Un soggetto senza o quasi fattori

Salve sono un ragazzo poco sopra i vent' anni. in seguito a un attacco di panico i cui sintomi al tempo (mesi fa) scambiai per un problema cardiaco, ho svolto ecocardio doppler che non evidenziò nulla di rilevante (lieve prolasso mitralico no rigurgito significativo) e prova sotto sforzo interrotta per stanchezza ma che nn ha rilevato nulla durante lo svolgimento...oltre a svariate visite "di base". medici e esami paiono quindi confermarmi la mia salute e di dover stare tranquillo, tuttavia da allora è diventato un pensiero fisso purtroppo. quindi vorrei chiedervi: è possibile, in un soggetto senza o quasi fattori di rischio (no sovrappeso, no vizi cardiaci rilevanti agli esami, consumo moderato alcolici e sigarette - occasionali cannabinoidi, no ereditarietà ne casi in famiglia, pressione non alta) avere un "episodio" cardiaco?! e se si, con quale reale probabilità puo accadere?!
nonostante qualcuno immagino troverà ridicola la mia paura, desidererei davvero una risposta competente e "definitiva" dopo molte pacche sulle spalle e "ma si non ci pensare" che ho ricevuto, perchè l' unico modo x me di smettere di pensarci è appunto avere questa risposta quale che essa sia e cercare di riconquistare la serenità di vivere...grazie mille
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Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15 12
Mi perdoni una domanda, visto che fortunatamente è coperto ora dall'anonimato e qui possiamo dare "pacche sulle spalle" solo "virtualmente"...lo ha detto a chi l'ha seguita che fa uso di Cannabinoidi?
Leggevo la sua richiesta, e quando ho letto questa parola ho avuto un gesto di stizza perchè tutti gli altri eventuali "vizietti" che si concede sono quelli di un "normale" essere umano. Già stavo per scriverle di moderare alcool e fumo perchè già questi sono in grado, in soggetti predisposti, di causare un attacco di panico. Cannabinoidi non ne parliamo, ne basta UNA dose...già in passato ho affrontato, proprio qui su Medicitalia, un caso analogo al suo...e ora si ripresenta.
Mi dica, con che "occasionalità" assume Cannabinoidi? E' importantissimo questo...e non credo di doverle ricordare io che l'attacco di panico da sostanze stupefacenti è un'INEZIA in confronto a quanto potrebbero produrre in futuro queste sostanze.

Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com

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Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Salve! innanzitutto grazie di aver risposto...
si, a chi mi segue medicamente ho detto (perchè è il mio medico da sempre quindi c'è confidenza) di assumere cannabinoidi...e mi ha anche lui avvisato sugli effetti ansiogeni che possono avere.
e in effetti è anche vero, in quanto riconosco che i cannabinoidi, se assunti per poi trovarsi in un contesto magari di disagio, possono amplificare la "paranoia". l'alcool invece mi fa devo dire un effetto "benefico", perchè riusce a neutralizzarmi i pensieri negativi che sono poi quelli che mi generano l' ansia...
comuqnue per rispondere alla sua domanda ne faccio uso, solo comunque in contesti di compagnia, diciamo dalle 3 alle 5 volte alla settimana. ma ora mi dica...qual ì la "ffatidica" risposta lla domanda che pongo nel mio consulto (episodi cardiaci) ? grazie
[#3]
Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15 12
Rispondo in primis alla sua domanda, come da lei richiesto, che riporto:

"è possibile, in un soggetto senza o quasi fattori di rischio (no sovrappeso, no vizi cardiaci rilevanti agli esami, consumo moderato alcolici e sigarette - occasionali cannabinoidi, no ereditarietà ne casi in famiglia, pressione non alta) avere un "episodio" cardiaco?! e se si, con quale reale probabilità puo accadere?!"

risposta: purtroppo è POSSIBILISSIMO, per non dire che lei è sicuramente in una situazione a rischio medio-elevato.
La prima cosa che deve fare è eseguire il prima possibile un ECG basale eventualmente seguito da un ECG delle 24 ore. Questo per scongiurare che in questi mesi si sia già instaurata una condizione che porta all'innesco di frequenti tachicardie, o comunque tracciati ECGrafici a rischio di evoluzione in Tachicardia e/o Fibrillazione Ventricolare (cerchi da qualche parte, nel web, la "Sindrome del QT lungo", non credo le piacerà...).
In caso di risposta, speriamo di no, positiva, ma anche negativa, dovrà rivolgersi ad un SERT per seguire il protocollo di disintossicazione dalla sostanza stupefacente.
In ultimo, non la prenda come una sorta di insulto, provi a parlare del contesto di "disagio" con uno specialista Psichiatra perchè mi creda, è molto meglio sentirsi meglio con "droghe farmacologiche" che con le altre sostanze.
Mi faccia sapere come procede. Saluti.
[#4]
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Beh un consulto sicuramente franco il suo...devo dire che un po' mi spiazza perchè allora non so che pensare di tutti quei suoi colleghi (il mio medico, i cardiologi che mi hanno visitato, e altri qua sul sito) che mi hanno sempre detto di non preoccuparmi assolutamente per un "normalissimo" prolasso he hanno in moltissimi, che per un ragazzo giovane e senza fattori di rischi magro in salute ecc è un rischio quasi ridicolo anche solo da considerare...che pensare? sono stati incompetenti o superficiali loro (in tanti allora) o cosa?...
i miei dubbi piu ke risolversi aumentano!...
mah
[#5]
Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15 12
alt, non ci siamo capiti. Io le ho risposto sul rischio di avere una malattia coronarica in seguito all'uso ANCHE OCCASIONALE (ad alcuni basta una sola volta) di sostanze stupefacenti considerate "leggere" (ma solo da un punto di vista legale) come quelle che assume lei.

Sul prolasso concordo perfettamente anche io. Ho una paziente con diversi disturbi tra cui il prolasso, che teniamo controllato nel tempo con gli Ecocardiogrammi, ma non è certamente questo che, soprattutto se lieve e non peggiora, mi fa preoccupare. Anzi, per niente.
[#6]
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
ah ho capito...
ok! grazie del consulto
salve
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