Ipertensione cronica in gravidanza
Gentili dottori,
Sono una donna di 36 anni alla settimana 28 di gravidanza e dalla 22 mi è stata diagnosticata un'ipertensione cronica di grado lieve attraverso rilevazioni da holter pressorio, con picchi che raggiungevano i 110-178 ma con una media tra notte e giorno di 85-130. Il mio ginecologo mi ha prescritto inizialmente 1 compressa di adalat crono da 20 cui ne è stata aggiunta una seconda sempre da 20. Questa terapia nell'arco di una settimana ha lasciato invariati i valori pressori, quindi, dopo visita cardiologia, mi è stata prescritta dallo specialista 1/4 di compressa da 100mg di atenolono (tenormin) che il ginecologo ha aumentato ad 1/2. I valori sono ora rientrati nella media. I miei dubbi riguardano la scelta di quest'ultimo farmaco. leggo su ogni sito farmaceutico o di medicina che rientra nella categoria D dei medicinali sicuramente dannosi per il feto. Questo beta-bloccante sulla base degli studi condotti, causa bradicardia e ridotto peso alla nascita del bambino. La mia domanda è: perché non mi è stato prescritto un farmaco meno pericoloso? Vivo nell'ansia di non potermi fidare dello specialista che mi segue e nel terrore di arrecare danni al bambino. Cosa ne pensate?
Sono una donna di 36 anni alla settimana 28 di gravidanza e dalla 22 mi è stata diagnosticata un'ipertensione cronica di grado lieve attraverso rilevazioni da holter pressorio, con picchi che raggiungevano i 110-178 ma con una media tra notte e giorno di 85-130. Il mio ginecologo mi ha prescritto inizialmente 1 compressa di adalat crono da 20 cui ne è stata aggiunta una seconda sempre da 20. Questa terapia nell'arco di una settimana ha lasciato invariati i valori pressori, quindi, dopo visita cardiologia, mi è stata prescritta dallo specialista 1/4 di compressa da 100mg di atenolono (tenormin) che il ginecologo ha aumentato ad 1/2. I valori sono ora rientrati nella media. I miei dubbi riguardano la scelta di quest'ultimo farmaco. leggo su ogni sito farmaceutico o di medicina che rientra nella categoria D dei medicinali sicuramente dannosi per il feto. Questo beta-bloccante sulla base degli studi condotti, causa bradicardia e ridotto peso alla nascita del bambino. La mia domanda è: perché non mi è stato prescritto un farmaco meno pericoloso? Vivo nell'ansia di non potermi fidare dello specialista che mi segue e nel terrore di arrecare danni al bambino. Cosa ne pensate?
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Concordo con lei ch il beta bloccante non si il farmaco di elezione in una gravida.
Ne riparli con il cardiologo
Arrivederci
Ne riparli con il cardiologo
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 22/11/2013.
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