Ipostenia mano destra, tia o iperpotassemia? ricovero cardiologia
Gent.mi Medici,
purtroppo per me si tratta di un cosidetto "periodaccio" e ultimamente ho visto più ospedali che casa mia.
Vi illustro la situazione che mi porta a chiedervi un parere:
Mia nonna, 83 anni, una donna che fino a pochi anni fa era abbastanza in carne, ma che, a seguito di continua mancanza di appetito, dolori addominali e, soprattutto, a causa del suo "calvario" durato nove anni nell'assistenza di mio nonno, colpito da un ictus che lo ha portato ad un'invalidità che andava peggiorando gradualmente, risulta adesso in condizioni di salute non ottimali.
Soffre di fibrillazione atriale e di bradicardia da parecchio tempo, ma non ha mai preso farmaci per "tamponare" queste situazioni. Inoltre presenta una stenosi dell'aorta che la porta a necessitare l'assunzione di Zestril, e ha dei problemi ad una "valvola" (almeno così mi è stato spiegato dal cardiologo di fiducia e, ieri, da quello del pronto soccorso). A
Soffre di problemi renali, oltre che di problemi gravi a livello articolare. Soffre da una decina d'anni di un tremore delle mani e non riesce a sollevare più di tanto le braccia a causa di due fratture non diagnosticate a tempo debito.
Ieri sera, mentre stavamo mangiando della pizza, vedo che comincia a cadergli dalla mano e che la stessa mano non gli arriva neppure alla bocca. La mano destra era quasi del tutto chiusa e vedo che comincia a toccarla con la sinistra e comincia a tentare, quasi vanamente, di distenderla. Non aveva completamente forza, e dice di non avvertire completamente alcuna sensibilità per l'arto in questione, senza però sentire alcun formicolio o dolore.
Devo dire che, si è resa subito conto, essendoci passata già con mio nonno, della possibilità che si trattasse di un'ischemia, ed è andata in agitazione, ma non ha mai perso la lucidità.
Giunti al pronto soccorso di un Policlinico universitario del sud, viene visitata da un neurologo, le vengono fatte le analisi del sangue e una tac al cervello per verificare se si trattasse di un TIA.
La tac dà esito negativo, ma il problema era già rientrato da qualche minuto. A livello cardiologico, i medici riscontrano i problemi sopra citati e avanzano l'ipotesi che quello scompenso, gradualmente, abbia causato un problema vascolare che abbia portato ad un TIA causa dell'ipostenia (quasi astenia per la verità).
Inoltre, dagli esami ematochimici, risultava molto alto (6.3) il valore del potassio. I medici le hanno somministrato dei farmaci finalizzati, suppongo, ad abbassare il livello di potassio e, ad oggi, questo si è assestato intorno a 5.
Il problema consiste nel fatto che non i medici non hanno saputo darmi una risposta convincente. Non sappiamo se si sia trattato di quest'iperpotassemia che, ho letto, possa causare astenia come sintomo, o se sia un problema vascolare o neurologico.
Sperando di poter ottenere un qualche suggerimento od ipotesi, sempre formulati ovviamente con il limite del "parere a distanza", vi auguro una Buona serata.
Cordiali Saluti
purtroppo per me si tratta di un cosidetto "periodaccio" e ultimamente ho visto più ospedali che casa mia.
Vi illustro la situazione che mi porta a chiedervi un parere:
Mia nonna, 83 anni, una donna che fino a pochi anni fa era abbastanza in carne, ma che, a seguito di continua mancanza di appetito, dolori addominali e, soprattutto, a causa del suo "calvario" durato nove anni nell'assistenza di mio nonno, colpito da un ictus che lo ha portato ad un'invalidità che andava peggiorando gradualmente, risulta adesso in condizioni di salute non ottimali.
Soffre di fibrillazione atriale e di bradicardia da parecchio tempo, ma non ha mai preso farmaci per "tamponare" queste situazioni. Inoltre presenta una stenosi dell'aorta che la porta a necessitare l'assunzione di Zestril, e ha dei problemi ad una "valvola" (almeno così mi è stato spiegato dal cardiologo di fiducia e, ieri, da quello del pronto soccorso). A
Soffre di problemi renali, oltre che di problemi gravi a livello articolare. Soffre da una decina d'anni di un tremore delle mani e non riesce a sollevare più di tanto le braccia a causa di due fratture non diagnosticate a tempo debito.
