Tripletta di extrasistole ventricolare nel punto di massimo sforzo durante cicloergometro

Buongiorno, vorrei, se possibile, avere qualche ragguaglio sull'esito dei test che ho appena effettuato, e sul loro possibile significato.
Ho 35 anni, normopeso, assetto lipidico ottimale, ormoni tiroidei nella norma.
Corro due volte a settimana per 30 minuti, in tranquillità.
Fumo una, massimo due sigarette al giorno, molti giorni non fumo affatto.
Non bevo alcolici se non occasionalmente.
Non familiarità per patologie cardiache o problemi cardiaci.
Da sempre ho aritmia sinusale respiratoria, giudicata fisiologica ancorchè atipica per l'età.
Negli ultimi mesi, complice un periodo parecchio stressante e il mio carattere ansioso, ho iniziato ad avvertire ripetutamente i sintomi delle extrasistoli (i soliti, sensazione di battito forte, sfrarfallio, battito mancante.. quelli normalmente descritti).
A febbraio sono andato a visita cardiologica. Il Cardiologo non ha notato nulla di anomalo, ecg nella norma.
Mi ha solo consigliato, per sicurezza mia, di effettuare un Holter e un test da sforzo.
Da circa un mese le sensazioni di extrasistoli sono aumentate, e così pure la mia ansia.
Ho quindi deciso di effettuare l'Holter e il test da sforzo.
Durante l'holter ho percepito durante tutto il giorno quelle brutte sensazioni.
Ma il referto è risultato migliore della mia attesa:
"ritmo sinusale frequentemente bradicardico. Non aritmie ipocinetiche. Non aritmie ipercinetiche sopraventricolari. Rara extrasistolia ventricolare non minacciosa."
In tutto ho avuto solo 80 extrasistole ventricolari nelle 24 ore durante le quali ho anche effettuato la mia solita corsetta.
Oggi ho effettuato il test da sforzo, che invece ha un po "allarmato" il cardiologo che seguiva il test.
Il referto recita: "Ecg base: normale. Test negativo per sintomi clinici e segni ecg per risposta di tipo ischemico. Rari BEV con una tripletta al massimo carico con R-R240 msec. Normale risposta pressoria".

Il cardiologo ha "sussultato" quando ha visto la tripletta nel punto di massimo sforzo, dicendo che questo evento "cambia il quadro" delle aritmie che invece, stando all'Holter, era del tutto benigno.
Gli ho chiesto se posso stare tranquillo e continuare le mie attività, e mi ha risposto " penso di si.... ma io farei un eco"...
In definitiva, mi ha allarmato non poco, perchè mi ha fatto capire che il test da sforzo con quella tripletta nel momento massimo cambia radicalmente il quadro e rende "minacciose" le aritmie che sulla base dell'Holter non lo erano.
Ora il mio cardiologo è in ferie fino a fine mese, e io non so a chi chiedere chiarimenti, per evitare di passare i quindici giorni di ferie in totale ansia, finendo così con l'aumentare lo stress.
Mi scuso tanto per il disturbo e attendo, se possibile, un chiarimento.
Grazie.




[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Faccia l'Ecocardiogramma consigliato o poi ne riparliamo....
Senza approfondimenti diagnostici non è possibile formulare alcun tipo di risposta attendibile....
Saluti cordiali

