Cardiologo
Buonasera. Ho 32 anni e circa 6 anni fa mi è stato riscontrato un lieve prolasso della valvola mitrale, in quanto avevo sempre senso di soffocamento, dolori intercostali, affanno e mal di testa. L'anno scorso ho effettuato eco-color doppler transcranico ed è risultata la presenza di shunt dx-sn di grado lieve dopo manovra di attivazione con Valsalva. Il cardiologo che mi segue in questi anni mi ha detto che devo convivere con questo problema e che non ci si opera.
Nel mese di novembre sono andata presso un'altro cardiologo per chiedere un'altra consulenza ed anche lui mi ha detto di non fare nulla.
Mi ha prescritto la cardioaspirina da assumere una volta al giorno per un mese perché secondo lui i continui mal di testa sono dovuti allo shunt, i mal di testa sono scomparsi. Prima i mal di testa si presentavano 2-3 volte alla settimana.
Mi sono accorta che in questo mese di assunzione della cardioaspirina sono aumentata di peso ed ho lievi dolori ai muscoli.
Lei cosa pensa della mia situazione?
L'aumento di peso e i dolori ai muscoli sono dovuti alla compressa?
Grazie in anticipo per la risposta.
Nel mese di novembre sono andata presso un'altro cardiologo per chiedere un'altra consulenza ed anche lui mi ha detto di non fare nulla.
Mi ha prescritto la cardioaspirina da assumere una volta al giorno per un mese perché secondo lui i continui mal di testa sono dovuti allo shunt, i mal di testa sono scomparsi. Prima i mal di testa si presentavano 2-3 volte alla settimana.
Mi sono accorta che in questo mese di assunzione della cardioaspirina sono aumentata di peso ed ho lievi dolori ai muscoli.
Lei cosa pensa della mia situazione?
L'aumento di peso e i dolori ai muscoli sono dovuti alla compressa?
Grazie in anticipo per la risposta.
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No, l'asprina non provoca aumento di peso ne' tantomeno dolori muscolari.
Piuttosto la situazione rilevata dal Doppler transcranico va chiarita, nel senso che va esclusa una pervieta' del forame ovale.
Questo e' possibile tramite un ecocolordoppler cardiaco transesofageo che servira' da un lato a valutare la presenza o meno di uno shunt a livello del setto interatriale e dall'altra a valutarne l'entita' e quindi porre o meno indicazione alla chiusura del forame.
Arrivederci
cecchini
Piuttosto la situazione rilevata dal Doppler transcranico va chiarita, nel senso che va esclusa una pervieta' del forame ovale.
Questo e' possibile tramite un ecocolordoppler cardiaco transesofageo che servira' da un lato a valutare la presenza o meno di uno shunt a livello del setto interatriale e dall'altra a valutarne l'entita' e quindi porre o meno indicazione alla chiusura del forame.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 29/12/2013.
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