Ieri sera, mentre stavamo mangiando della pizza, vedo che comincia a cadergli dalla mano e che la stessa mano non gli arriva neppure alla bocca. La mano destra era quasi del tutto chiusa e vedo che comincia a toccarla con la sinistra e comincia a tentare, quasi vanamente, di distenderla. Non aveva completamente forza, e dice di non avvertire completamente alcuna sensibilità per l'arto in questione, senza però sentire alcun formicolio o dolore.
Devo dire che, si è resa subito conto, essendoci passata già con mio nonno, della possibilità che si trattasse di un'ischemia, ed è andata in agitazione, ma non ha mai perso la lucidità.
Giunti al pronto soccorso di un Policlinico universitario del sud, viene visitata da un neurologo, le vengono fatte le analisi del sangue e una tac al cervello per verificare se si trattasse di un TIA.
La tac dà esito negativo, ma il problema era già rientrato da qualche minuto. A livello cardiologico, i medici riscontrano i problemi sopra citati e avanzano l'ipotesi che quello scompenso, gradualmente, abbia causato un problema vascolare che abbia portato ad un TIA causa dell'ipostenia (quasi astenia per la verità).
Inoltre, dagli esami ematochimici, risultava molto alto (6.3) il valore del potassio. I medici le hanno somministrato dei farmaci finalizzati, suppongo, ad abbassare il livello di potassio e, ad oggi, questo si è assestato intorno a 5.
Il problema consiste nel fatto che non i medici non hanno saputo darmi una risposta convincente. Non sappiamo se si sia trattato di quest'iperpotassemia che, ho letto, possa causare astenia come sintomo, o se sia un problema vascolare o neurologico.
Sperando di poter ottenere un qualche suggerimento od ipotesi, sempre formulati ovviamente con il limite del "parere a distanza", vi auguro una Buona serata.
Cordiali Saluti
[#1]
Comprendera' che e' molto difficile esprimere un giudizio sun un episodio al quale non soi e' potuto assistere e non potendo ne' visitare la paziente ne' visionare gli esami.
La cosa piu' probabile e' che la paziente abbia presentato un'ischemia cerebrale transitoria legata ad una tromboembolia cerebrale : il paziente affetto da fibrillazione atriale dovrebbe essere semnpre sottoposto a terapia anticoagulante con warfarin (Coumadin) proprio per evitare fenomeni tromboembolici che possono facilmente presentarsi e ripetersi
Arrivederci
cecchini
La cosa piu' probabile e' che la paziente abbia presentato un'ischemia cerebrale transitoria legata ad una tromboembolia cerebrale : il paziente affetto da fibrillazione atriale dovrebbe essere semnpre sottoposto a terapia anticoagulante con warfarin (Coumadin) proprio per evitare fenomeni tromboembolici che possono facilmente presentarsi e ripetersi
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Cecchini,
la ringrazio per la celerissima risposta.
Per il momento, i medici del reparto UTCII la stanno monitorando continuamente. Domani mattina effettueranno una TAC cranica per verificare eventuali problemi neurologici che possano aver causato il Tia.
Inoltre, per quanto riguarda la bradicardia, i medici hanno consigliato l'impianto di un Pacemaker, impianto che avverrà probabilmente dopodomani.
Ora, sinceramente, sono consapevole della semplicità dell'impianto del pacemaker, ma mi lascia perplesso il fatto che in 15 anni in cui mia nonna ha sofferto di bradicardia, con dei battiti che si assestano tra i 35 e i 40, non sia mai stato preso in considerazione.
Secondo lei è necessario installarlo? E per quanto riguarda quella "valvola" che non funziona, è possibile intervenire senza effettuare un intervento invasivo? Avevo sentito parlare di valvole percutanee o qualcosa del genere, ma il Policlinico presso cui è ricoverata mia nonna non dispone della Cardiochirurgia, dovrei spostarmi sempre nella stessa città in un'altra struttura.
Per quanto riguarda, invece, l'iperpotassemia, cosa potrebbe averla comportata secondo lei? E' una condizione che va a gravare su problemi vascolari e cardiaci?
Come mai, nonostante i diuretici e alcuni farmaci che le stanno somministrando, il valore si mantiene sempre sui 5.5/5.8?
Le chiedo scusa per il disturbo e le tante domande, cogliendo l'occasione per ringraziare nuovamente lei e lo staff di Medicitalia per la vs disponibilità
la ringrazio per la celerissima risposta.
