Aritmia cardiaca, lipotimia, convulsioni

Sono un'insegnante e sul posto di lavoro mi sono sentita male per lo sforzo di alzare la voce e la preoccupazione che i bambini si facessero male (quel giorno dovevo tenere una classe molto turbolenta). Ho problemi valvolari e in queste condizioni rischio un'aritmia, anche se succede molto raramente (prendo farmaci). In più questa volta ho sentito un forte intorpidimento alla mano destra che era gelata. Ho chiesto aiuto, nel frattempo le mie condizioni sono peggiorate (la vigilatrice mi ha sentito il battito e ha rilevato "moltissime extrasistoli", parole testuali). Mi sentivo debole e incapace di parlare, poi è cominciato un tremito violento al braccio destro, seguito da qualcos'altro che io non ho percepito, ma che tuttavia ha terrorizzato i presenti, i quali hanno chiamato il 118. Non mi accorgevo più di niente, ma potevo sentire le voci più vicine, ovattate ("è una crisi epilettica", dicevano). Dopo le convulsioni mi sono accorta che stavo svenendo ("sta cadendo!", sentivo), così mi hanno mantenuta e spinta contro lo schienale della sedia (ero seduta). A quel punto mi sono lentamente ripresa e anche il battito è tornato regolare, pur se più accelerato del solito.
Gli operatori del 118 non hanno rilevato granchè (sono arrivati una ventina di minuti dopo l'inizio della crisi) e io ho firmato per non andare in Ospedale. Il medico di famiglia ha parlato di tachiaritmia e di lipotimia, consigliando visita cardiologica e neurologica.
Ho alcuni quesiti di cui vorrei chiariementi: sperando che non sia stato un embolo cerebrale (non avuto strascichi neurologici) , ma solo un'ipossia transitoria, questa puo' provocare una crisi epilettica o convulsioni?
Nel corso di queste crisi si potrebbero udire le voci dei presenti?
Se fosse opportuno eseguire la RMN, si dovrebbe fare senza o con mezzo di contrasto?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
E' possibile che lei abbia avuto una fibrillazione atriale ed è altrettanto possibile che sia stato un TIA con lipotimia (forse indipendente dal potenziale evento embolico, ma secondaria alle frequenze indotte dall'aritmia). Questo è possibile soprattutto se lei non assume anticoagulanti o se li assume senza un ottimale valore dell'INR. Direi che è il caso di non sottovalutare quello che è successo e di rivolgersi rapidamente al cardiologo di fiducia per gli accertamenti e le cure del caso.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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