Ischemia acuta con conseguente arresto cardiaco
Salve,
Vi scrivo a nome di mio padre.
E' stato ricoverato per un ischemia acuta con conseguente arresto cardiaco fortunatamente avvenuto sotto il controllo dei medici, causata da un occlusione di un vaso, abbastanza grande.
Ora sta bene, i medici hanno detto che ci saranno da fare altri esami quali analisi del sangue e valutare ventuali danni subiti da questa occlusione.
Stiamo parlando di un soggetto in sovrappeso, abbastanza in sovrappeso.
Il tutto è iniziato da un dolore alla mano, considerato come un qualcosa avente a che fare col tunnel carpale, poi si è esteso al braccio, e poi le fitte al petto.
Avevo notato sin da subito la mano sinistra molto gonfia, e mio padre aveva smesso di portare la fede poichè troppo stretta al dito.
Dopo l'intervento (angioplastica e coronografia) la mano si è sgonfiata notevolmente, e mio padre ora sta meglio.
Secondo voi, partendo da una situazione di forte sovrappeso, oltre che seguire un regime alimentare idoneo per la gestione del colesterolo ecc...
C'è qualche altra cosa che si può fare?
Il soggetto è un ex fumatore da quasi 6 anni, di 50 anni.
Vi scrivo a nome di mio padre.
E' stato ricoverato per un ischemia acuta con conseguente arresto cardiaco fortunatamente avvenuto sotto il controllo dei medici, causata da un occlusione di un vaso, abbastanza grande.
Ora sta bene, i medici hanno detto che ci saranno da fare altri esami quali analisi del sangue e valutare ventuali danni subiti da questa occlusione.
Stiamo parlando di un soggetto in sovrappeso, abbastanza in sovrappeso.
Il tutto è iniziato da un dolore alla mano, considerato come un qualcosa avente a che fare col tunnel carpale, poi si è esteso al braccio, e poi le fitte al petto.
Avevo notato sin da subito la mano sinistra molto gonfia, e mio padre aveva smesso di portare la fede poichè troppo stretta al dito.
Dopo l'intervento (angioplastica e coronografia) la mano si è sgonfiata notevolmente, e mio padre ora sta meglio.
Secondo voi, partendo da una situazione di forte sovrappeso, oltre che seguire un regime alimentare idoneo per la gestione del colesterolo ecc...
C'è qualche altra cosa che si può fare?
Il soggetto è un ex fumatore da quasi 6 anni, di 50 anni.
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Sicuramente i cardiologi che stanno curando suo padre gli orescriveranno una sieta rigorosa, un piano di riabilitazione e varie terapie anti aggreganti piastrinici, ed ipocoloesterolemizzanti, ed altri farmaci.
suo padre è stato molto fortunato.
Arrivederci
suo padre è stato molto fortunato.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 27/12/2013.
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