Assunzione a giorni alterni di amiodarone
Gentile dottore,
vorrei porle una domanda riguardo un quesito che mi sta facendo molto pensare. Circa un anno fa mio padre e' stato sottoposto ad un' ablazione transcatetere a causa di fibrillazione atriale, alle dimissioni gli e' stata prescritta terapia con rytmonorm che non gli ha impedito di avere una tachicardia con frequenza 120 b/m a distanza di pochi giorni ( aritmia che ha mantenuto per circa tre mesi in quanto ci dicevano che era tutto normale). Dopo questi tre mesi con una fiala di isoptin torna in ritmo sinusale e gli viene prescritta terapia con cordarone ( 15 gg due compresse al giorno e dal 16mo una compressa al giorno). Dopo due mesi dall' assunzione ha un altro episodio di fibrillazione cardiovertito prontamente col farmaco e da allora ad oggi ( 5 mesi ) per fortuna piu' nulla, a parte le quotidiane extrasistoli che gli danno un bel po' di fastidio.
Da circa due mesi il cardiologo di zona gli ha detto di sospendere l' assunzione quotidiana di cordarone e di prenderlo a giorni alterni: preciso che esami di transaminasi e tiroide sono sempre nellla norma. Ora la mia domanda e': la copertura che mio padre ha con un' assunzione a giorni alterni e' sempre totale o lei ritiene che possa essere deficitaria o addirittura annullata e cio' potrebbe facilitare il ripresentarsi dell' aritmia? Siamo consapevoli degli enormi effetti collaterali del farmaco in questione, pero' e' l' unico che lo mantiene in ritmo e soprattutto monitoriamo costantemente i valori di fegato tiroide e polmoni e fino a quando questi si mantengono nella norma non capisco perche' dovremmo sospenderlo.
Mi scusi se mi sono dilungata molto... cordialita'.
Anna
vorrei porle una domanda riguardo un quesito che mi sta facendo molto pensare. Circa un anno fa mio padre e' stato sottoposto ad un' ablazione transcatetere a causa di fibrillazione atriale, alle dimissioni gli e' stata prescritta terapia con rytmonorm che non gli ha impedito di avere una tachicardia con frequenza 120 b/m a distanza di pochi giorni ( aritmia che ha mantenuto per circa tre mesi in quanto ci dicevano che era tutto normale). Dopo questi tre mesi con una fiala di isoptin torna in ritmo sinusale e gli viene prescritta terapia con cordarone ( 15 gg due compresse al giorno e dal 16mo una compressa al giorno). Dopo due mesi dall' assunzione ha un altro episodio di fibrillazione cardiovertito prontamente col farmaco e da allora ad oggi ( 5 mesi ) per fortuna piu' nulla, a parte le quotidiane extrasistoli che gli danno un bel po' di fastidio.
Da circa due mesi il cardiologo di zona gli ha detto di sospendere l' assunzione quotidiana di cordarone e di prenderlo a giorni alterni: preciso che esami di transaminasi e tiroide sono sempre nellla norma. Ora la mia domanda e': la copertura che mio padre ha con un' assunzione a giorni alterni e' sempre totale o lei ritiene che possa essere deficitaria o addirittura annullata e cio' potrebbe facilitare il ripresentarsi dell' aritmia? Siamo consapevoli degli enormi effetti collaterali del farmaco in questione, pero' e' l' unico che lo mantiene in ritmo e soprattutto monitoriamo costantemente i valori di fegato tiroide e polmoni e fino a quando questi si mantengono nella norma non capisco perche' dovremmo sospenderlo.
Mi scusi se mi sono dilungata molto... cordialita'.
Anna
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Le dico solo questo: negli USA la terapia con CORDARONE consiste in tre cps al giorno.
La terapia in Italia consiste in una cos ogni giorno. Assumere un dosaggio a gioeni alterni non ha niente di scientifico.
Arrivederci
La terapia in Italia consiste in una cos ogni giorno. Assumere un dosaggio a gioeni alterni non ha niente di scientifico.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.7k visite dal 21/01/2014.
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