Uno stato d'ansia che portava la frequenza cardiaca
Egregi dottori, grazie anticipatamente per la risposta. Ho 34 anni e dal 2008 assumo mezza compressa di lobivon al mattino causa ipertensione arteriosa(148/95).Ho effettuato tutti gli accertamenti possibili ed un day hospital cardiologico che ha escluso motivi organici alla base dell'ipertensione. All'ipertensione e' associato uno stato d'ansia che portava la frequenza cardiaca a valori costanti intorno a 120 bpm. Attualmente i mie valori pressioni si aggirano intorno ai valori di 120/75 ed i battiti sui 70/75 non a riposo e 63/65 disteso a letto.Pratico inoltre nuoto e peso 80 kg(altezza 175 cm) ed eseguo un ecg ed ecocardio ogni anno su consiglio del cardiologo. Mai avuto effetti collaterali come disfunzioni varie per l'assunzione del medicinale.Lo specialista sostiene che è' meglio continuare con piccole dosi di betabloccanti e mantenere valori di questo tipo piuttosto che valori pressori e di battiti non convenzionali. È una procedura giusta? Grazie per la risposta e per la Vs professionalità .
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Mi sento di condividere la scelta del collega....
Al momento, vista anche la buona tolleranza al farmaco, oltre ai buoni risultati, è' sicuramente una "procedura" giusta.
Cordialità
Al momento, vista anche la buona tolleranza al farmaco, oltre ai buoni risultati, è' sicuramente una "procedura" giusta.
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 10/09/2013.
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