Battito cardiaco accelerato
Buongiorno,
Ho 40 anni, peso 78 kg e sono alto 175cm
Pratico da sempre attivita sportiva regolare, ma senza eccessi
Ho smesso di fumare 7 anni fa e bevo 3/4 caffè al giorno
La mia pressione è 105/80
Da circa 5/6 mesi durante l,attività sportiva (bici o corsa) mi capita, a volte, di sentire palpitazioni molto forti e un battito accelerato che passa da 130 a 180/190 in pochi secondi per poi mantenersi su queste soglie per diversi minuti
Una volta che mi sono fermato (siamo nelle prime fasi dell'allenamento, sono partito da pochi minuti) le pulsazioni tornano a 130 in pochi secondi
Ho eseguito 2 visite cardiologiche da altrettanti specialisti negli ultimi 2 anni e non hanno riscontrato niente di anomalo (è pur vero che durante le prove sotto sforzo non ho presentato questo problema)
Mi consigliate esami più approfonditi?..
Vi ringrazio e vi saluto
Roberto
Ho 40 anni, peso 78 kg e sono alto 175cm
Pratico da sempre attivita sportiva regolare, ma senza eccessi
Ho smesso di fumare 7 anni fa e bevo 3/4 caffè al giorno
La mia pressione è 105/80
Da circa 5/6 mesi durante l,attività sportiva (bici o corsa) mi capita, a volte, di sentire palpitazioni molto forti e un battito accelerato che passa da 130 a 180/190 in pochi secondi per poi mantenersi su queste soglie per diversi minuti
Una volta che mi sono fermato (siamo nelle prime fasi dell'allenamento, sono partito da pochi minuti) le pulsazioni tornano a 130 in pochi secondi
Ho eseguito 2 visite cardiologiche da altrettanti specialisti negli ultimi 2 anni e non hanno riscontrato niente di anomalo (è pur vero che durante le prove sotto sforzo non ho presentato questo problema)
Mi consigliate esami più approfonditi?..
Vi ringrazio e vi saluto
Roberto
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Vista la sintomatologia da Lei riferita, non può essere escluso l'innesco di una tachicardia parossistica. Pertanto, con i limiti di un consulto a distanza, ritengo necessaria la ripetizione di un test da sforzo massimale al tappeto rotante, facendo presente al cardiologo esaminatore ciò che Le accade durante gli allenamenti. In tal modo il collega potrà a suo giudizio scegliere per il test un protocollo diverso dal tradizionale (protocollo di Bruce) per tentare di riprodurre l'anomalo aumento della frequenza. In caso di ulteriore negatività dell'esame, un consulto con un aritmologo potrà stabilire l'eventuale necessità di uno studio elettrofisiologico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 13/10/2013.
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