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la rapida risposta.
Guardi, sono riuscito a prenotare per questa sera privatamente.
Quindi saprò l'esito in giornata.
[#3]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Mi faccia sapere domani.
Saluti
[#4]
Utente
Utente
Ieri ho eseguito ecocardiogramma.
Trascrivo il referto.
ESAME MONODIMENSIONALE
Radice aortica cm 3.20 Aorta ascendente cm 3.20 Atrio sin. cm 4.10 Separazione cuspidi aortiche cm 1.90 Ventricolo dx decubito lat sin cm 2.2 Setto i-v telediastole cm 4.25 parete posteriore telediastole cm 0.60 Ventricolo sin telediastole cm 4.25
Mitrale normale
Aorta normale
Polmonare normale.
ESAME BIDIMENSIONALE
Normali dimensioni e morfologia delle cavità cardiache.
Spessore e cinetica delle pareti conservati.
Funzione di pompa globalmente considerata nei limiti.
Ventricolo sin. F.E. 67%
Apparati valvolari: aorta normale Mistrale normale Tricuspide normale Polmonare normale.
COLOR DOPPLER
Mitrale insufficienza 1
ECO DOPPLER
Mitrale rapporto onda E/A=1.35
Aorta: velocità massima di eiezione = cm/sec 155.0
Gradiente transvalvolare aortico = mmHg

CONCLUSIONI reperto compatibile con minimo ingrandimento atriale sinistro, lieve insufficienza mitralica. Normale F.E. 67%

In definitiva, il cardiologo che ha condotto l'esame, ha detto che la minima insufficienza mitralica è trascurabile e a suo giudizio non può essere in relazione con le extrasistole riscontrate.

Ha concluso dicendo che "non dovrei morire nei prossimi mesi"....
Mi ha esortato a continuare una moderata attività fisica (corsetta bisettimanale di 30 minuti mantenendo frequenza sotto i 140 battiti, nelle ore più fresche).

Resta quindi "inspiegata" la tripletta di extrasistoli ventricolari comparsa al massimo del test da sforzo, unico episodio di extraristole ripetitive, non emerse durante l'holter (dove ho avuto 80 BEV non ripetitivi nelle 24 ore).
PEraltro mi ha precisato che il test da sforzo era andato benissimo dall'inizio fino al "picco" di sforzo, anche dal punto di vista pressorio... e che è stato "rovinato" da quell'unica tripletta.

Posso secondo lei stare ragionevolmente tranquillo? Quale potrebbe essere la causa di queste BEV?
Ho già riprogrammato un nuovo test da sforzo per il 29 agosto e successivo holter per il 9 settembre.
Dovrei a suo avviso muovermi per consultare un esperto aritmologo?
La ringrazio per la Sua disponibilità.


[#5]
Utente
Utente
Riferisco gli aggiornamenti delle mie "vicissitudini cardiache", perchè penso possano essere utili anche ad altri utenti, che magari visiteranno questo post in cerca di risposte.
Rientrato dalle ferie ho rifatto un test da sforzo (il 29 agosto).
Nel frattempo ho continuato le mie sessioni di corsa leggera, aumentando però i tempi (arrivando sino a 60 minuti/9Km).
Questa volta non sono comparse aritmie ripetitive, ma 6 BEV isolati, polimorfi, sia ad elevato carico che al massimo sforzo (raggiunto il 93% del massimale), nonchè in fase di primo recupero. 2 BESV isolati. Ottima capacità funzionale.

Successivamente ho rifatto l'holter che ha riscontrato 26 BEV monomorfi, isolati, tardivi. In particolare comparsi nell'ora dopo pranzo (8),mentre annullati durante il sonno.

