Valvuloplastica mitralica ed endocardite batterica

Buongiorno,

sono portatore di valvuloplastica alla mitrale e alla tricuspide da alcuni anni,
e il rigurgito della mitrale è sempre stato, fino ad un anno fa, di grado lieve.

Sono trattato con appositi farmaci, anche per l'ipertensione, in aggiunta ad un leggero anticoagulante.

Al controllo cardiologico annuale appena eseguito, risulta però un rigurgito mitralico un po’ più importante, di grado lieve/moderato (tanto che il cardiologo mi vuole rivedere tra pochi mesi).

Io comunque mi sento normalmente bene, come al solito, a parte magari
un po' di stress lavorativo.

Mi è poi venuto in mente che,

circa 4 settimane fa ho dovuto eseguire un’otturazione (che poi si è rivelata doppia
e piuttosto impegnativa, visto che il tempo occorso è stato di oltre un’ora e un quarto di intervento continuativo, è stata necessaria un’accuratissima pulizia in profondità e l’utilizzo di tantissimo materiale, pur senza devitalizzazione, e ci sono stati anche alcuni leggeri sanguinamenti).
Il dentista, sempre piuttosto attento, preventivamente mi aveva detto che, per un’otturazione non sarebbe stato necessario effettuare la profilassi per l’endocardite.

A questo punto mi chiedo:

quanto tempo occorre perché eventualmente si manifestino i sintomi dell’esordio dell’endocardite ?
Quali sarebbero questi sintomi ?
Può esserci qualche collegamento tra il “lieve” peggioramento del rigurgito mitralico riscontrato ora e l’intervento odontoiatrico eseguito circa 4 settimane fa ?
La profilassi dell’endocardite ha (logicamente) senso solo prima dell’intervento,
o potrebbe esserci qualche ragionevole motivo per utilizzare anche ora, d’accordo col MMG, qualche antibiotico per una possibile prevenzione “secondaria”, se mai questa fosse utile ?

Molte grazie
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Non si fasci la testa prima di rompersela.....
Se il collega che l'ha trattata le ha detto che la profilassi non era necessaria è probabilmente così....
La profilassi và fatta per interventi ad alto rischio (tra questi anche alcuni odontoiatrici, ma la valutazione sul rischio spetta a chi interviene)....
Saluti

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno, dottor Rillo,

grazie per la pronta risposta e per la rassicurazione,
anch'io credo che quasi certamente sarà cosi' come mi sta dicendo.

In effetti il medico dentista è persona coscienziosa,
ma forse neppure lui avrebbe immaginato che il lavoro di routine
si sarebbe trasformato in un lavoro così lungo ed esteso anche
ad un altro dente.

Se possibile, in ogni caso, mi farebbe in ogni caso piacere sapere quali potrebbero essere gli eventuali tempi d'esordio dell'endocardite.


Grazie
[#3]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Nessuno può dirlo.....
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