Potrebbe trattarsi di fibrillazione atriale
Ill.mi medici, pratico ciclismo da circa 40 anni, ed ora solo a livello amatoriale. Nel corso delle mie uscite faccio sempre uso del cardiofrequenzimetro. Qualche settimana fa mentre pedalavo con estrema tranquillità ho notato che lo strumento segnalava una F.C. di 220 btm, per poi scendere bruscamente a 130 (frequenza normale) e poi risalire fino a 180/190. Non ho dato peso pensando si trattasse di un'anomalia di registrazione da parte del cardiofreq. Alle successive uscite l'episodio si è ripetuto e sempre in fasi di allenamento blande, mai in salita. Ho cambiato ben 2 cardiofrequenzimetri ed il risultato è stato lo stesso. Mi sono quindi rivolto al mio medico sportivo/cardiologo, che i ha sottoposto a Ecg da sforzo (che faccio ogno anno) e holter 24 h. Entrambi gli esami non hanno riscontrato nulla di anomalo, se non 3 extrasistole non connesse all'attività sportiva. Preciso che quando il cardiofreq. indica quei valori, non ho alcuna sensazione negativa e continuo l'allenamento senza accusare alcun disturbo. Potrebbe trattarsi di fibrillazione atriale? Ora nelle mie uscite non uso più il cardiofreq. per non cadere in inutili ansie. Quale consiglio potete fornirmi. Vi ringrazio per l'attenzione.
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E' impossibile porre diagnosi di fibrillazione atriale basandosi sulla lettura di un cardiofrequenzimetro, per di più nel corso di attività sportiva non intensa e non accompagnata da sintomi.
Se il test da sforzo cui si è sottoposto è stato condotto fino a frequenza diagnostica (almeno l'85% della frequenza cardiaca massimale teorica), direi che l'ipotesi di fibrillazione atriale parossistica sia da escludere, ed attribuire il tutto ad un malfunzionamento degli strumenti.
Cordiali saluti
Se il test da sforzo cui si è sottoposto è stato condotto fino a frequenza diagnostica (almeno l'85% della frequenza cardiaca massimale teorica), direi che l'ipotesi di fibrillazione atriale parossistica sia da escludere, ed attribuire il tutto ad un malfunzionamento degli strumenti.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 20/11/2013.
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