Non ero convinto. I conti non mi tornavano.
Così sono andato a farmi visitare a Padova, presso la Cardiologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria (non faccio i nomi dei medici, ma mi pare di aver capito che rappresentano un centro di eccellenza).
Il professore che mi ha visitato, ha confermato i miei "dubbi" e mi ha subito messo in lista per una Risonanza magnetica cardiaca con mezzo di contrasto.
Temo sospetti una forma, magari ancora silente, di displasia aritmogena del ventricolo destro.
Tra un paio di mesi avrò l'esito della RM.
Inutile dire che la situazione mi sta mandando nel panico più totale, ma almeno sono contento di non essermi accontentato delle ultime rassicurazioni ricevute dopo un Holter che a dire dei medici dell'ospedale era "molto buono"... perchè forse si sono fermati solo al numero delle extrasistole.
Grazie e cercherò di tenere aggiornata la vicenda.
[#6]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Le sue "vicissitudini" sono quelle che spesso caratterizzano i pazienti con problemi aritmici che non vengono valutati in maniera ultraspecialistica.....
Ho letto solo ora i risultati dell'ECO che ha fatto ad agosto (sono stato in ferie e al mio ritorno non ho avuto informazioni sulla sua situazione forse per un disguido tecnico-informatico), comunque.....
A distanza non possiamo essere di particolare aiuto... quel che posso dirle è che per le sue extrasistoli può assumere importanza la sede di origine (se ad esempio sono con aspetto morfologico da blocco di branca sinistra e quindi di origine destra, tantopiù se con asse deviato inferiormente e quindi con sede nel tratto di efflusso del ventricolo destro, sono una potenziale spia di una displasia aritmogena del VD)....
L'ECO può essere completamente negativo nei pazienti con DAVD in fase iniziale (la sostituzione fibroadiposa può non essere visibile all'ECO o non essere di tale entità da dar luogo ad alterazioni strutturali e funzionali cardiache, almeno non ancora, poichè la sindrome è di tipo evolutivo) ; in questi casi l'unica espressione può essere a carico del sistema elettrico e manifestarsi in forma di extrasistolia ventricolare o più spesso di tachicardie ventricolari sostenute o meno.....
Lei a Padova è in ottime mani essendo uno dei centri più importanti per la valutazione in particolare di questo tipo di problema.....
Cordialità
[#7]
Utente
Utente
Molte grazie.
Giusto per completezza, segnalo che le mie extrasistole hanno morfologia sia da blocco i branca destra, che da blocco di branca sinistra.
Esiste in effetti una deviazione assiale sinistra, su cui il prof. che mi ha visitato però non ha speso alcun commento, non so se sia o meno rilevante.
Io tachicardie non ne ho mai avute, anzi, tendo ad essere molto bradicardico.
Ho solo extra isolate non frequenti (peraltro in questi giorni non ne sento più, o molto meno).
L'unica "tripletta" mi è venuta nel primo test da sforzo, e non si sono ripresentate extra ripetitive nel secondo test da sforzo.
In ogni caso, mi pare di aver capito che la diagnosi di una DAVD non è cosa semplice, e, in forme iniziali, può rappresentare una vera e propria sfida diagnostica.
Le azzardo una domanda, ben consapevole che la risposta potrebbe non essere piacevole, o forse potrebbe non essere possibile: in caso di una DAVD esiste la possibilità reale di una speranza di vita (in termini di durata e qualità) ragionevolmente "normale"?
Mi spiego: se fosse... farei bene a mollare il lavoro e godermi gli anni che mi restano, o posso ragionevolmente ipotizzare di poter vedere i miei nipotini nascere?
A questo quesito, non ho trovato risposte, e la refrattarietà a darle mi fa propendere per il peggio.
Intanto grazie infinite per il tempo che mi ha dedicato.
[#8]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Intanto "non si fasci la testa prima di essersela rotta...."
La scarsità numerica delle sue extrasistoli nelle 24 h permette di eseguire una RMN con risultati attendibili (visto tralaltro che verrà eseguita in un centro di eccellenza in grado di limitare i "falsi positivi" e i "falsi negativi").
Anche se dovesse essere posta diagnosi di DAVD occorrerà valutare più approfonditamente il rischio aritmico attuale (al fine di stabilire l'eventuale necessità all'impianto di un "airbag" cardiaco, ossia un defibrillatore automatico), ma la prognosi totale è buona poichè non presenta al momento alcuna alterazione funzionale importante....
La displasia aritmogena può essere evolutiva, ossia peggiorare nel tempo, ma questo non è matematico e tanti pazienti restano "confinati" ad un rischio aritmico che può essere decisamente modificato in senso migliorativo dall'impianto del defibrillatore, quando questo è necessario.....
Mi tenga al corrente sulle novità....
Cordialità
[#9]
Utente
Utente
Un rapido aggiornamento "interlocutorio".
Il 18 dicembre ho eseguito a Padova la Risonanza Magnetica Cardiaca con mezzo di contrasto.
L'esame è durato 60 minuti, e si è svolto regolarmente.
Durante l'esame non ho avuto nessuna extrasistole, sempre ritmo sinusale.
Ora attendo il referto, non mi hanno voluto dire nulla dopo l'esame,anche se il cardiologo lì presente si è lasciato sfuggire un "mah, comunque cose grosse non....." e basta.

