Tachicardia, cosa fare?
Buongiorno gentili dottori, sono il padre di un ragazzo di 24 anni.
Una notte all'improvviso si sveglia dicendo di avere la respirazione bloccata, la sensazione di cuore fermo, stordimento, mani e braccia intorpiditi come anche i muscoli facciali. Portato al pronto soccorso gli fanno ECG ed esami del sangue da cui risulta tutto nella norma, solo uno stato di iperventilazione. Sul referto risulta tachicardia sinusale e turbe di conduzione IV dx. Il medico di famiglia prescrive un Holter ed esami del sangue per la tiroide. Gli stessi sintomi si ripetono ad intervalli di uno o due giorni. Dall’Holter non risulta nulla di anomalo. Eseguiamo anche una visita cardiologica. Dall’ECG e dall’ecodopler risulta tutto normale, solo tachicardia sinusale. Forse sono extrasistoli che comunque non si sono verificati durante la visita.
Eseguiamo test allergologici consigliatici da un otorino e risulta una marcata allergia ai pollini delle graminacee, all'olivo ed in misura minore al cipresso a cui si aggiunge anche quella agli acari della polvere. Anche il dosaggio ha valori molto elevati.
Eseguiamo visita pneumologica con spirometria. Il pneumologo riscontra una incoordinazione tra il movimento toracico e movimento addominale. Dice che occorrerà accrescere la muscolatura a livello toracico. Inoltre ritiene che gli episodi di crisi siano dovuti all’allergia ma non esclude un reflusso grastroesofageo. Prescrive un antistaminico, un farmaco per il reflusso gastroesofageo ed all’occorrenza uno spray in caso di crisi respiratorie intense. Più avanti verrà effettuato un test sui bronchi per valutare la reattività e definire se è allergia o asma. Alla visita i polmoni risultano sani e non si sentono rumori. Sul referto c’è scritto: “moderato deficit restrittivo ed obiettività toracica caratterizzata da incoordinazione toraco addominale e appena scarsa espansibilità polmonare bilaterale. Sat O2 98%. Prove spirometriche caratterizzate da moderato deficit respiratorio di tipo restrittivo. CD: Crisi dispnoiche in paziente atopico (verosimile asma bronchiale allergico), complicato da RE e sindrome del corpo longilineo astenico.
Da venti giorni prende l’antistaminico.
Da un paio di settimane avverte dolori al centro petto simili a forti fitte che durano uno o due minuti, un senso di oppressione sempre al torace e fiato corto. Il medico dice che i dolori forse sono causati dal reflusso grastoesofageo e di aspettare l’esito del test pneumologico che faremo fra qualche settimana.
Infine, da un paio di giorni si è aggiunta improvvisamente una tachicardia che peggiora nella posizione eretta. Il nostro medico prescrive un altro Holter ed un’altra visita cardiologica. Una probabile causa potrebbe essere imputata all’antistaminico.
Chiedo a voi gentili medici se questa tachicardia, subentrata da poco, è attribuibile all’antistaminico o dobbiamo pensare ad un problema cardiaco ancora non diagnosticato?
Aspetto con fiducia una vostra risposta.
Cordiali saluti
Una notte all'improvviso si sveglia dicendo di avere la respirazione bloccata, la sensazione di cuore fermo, stordimento, mani e braccia intorpiditi come anche i muscoli facciali. Portato al pronto soccorso gli fanno ECG ed esami del sangue da cui risulta tutto nella norma, solo uno stato di iperventilazione. Sul referto risulta tachicardia sinusale e turbe di conduzione IV dx. Il medico di famiglia prescrive un Holter ed esami del sangue per la tiroide. Gli stessi sintomi si ripetono ad intervalli di uno o due giorni. Dall’Holter non risulta nulla di anomalo. Eseguiamo anche una visita cardiologica. Dall’ECG e dall’ecodopler risulta tutto normale, solo tachicardia sinusale. Forse sono extrasistoli che comunque non si sono verificati durante la visita.
Eseguiamo test allergologici consigliatici da un otorino e risulta una marcata allergia ai pollini delle graminacee, all'olivo ed in misura minore al cipresso a cui si aggiunge anche quella agli acari della polvere. Anche il dosaggio ha valori molto elevati.
