Palpitazioni, tachicardia e fiato corto (tirosint?)
Buongiorno,
inizio presentando il mio profilo che è quello di un uomo quasi 31enne, alto 185 per un peso di circa 70km, non fumatore e bevitore saltuario di sola birra, che mangia tutto sommato in maniera abbastanza corretta, che pratica nuoto due volte a settimana, va a lavoro quasi tutti i giorni in bicicletta (15km a/r) e si dedica nel tempo libero a lunghe camminate in montagna. Contando che non ho mai avuto problemi cardiaci evidenziati anche dagli ECG a cui sono stato sottoposto in passato per altri motivi, credo di avere un cuore in buone condizioni.
Detto questo, però, da circa una settimana accuso una serie di disturbi che credo siano di pertinenza cardiologica. Tutto è iniziato con una sensazione di fiato corto avvertita anche durante normali attività come salire pochi gradini o affrontare le solite brevi salite in bicicletta (ponti cittadini). Successivamente ho cominciato ad avvertire una sorta di peso oppressivo sopra il petto in corrispondenza del cuore, e sono iniziate le palpitazioni così forti da rimbombare nel silenzio quando vado a letto e la tachicardia che sopraggiunge subito dopo qualsiasi sforzo, anche solo alzarsi da una sedia e mettersi in piedi. E' una condizione che dura poco, diciamo che per una decina di secondi sento il battito accelerare e poi lentalmente tornare normale, il tutto senza toccare il cuore perché lo sento proprio battere fortissimo.
Sono stato visitato dal medico di base che mi ha misurato la pressione e ascoltato con lo stetoscopio, e ha collegato questa condizione al recente aumento di Tirosint da 225mg a settimana a 275mg a settimana (sono in cura per tiroidite autoimmune). A me sembra che l'aumento non sia tale da giustificare questo sballamento e inoltre da cinque giorni ho ridotto (se non quasi sospeso) la cura senza notare un miglioramento.
Potrebbe essere veramente un sovradosaggio di Tirosint che mi ha spinto in ipertiroidismo oppure c'è qualche altra condizione medica che dovrei indagare?
Ringrazio cortesemente per la disponibilità
inizio presentando il mio profilo che è quello di un uomo quasi 31enne, alto 185 per un peso di circa 70km, non fumatore e bevitore saltuario di sola birra, che mangia tutto sommato in maniera abbastanza corretta, che pratica nuoto due volte a settimana, va a lavoro quasi tutti i giorni in bicicletta (15km a/r) e si dedica nel tempo libero a lunghe camminate in montagna. Contando che non ho mai avuto problemi cardiaci evidenziati anche dagli ECG a cui sono stato sottoposto in passato per altri motivi, credo di avere un cuore in buone condizioni.
Detto questo, però, da circa una settimana accuso una serie di disturbi che credo siano di pertinenza cardiologica. Tutto è iniziato con una sensazione di fiato corto avvertita anche durante normali attività come salire pochi gradini o affrontare le solite brevi salite in bicicletta (ponti cittadini). Successivamente ho cominciato ad avvertire una sorta di peso oppressivo sopra il petto in corrispondenza del cuore, e sono iniziate le palpitazioni così forti da rimbombare nel silenzio quando vado a letto e la tachicardia che sopraggiunge subito dopo qualsiasi sforzo, anche solo alzarsi da una sedia e mettersi in piedi. E' una condizione che dura poco, diciamo che per una decina di secondi sento il battito accelerare e poi lentalmente tornare normale, il tutto senza toccare il cuore perché lo sento proprio battere fortissimo.
Sono stato visitato dal medico di base che mi ha misurato la pressione e ascoltato con lo stetoscopio, e ha collegato questa condizione al recente aumento di Tirosint da 225mg a settimana a 275mg a settimana (sono in cura per tiroidite autoimmune). A me sembra che l'aumento non sia tale da giustificare questo sballamento e inoltre da cinque giorni ho ridotto (se non quasi sospeso) la cura senza notare un miglioramento.
Potrebbe essere veramente un sovradosaggio di Tirosint che mi ha spinto in ipertiroidismo oppure c'è qualche altra condizione medica che dovrei indagare?
Ringrazio cortesemente per la disponibilità
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Non è possibile formulare diagnosi senza che lei si sottoponga ad una nuova valutazione cardiologica...potrebbe essere utile fare un Ecocardiogramma, ma le probabilità che i suoi disturbi dipendano dal cuore sono basse..
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.7k visite dal 25/11/2013.
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