A completamento del consulto, anche affinchè il mio iter possa essere utile e riferito in completezza, posterò il referto della risonanza, appena mi sarà inviato.
Per ora buone feste a tutto lo Staff.

[#10]
Utente
Utente
Ho finalmente ricevuto il referto della risonanza magnetica cardiaca eseguita a Padova che trascrivo:

"Indicazione clinica: sospetta ARVC
I dati quantitativi volumetrici sono riportati normalizzati per sesso, età e BSA (JCMR 2006; ).
Artefatti da movimento per frequenza cardiaca di circa 90b/min, a tratti variabile.
Ventricolo sinistro con normali dimensioni, funzione sistolica e spessore parietale. Non evidenti alterazioni della cinetica parietale.
FE 64%
EDV: 79 ml/mq
ESV: 28 ml/mq
MASSA: 80 g/mq
SV: 94 ml

Ventricolo destro con normali dimensioni e funzione sistolica, con localizzata acinesia della parete anterolaterale media verso l'efflusso.
FE: 72%
EDV: 71 ml/mq
ESV: 20 ml/mq
SV: 96 ml.
Conservato il segnale miocardico nelle sequenze T1 e T2; assottigliamento della parete ventricolare dx omosede all'alterazione cinetica.
Dopo m.d.c. in fase tardiva tenue sembra evidenziarsi late enhancement quasi transmurale alla parete inferolaterale basale.

Conclusioni: ventricolo destro con localizzata alterazione cinetica in assenza di dilatazione o disfunzione ventricolare. Ventricolo sinistro di normali dimensioni e funzione, con sospetta focale area di fobrosi a carattere non specifico (presenti anche artefatti).
Eventuale controllo a distanza, previa correlazione con tutti gli altri esami clinico strumentali."

In definitiva, io non ho capito se sono affetto da displasia, se si può escludere, oppure se non lo sanno neanche loro.

Dopo tutti questi esami, la cosa mi mette davvero in difficoltà.

Se il dott. Rillo potesse esprimere la propria opinione, sarei molto grato.
[#11]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Comprendo le sue perplessità e la sua preoccupazione...effettivamente lei ha ragione....Non è una risposta chiara....
Basandosi sui reperti il dubbio che possa realmente trattarsi di una displasia aritmogena rimane ed è forte...
Personalmente non posso a distanza esserle di ulteriore aiuto, ma forse in un caso come il suo valuterei la possibilità di un approfondimento diagnostico con una procedura interventistica che serve per verificare se elettricamente, nella parte del cuore destro sede delle alterazioni anatomiche rilevate, siano presenti alterazioni elettriche (aree di silenzio elettrico) compatibili con le alterazioni della displasia aritmogena....La procedura viene definita "mappaggio elettroanatomico 3d con sistema CARTO" e viene eseguita solo in centri di alta qualificazione da operatori esperti (elettrofisiologici cardiaci).
Cordialmente
[#12]
Utente
Utente
La ringrazio.
La settimana prossima contatterò il prof. di Padova che mi ha prescritto l'esame, per una sua valutazione dell'esito.
Però, scusi, posso chiederLe un paio di cose, approfittando della Sua disponibilità?
Come mai non si parla di infiltrazioni fibro-adipose nel VD (mi pareva fosse quello il segnale)?

