiedo un parere a voi preparattissimi
dottori,sono le seguenti:
1.perche se sono nato con questo difetto, fino alla mia attuale eta di 36 anni(episodio) non ho mai sofferto di nulla, nemmeno un affanno.
Da premettere che nella mia famiglia a memoria d'uomo nessuno ha mai avuto un problema del genere.
2.i controlli del defibrillatore ormai 2(distanza circa 6 mesi) evidenziano ancora tachicardie sostenute, ma con fasi veramente alterne, esempio 3 mesi nemmeno un episodio 1 mese 15 episodi, poi di nuovo nulla.
3.trovo una subdola coincidenza con problemi di stomaco, e cioè gli episodi di tachicardia nel 90% dei casi sono avvenuti dopo mangiato.
Dico subdola perche prima di questo trambusto ho avuto problemi con l'helicobacter ed il reflusso per i quali ho dovuto sottopormi a 3 gastrscopie.Attualmente faccio ricorso agli IPP per contrastare i sintomi del reflusso, ma con scarso risultato nelle fasi topiche.
La coincidenza poi vuole che su un anno circa di controlli del defibrillatore gli episodi tachicardici ho notato si manifestano durante il picco del reflusso.
Mi chiedo ma non è che la causa principale sia proprio lo stomaco con la sua ernia iatale, reflusso e helicobacter(che ho gia trattato con gli antibiotici)?
Ho consultato gia 3 gastoenterologi che non hanno escluso la mia sensazione, anzi,ma purtroppo oltre a prescrivermi i soliti farmaci altro non fanno.
Sono molto grato a chi mi risponde,in quanto possiate immaginare
alla mia eta l'inferno che sto vivendo.
Grazie
di tachicardia ventricolare con frequenza a 280 avuto circa 1 anno fa.
Dopo aver effettuato numerosi controlli nonche risonanza magnetica, è risultata una displasia artimogena ventricolare sinistra, in pratica due puntini millimetrici di grasso.I medici imputano ad un "difetto genetico dalla nascita" della formazione di questi puntini, e con l'installazione del defibrillatore e la somministrazione di una compressa di sotalex a vita la risoluzione del problema, vista l'impossibilita dell'ablazione in quanto durante lo studio elettrofisiologico la tachicardia che viene stimolata è troppo veloce
per essere sostenuta per tutta la durata dell'intervento.
Le mie perplessita per le quali chiedo un parere a voi preparattissimi
dottori,sono le seguenti:
1.perche se sono nato con questo difetto, fino alla mia attuale eta di 36 anni(episodio) non ho mai sofferto di nulla, nemmeno un affanno.
Da premettere che nella mia famiglia a memoria d'uomo nessuno ha mai avuto un problema del genere.
2.i controlli del defibrillatore ormai 2(distanza circa 6 mesi) evidenziano ancora tachicardie sostenute, ma con fasi veramente alterne, esempio 3 mesi nemmeno un episodio 1 mese 15 episodi, poi di nuovo nulla.
3.trovo una subdola coincidenza con problemi di stomaco, e cioè gli episodi di tachicardia nel 90% dei casi sono avvenuti dopo mangiato.
Dico subdola perche prima di questo trambusto ho avuto problemi con l'helicobacter ed il reflusso per i quali ho dovuto sottopormi a 3 gastrscopie.Attualmente faccio ricorso agli IPP per contrastare i sintomi del reflusso, ma con scarso risultato nelle fasi topiche.
La coincidenza poi vuole che su un anno circa di controlli del defibrillatore gli episodi tachicardici ho notato si manifestano durante il picco del reflusso.
Mi chiedo ma non è che la causa principale sia proprio lo stomaco con la sua ernia iatale, reflusso e helicobacter(che ho gia trattato con gli antibiotici)?
Ho consultato gia 3 gastoenterologi che non hanno escluso la mia sensazione, anzi,ma purtroppo oltre a prescrivermi i soliti farmaci altro non fanno.
Sono molto grato a chi mi risponde,in quanto possiate immaginare
alla mia eta l'inferno che sto vivendo.
Grazie
[#1]
Gentile utente:
Purtroppo la displasia aritmogena (che immagino essere del ventricolo di destra e non di quello di sinistra come da Lei riportato, è una subdola malattia che può avere come primo sintomo una aritmia anche potenzialmente mortale, spesso senza sintomi precedenti.
Spesso le tachicardie sono associate a fenomeni digestivi (la digestione è una "fatica per l'organismo), senza tuttavia dimostrate correlazioni con l'isolamento dell'H. pilori.
A disposizione per ulteriori consulti
Purtroppo la displasia aritmogena (che immagino essere del ventricolo di destra e non di quello di sinistra come da Lei riportato, è una subdola malattia che può avere come primo sintomo una aritmia anche potenzialmente mortale, spesso senza sintomi precedenti.
Spesso le tachicardie sono associate a fenomeni digestivi (la digestione è una "fatica per l'organismo), senza tuttavia dimostrate correlazioni con l'isolamento dell'H. pilori.
A disposizione per ulteriori consulti
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.5k visite dal 06/07/2008.
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