Eseguiamo visita pneumologica con spirometria. Il pneumologo riscontra una incoordinazione tra il movimento toracico e movimento addominale. Dice che occorrerà accrescere la muscolatura a livello toracico. Inoltre ritiene che gli episodi di crisi siano dovuti all’allergia ma non esclude un reflusso grastroesofageo. Prescrive un antistaminico, un farmaco per il reflusso gastroesofageo ed all’occorrenza uno spray in caso di crisi respiratorie intense. Più avanti verrà effettuato un test sui bronchi per valutare la reattività e definire se è allergia o asma. Alla visita i polmoni risultano sani e non si sentono rumori. Sul referto c’è scritto: “moderato deficit restrittivo ed obiettività toracica caratterizzata da incoordinazione toraco addominale e appena scarsa espansibilità polmonare bilaterale. Sat O2 98%. Prove spirometriche caratterizzate da moderato deficit respiratorio di tipo restrittivo. CD: Crisi dispnoiche in paziente atopico (verosimile asma bronchiale allergico), complicato da RE e sindrome del corpo longilineo astenico.
Da venti giorni prende l’antistaminico.
Da un paio di settimane avverte dolori al centro petto simili a forti fitte che durano uno o due minuti, un senso di oppressione sempre al torace e fiato corto. Il medico dice che i dolori forse sono causati dal reflusso grastoesofageo e di aspettare l’esito del test pneumologico che faremo fra qualche settimana.
Infine, da un paio di giorni si è aggiunta improvvisamente una tachicardia che peggiora nella posizione eretta. Il nostro medico prescrive un altro Holter ed un’altra visita cardiologica. Una probabile causa potrebbe essere imputata all’antistaminico.
Chiedo a voi gentili medici se questa tachicardia, subentrata da poco, è attribuibile all’antistaminico o dobbiamo pensare ad un problema cardiaco ancora non diagnosticato?
Aspetto con fiducia una vostra risposta.
Cordiali saluti
[#1]
Non e' chiara la frequenza che lei riscontra parlando di tachicardia.
Piu' che all'antistamninico questa tachicardia potrebbe essere legata all'impiego di spray bronodilatatori, essendo beta 2 agonisti.
Se l'holter non diumostra niente si tranquillizzi
Arrivederci
Piu' che all'antistamninico questa tachicardia potrebbe essere legata all'impiego di spray bronodilatatori, essendo beta 2 agonisti.
Se l'holter non diumostra niente si tranquillizzi
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie innanzitutto per la risposta.
La frequenza è intorno ai 150/200 bpm.
Ad oggi non ha fatto ancora uso di spray ma ha preso antistaminici a compresse per 20 giorni.
Mi scuso per la lunghezza del mio messaggio precedente ma ho voluto fornire un quadro, anche se sintetico, quanto più preciso possibile.
Stiamo saltando da uno specialista all'altro ma senza venirne a capo.
Purtroppo quello che manca è una figura di riferimento che ci indichi il percorso giusto. Ad oggi si prospettanoancora diverse ipotesi:
- cardiaca: il medico curante dice che bisogna ripetere l'Hlter e visita cardiologica
- polmonare: il pneumologo ancora non sa dire se è asma o allergia sulla base della sola spirometria se e prima non fa una indagine più approfondita. Prescrive antistaminici e se necessario lo spray
- gastroenterologica: il pneumologo dice che può essere reflusso e prescrive un antiacido
- allergologico:questa non è un'ipotesi ma al momento è l'unica certezza.
- psicologica: il medico curante pensa che può essere una sindrome ansiosa che probabilmente si aggiunge a qualcos'altro.
Cosa ne pensa?
La frequenza è intorno ai 150/200 bpm.
Ad oggi non ha fatto ancora uso di spray ma ha preso antistaminici a compresse per 20 giorni.
Mi scuso per la lunghezza del mio messaggio precedente ma ho voluto fornire un quadro, anche se sintetico, quanto più preciso possibile.
Stiamo saltando da uno specialista all'altro ma senza venirne a capo.
Purtroppo quello che manca è una figura di riferimento che ci indichi il percorso giusto. Ad oggi si prospettanoancora diverse ipotesi:
- cardiaca: il medico curante dice che bisogna ripetere l'Hlter e visita cardiologica
- polmonare: il pneumologo ancora non sa dire se è asma o allergia sulla base della sola spirometria se e prima non fa una indagine più approfondita. Prescrive antistaminici e se necessario lo spray
- gastroenterologica: il pneumologo dice che può essere reflusso e prescrive un antiacido
- allergologico:questa non è un'ipotesi ma al momento è l'unica certezza.
- psicologica: il medico curante pensa che può essere una sindrome ansiosa che probabilmente si aggiunge a qualcos'altro.
Cosa ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.3k visite dal 10/10/2013.
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