Extrasistoli da agitazione e sotto sforzo

Gentili dottori,

scrivo in merito a una situazione che sta peggiorando la qualità della mia vita.
Premetto di essere una persona ansiosa, ipocondriaca, e di soffrire di attacchi di panico (in cura con psicoterapia)
Ho 25 anni, non fumo e non ho mai fumato, non bevo alcoolici nè caffè, faccio una vita sedentaria e sono normopeso (160 cm per 50 kg).
L'anno scorso, in concomitanza di un periodo di stress (un figlio piccolo, completamento degli esami universitari, laurea) ho iniziato a soffrire di extrasistole. Il primo holter (aprile 2013) ha mostrato rare extrasistole sopraventricolari e basta. Da lì mi sono tranquillizzata e le extrasistole sono scomparse. A agosto, in concomitanza di un altro periodo di stress, sono ritornate e da allora le avverto purtroppo tutti i giorni, il che mi mette una certa ansia. Non ne avverto molte, 4-5 al giorno quando sono tante, ma mi creano veramente molto disagio.
Riporto gli esami effettuati:
holter agosto 2013: ritmo sinusale stabile. Non aritmie ventricolari. Non aritmie sopraventricolari (solo tre besv). Un isolato episodio notturno di blocco seno atriale con pausa di 1.6 sec. Non pause patologiche ne eventi ischemici transitori.
Eco: funzione cardiaca globale conservata, non significative valvulopatie. Non versamento pericardico. Aorta ascendente, arco aortico e AO discendente sottodiaframmatica nei limiti nei tratti esplorabili.
ecg sotto sforzo agosto 2013 (cyclette): ecg basale: tachicardia sinusale, non aritmie nè segni di ischemia, normale conduzione. test da sforzo: Durante la fase attiva e nel recupero non sono state osservate alterazioni della fase di ripolarizzazione ventricolare di tipo ischemico. Regolare incremento della PA. Conclusioni: la prova, massimale per fc raggiunta, non risulta indicativa di ridota riserva coronarica, nè di aritmie inducibili.
Emocromo, elettroliti, valori tiroidei e colesterolo nella norma (solo ferro e ferritina bassi).

La mia domanda è questa: come mai nei momenti di maggiore agitazione (esempio, quando la mattina sono di fretta e devo portare mio figlio all'asilo e correre al lavoro) avverto con molta facilità extrasistoli? e come mai le avverte ogni tanto anche durante lo sforzo? Ho letto che le extrasistole sotto sforzo sono pericolose. Infatti non sono quelle che avverto a riposo che mi spaventano, ma quelle che avverto quando faccio una rampa di scale, o cammino a passo moderato, e quelle che avverto quando ho la tachicardia (perchè ho letto che le extra dovrebbero scomparire quando i battiti sono elevati).

Aggiungo che durante l'ecg da sforzo, in fase attiva, ho avuto 1 BEV isolato, il cardiologo mi ha detto di stare tranquilla, ma io sono preoccupata anche perchè so che i BESV (rilevati all'holter) sono benigni mentre i BEV (rilevato nell'ecg da sforzo) possono essere maligni. (Durante l'esame ero molto agitata e infatti sono partita con una frequenza a riposo di 130 battiti).

Devo effettuare ulterori indagini?

Vi ringrazio per l'attenzione
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Gentile utente
capisco le sue preoccupazioni, ma il consiglio che mi sento di darle è di non leggere eccessivamente al riguardo, perchè il rischio è di mal interpretare i messaggi....Non è vero che le extrasistoli sono benigne solo se scompaiono con lo sforzo e che sono "maligne" se gli sforzi fisici le facilitano...Nel suo caso semplicemente sono facilitate dall'attivazione adrenergica,ma i criteri per stabilirne la gravità sono ben altri....Si affidi quindi a qunato le consiglia il cardiologo di fiducia e cerchi di non alimentarle con l'ansia.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottore, la sua risposta mi ha un po' tranquillizzata.
Ci tengo a precisare una cosa, in entrambi gli holter che ho effettuato, i BESV registrati li ho quasi sempre accusati sotto sforzo (per sforzo intendo camminate a passo moderato, battiti tra i 120 e i 130 al minuto).
Dunque la "malignità" delle extrasistoli non si basa solo sulla sede di origine, nè dalla correlazione a sforzi, ma da precisi segni sul tracciato ECG? Se le mie fossero maligne, il cardiologo che mi ha rilasciato gli holter, e il cardiologo che mi ha effettuato il test da sforzo, se ne sarebbero accorti vero?
Un' ultima domanda, vorrei sapere cosa si intende per attivazione adrenergica e se c'è un modo per "smorzarla".

La ringrazio per l'attenzione

Cordialmente
[#3]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Cara Signora
non posso rispondere per terze persone...se il suo problema aritmico sia stato inquadrato correttamente o meno è sola responsabilità di chi l'ha valutata. Io posso solo confermarle che ritenere "pericolosa" o meno una extrasistolia ventricolare solo basandosi sull'insorgenza durante sforzo o meno è estremamente riduttivo e spesso forviante...Non è da segni ECG che lo si può stabilire (anche se le caratteristiche intrinseche di una extrasistolia ventricolare come intervallo di accoppiamento, polimorfismo e sede di origine danno già delle informazioni al riguardo), ma da una serie di valutazioni tra le quali quella ecocardiografica è una delle più importanti....
Per attivazione adrenergica si intende la risposta all'ormone adrenalina che aumenta nella circolazione in conseguenza di stress fisici o psichici e può essere antagonizzata dall'uso di betabloccanti.
Saluti
[#4]
Utente
Utente
Ho sottoposto gli esiti dell'ecg da sforzo a due diversi cardiologi i quali mi hanno detto di non preoccuparmi, anche se faccio fatica a stare serena, per di più l'ansia gioca spesso brutti scherzi.

La ringrazio per la risposta, perchè mi è stato davvero molto utile!

Saluti
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