Extrasistole durante corsa
Gentili medici,
sono un ragazzo di 23 anni, fumatore e con disturbi d'ansia e depressione di tipo ipocondriaco, per i quali sto effettuando una psicoterapia. Infine ho una gastrite o reflusso che sto curando con pentaprazolo.
A dicembre ho effettuato in seguito a dolori toraci e palpitazioni a riposo (probabilmente dovute al disturbo d'ansia) un ECG e ECG da sforzo con buon esito. Tra febbraio e marzo completai gli esami con un ecocardiogramma e un ECG holter entrambi andati bene. Venendo al problema, da un mese e mezzo circa ho iniziato a correre per tre volte a settimana per 6 km ogni volta. Durante le ultime uscite ho iniziato ad avvertire delle extrasistole durante la corsa, l'utima volta anche 6-7 una di seguito l'altra e al termine della sessione avevo anche giramento di testa. La mia psicoterapeuta sostiene che siano causate dal mio disturbo ipocondriaco (visto che talvolta vivo le mie uscite per correre con una certa ansia). So tuttavia che le extrasistole che si presentano sottosforzo sono quelle che hanno più possibilità di non essere benigne. Volevo dunque sapere se mi consigliate di effettuare nuove visite o posso identificarne tranquillamente la causa nell'ansia.
Cordiali saluti
sono un ragazzo di 23 anni, fumatore e con disturbi d'ansia e depressione di tipo ipocondriaco, per i quali sto effettuando una psicoterapia. Infine ho una gastrite o reflusso che sto curando con pentaprazolo.
A dicembre ho effettuato in seguito a dolori toraci e palpitazioni a riposo (probabilmente dovute al disturbo d'ansia) un ECG e ECG da sforzo con buon esito. Tra febbraio e marzo completai gli esami con un ecocardiogramma e un ECG holter entrambi andati bene. Venendo al problema, da un mese e mezzo circa ho iniziato a correre per tre volte a settimana per 6 km ogni volta. Durante le ultime uscite ho iniziato ad avvertire delle extrasistole durante la corsa, l'utima volta anche 6-7 una di seguito l'altra e al termine della sessione avevo anche giramento di testa. La mia psicoterapeuta sostiene che siano causate dal mio disturbo ipocondriaco (visto che talvolta vivo le mie uscite per correre con una certa ansia). So tuttavia che le extrasistole che si presentano sottosforzo sono quelle che hanno più possibilità di non essere benigne. Volevo dunque sapere se mi consigliate di effettuare nuove visite o posso identificarne tranquillamente la causa nell'ansia.
Cordiali saluti
[#1]
È strano come uno come lei si definisca ipocondriaco fumi.
Fumare a 23 anni significa aumentare enormemente il rischio di cancro, ictus cerebrale , infarto e morte improvvisa.
dal momento che lei va su internet e pertanto ne è informato, lei non è un ipocondriaco vero.
Quindi se davvero fosse cosi attento alla sua salute non fumerebbe.
Arrovederci
Fumare a 23 anni significa aumentare enormemente il rischio di cancro, ictus cerebrale , infarto e morte improvvisa.
dal momento che lei va su internet e pertanto ne è informato, lei non è un ipocondriaco vero.
Quindi se davvero fosse cosi attento alla sua salute non fumerebbe.
Arrovederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
Gentile Dr. Cecchi,
non sono io che mi definisco ansioso ed ipocondriaco, ma è stata una diagnosi di una sua collega psichiatra, condivisa poi dalla mia psicoterapeuta, che così ha definito il mio concentrarmi su vari sintomi fisici e il credere di avere una grave malattia in atto (cosa che mi ha portato ad avere varie crisi di ansia, depressive e talvolta attacchi di panico). Per quanto riguarda il fumo, lo ho preso come vizio molto prima dei miei disturbi d'ansia e depressivi, ho provato a smettere due volte (non riuscendoci purtroppo, ma ovviamente riproverò finché non avrò smesso) ed il fatto stesso di continuare a fumare mi genera ulteriori ansie.
Detto ciò sarò veramente grato se lei od un suo collega mi potrà o vorrà dare una risposta alla domanda.
Cordiali saluti
non sono io che mi definisco ansioso ed ipocondriaco, ma è stata una diagnosi di una sua collega psichiatra, condivisa poi dalla mia psicoterapeuta, che così ha definito il mio concentrarmi su vari sintomi fisici e il credere di avere una grave malattia in atto (cosa che mi ha portato ad avere varie crisi di ansia, depressive e talvolta attacchi di panico). Per quanto riguarda il fumo, lo ho preso come vizio molto prima dei miei disturbi d'ansia e depressivi, ho provato a smettere due volte (non riuscendoci purtroppo, ma ovviamente riproverò finché non avrò smesso) ed il fatto stesso di continuare a fumare mi genera ulteriori ansie.
Detto ciò sarò veramente grato se lei od un suo collega mi potrà o vorrà dare una risposta alla domanda.
Cordiali saluti
[#4]
Per cio che concerne la sua do,anda se la prova da sforzo che ha gia eseguito qualche mese fa è stata massimale e non avesse rilevato aritmie sotto forzo mi tranqiillizzerei.
Se tali sintomi dovessero perdura, riprogrammi la prova da sforzo, massimale ed al cicloergomentro o tapis roulant..
Un holter cardiaco delle 24 ore sarebbe molto utile
Arrivederci
Se tali sintomi dovessero perdura, riprogrammi la prova da sforzo, massimale ed al cicloergomentro o tapis roulant..
Un holter cardiaco delle 24 ore sarebbe molto utile
Arrivederci
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.7k visite dal 18/05/2013.
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