Per il momento, i medici del reparto UTCII la stanno monitorando continuamente. Domani mattina effettueranno una TAC cranica per verificare eventuali problemi neurologici che possano aver causato il Tia.
Inoltre, per quanto riguarda la bradicardia, i medici hanno consigliato l'impianto di un Pacemaker, impianto che avverrà probabilmente dopodomani.
Ora, sinceramente, sono consapevole della semplicità dell'impianto del pacemaker, ma mi lascia perplesso il fatto che in 15 anni in cui mia nonna ha sofferto di bradicardia, con dei battiti che si assestano tra i 35 e i 40, non sia mai stato preso in considerazione.
Secondo lei è necessario installarlo? E per quanto riguarda quella "valvola" che non funziona, è possibile intervenire senza effettuare un intervento invasivo? Avevo sentito parlare di valvole percutanee o qualcosa del genere, ma il Policlinico presso cui è ricoverata mia nonna non dispone della Cardiochirurgia, dovrei spostarmi sempre nella stessa città in un'altra struttura.
Per quanto riguarda, invece, l'iperpotassemia, cosa potrebbe averla comportata secondo lei? E' una condizione che va a gravare su problemi vascolari e cardiaci?
Come mai, nonostante i diuretici e alcuni farmaci che le stanno somministrando, il valore si mantiene sempre sui 5.5/5.8?
Le chiedo scusa per il disturbo e le tante domande, cogliendo l'occasione per ringraziare nuovamente lei e lo staff di Medicitalia per la vs disponibilità
[#3]
Se le hanno prorpettato e programmato un impianto di PM significa che e' stato valutato che la frequenza della paziente non fosse sufficiente .
Per cio' che concerne la valvulopatia aortica (non ho dati, ma lei riferisce una stenosi aortica) lo Zestril e' controindicato.
Inoltre gli elevati valori di potassemia potrebbero essere messi in relazione teoricamente ad una insufficienza renale, tipica dell'anziano sottoposto a terapia con ACE inibitori.
Ma , vede, son tutti ipotesi perche' in realta' lei non mi fornisce alcun dato ecografico, o di esami ematochimici.
LA saluto cordialmente
Per cio' che concerne la valvulopatia aortica (non ho dati, ma lei riferisce una stenosi aortica) lo Zestril e' controindicato.
Inoltre gli elevati valori di potassemia potrebbero essere messi in relazione teoricamente ad una insufficienza renale, tipica dell'anziano sottoposto a terapia con ACE inibitori.
Ma , vede, son tutti ipotesi perche' in realta' lei non mi fornisce alcun dato ecografico, o di esami ematochimici.
LA saluto cordialmente
[#4]
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta.
In realtà sono impossibilitato nel fornirle alcun dato, in quanto non posseggo i risultati dei vari esami effettuati, che si trovano nelle mani dei medici del reparto.
Le ho riferito ciò che mi è stato detto. Per quanto riguarda il pacemaker, l'impianto sembra comunque necessario perchè la frequenza si mantiene sempre molto bassa.
Poi per quanto riguarda la stenosi aortica, le posso fornire il referto di un ecocardiogramma color-doppler effettuato circa un annetto fa.
Le allego delle immagini che potrà visionare, se vorrà, cliccando sui seguenti link.
Tali immagini, sono relative a due ecocardiogramma color-doppler effettuati rispettivamente il 05/06/2012 e il 27/06/2012.
http://i40.tinypic.com/25auuzk.jpg
http://i44.tinypic.com/293jd4z.jpg
http://i43.tinypic.com/1zp1bhx.jpg
Le auguro una buona serata
In realtà sono impossibilitato nel fornirle alcun dato, in quanto non posseggo i risultati dei vari esami effettuati, che si trovano nelle mani dei medici del reparto.
Le ho riferito ciò che mi è stato detto. Per quanto riguarda il pacemaker, l'impianto sembra comunque necessario perchè la frequenza si mantiene sempre molto bassa.
Poi per quanto riguarda la stenosi aortica, le posso fornire il referto di un ecocardiogramma color-doppler effettuato circa un annetto fa.
Le allego delle immagini che potrà visionare, se vorrà, cliccando sui seguenti link.
Tali immagini, sono relative a due ecocardiogramma color-doppler effettuati rispettivamente il 05/06/2012 e il 27/06/2012.
http://i40.tinypic.com/25auuzk.jpg
http://i44.tinypic.com/293jd4z.jpg
http://i43.tinypic.com/1zp1bhx.jpg
Le auguro una buona serata
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 04/08/2013.
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