Perchè il refertatore conclude dicendo: eventuale controllo a distanza.
Ma a Padova non dovrebbero essere i massimi esperti nella diagnosi di displasia?

Non sono un medico, ma se uno mi dice: "eventuale controllo a distanza" io capisco: non hai niente di grave, per sicurezza fatti rivedere tra qualche anno.

Mi scusi ma dopo mesi di incertezza, mi ero illuso che con questo esame avrei potuto finalmente avere una risposta definitiva, invece mi pare che non sia così.

Peraltro le extrasistole mi sono quasi scomparse nell'ultimo periodo (2,3 al giorno massimo), e stavo iniziando ad illudermi di non avere nulla.

Grazie
[#13]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Guardi, lei non deve porre a me domande alle quali non posso rispondere. Lo faccia con chi le ha fatto l'esame o la stà seguendo
[#14]
Utente
Utente
Mi sembra corretto aggiornarLa, a questo punto forse non tanto per un parere (che a distanza comprendo non sia formulabile in un caso come il mio), quanto per rendere giustizia alla disponibilità da Lei sin qui manifestata.

Il Prof. D.C. (metto solo le iniziali, ma forse sarà identificabile da parte Sua viste le numerose pubblicazioni dello stesso in materia), ha valutato "sibillino" il referto della RMC, e quindi sostanzialmente mal refertato e da rifare.

A suo giudizio, non ha però grosso significato la localizzata acinesia con assottigliamento in assenza di dilatazione del VD, ma va chiarito il "sospetto" di fibrosi nel VS, che dal referto risulta dubbio.

Coordinando comunque il referto con la clinica, considerando i vari ECG sempre normali, le rarissime extrasistoli isolate nei due holter, ha suggerito di ripetere test da sforzo e holter verso aprile, di fargli vedere i referti, ed eventualmente di riprogrammare una nuova risonanza in altra struttura vicina dove opera un radiologo di sua fiducia, di comprovata capacità ed esperienza.

Dice che al momento non ci sono elementi per procedere ad indagini invasive (ho precisamente chiesto del mappaggio CARTO, ma ha detto al momento di no).

Questo è quanto.

Al momento sono quindi "in attesa di giudizio definitivo", un po' sospeso.

Grazie per l'attenzione.
Cordialmente.
[#15]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
In bocca al lupo....
[#16]
Utente
Utente
Aggiorno il post, più che altro affinchè la mia vicenda abbia una descrizione completa, che può essere utile ad altri utenti, e, perchè no, ai medici iscritti, rendendomi perfettamente conto che al punto in cui sono giunto è evidente che non è possibile dare pareri medici "on-line" senza un esame diretto.

Ho ripetuto il test da sforzo (il terzo in otto mesi) e questa volta è comparsa una sola extrasistole ventricolare isolata e a morfologica BBdx nella fase di recupero.
Tutto il resto a posto.
Ho rifatto un holter che ha registrato 13 extrasistole ventricolari isolate bi-morfe con prevalente morfologia a BBdx.
Null'altro.
Ora tornerò a farmi valutare a Padova per decidere se e quando ripetere una RM cardiaca.
Considerazione personale: in otto mesi ho eseguito
a) tre E.C.G. tutti normali
b) tre holter dove sono state registrate sempre solo rarissime extra ventricolari isolate
c) tre test da sforzo, in due casi su tre solo con rarissime extra ventricolari isolate e in un caso una tripletta ventricolare nel punto di massimo sforzo
d) un eco.color-doppler normale
f) una risonanza magnetica con referto sibilino, ma non risolutivo e a detta del Professore che mi segue, quasi certamente non indicativa di CAVD.
Quasi certamente dovrò rifare una risonanza magnetica.
La mia conclusione è che se non avessi avuto la tripletta ventricolare, oggi vivrei più sereno.
Ma è naturalmente una considerazione personale, priva di un fondamento scientifico.
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