L'ablazione transcatertere è sicura
Buongiorno, sono un uomo di 39 anni sportivo. Il 29/10/13 nel corso dell'ultima visita sportiva per l'idoneità agonistica il cardiologo ha riscontrato una FA non databile. Ho iniziato la cura con Pradaxa 110 mg 2 al giorno e il 29/11 fatto la CVE risultata efficace. Nel frattempo ho fatto analisi della tiroide con valori nella norma. Il 10/12 ho avuto la prima recidiva cardiovertita al pronto soccorso elettricamente. Ho fatto poi visita cardiologica + esame ecordiografico con conclusione di normale funzionalità biventricolare e un lieve prolasso valvolare mitralico con lieve insufficienza. Il 22/12 ho avuto la seconda recidiva convertita elettricamente. Su consiglio del cardiologo prendo ogni mattina 1/4 pastiglia Almarytm 100 mg x stabilizzare la membrana. Il 14/01 ho avuto la terza recidiva provata a convertire prima farmacologicamente con flecainide invano e successivamente elettricamente. Ora il cardiologo mi ha prescritto il Rytmonorm 325 mg da prendere una al mattino e una alla sera come stabilizzante e prevenire ulteriori FA e di sospendere il Pradaxa. Inoltre mi consiglia di prendere in considerazione un eventuale intervento di ablazione cardiaca. Volevo chiederLe un parere in merito, ho dubbi sul fare o no l'ablazione perché la ritengo invasiva e può provocare patologie più gravi, sul fatto di sospendere il Pradaxa anche se ho CHADS 0. Ringrazio anticipatamente e saluto
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In effetti le frequenti recidive di f.a. Parossistica nonostante la terapia e la sua giovane eta consigliano un tentativo di ablazione, che , in mani esperte , è modlto sicura, anche se si tratta di un esame invasivo.
Per quanto riguarda la terapia anticoagulante orale io la consiglio sempre anche se lei appartiene ad una classe a rischio basso. Il Pradaxa in realta non sarebbe prescrivibile gratuitamente a soggetti che non abbiano difficolta ad impiegare il Coumadin, che rimane il farmaco di scelta.
Tenga inoltre oresente che i nuovi antixoagulanti orali, per quanto comodi, non hanno antidoti in caso di emorragie gravi, mentre il Coumadin ha un antidoto che è la vitamina K.
Arrivederci
Per quanto riguarda la terapia anticoagulante orale io la consiglio sempre anche se lei appartiene ad una classe a rischio basso. Il Pradaxa in realta non sarebbe prescrivibile gratuitamente a soggetti che non abbiano difficolta ad impiegare il Coumadin, che rimane il farmaco di scelta.
Tenga inoltre oresente che i nuovi antixoagulanti orali, per quanto comodi, non hanno antidoti in caso di emorragie gravi, mentre il Coumadin ha un antidoto che è la vitamina K.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 20/01/2014.
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