Tachicardia giunzionale
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Ho visto che lei continua a postare domande per lo stesso problema e nonostante le ripetute consulenze e le delucidazioni del caso sembra proprio che lei non riesca a comprendere....Il betabloccante non è in grado di prevenire gli episodi della tachicardia della quale lei soffre...ecco perchè continua ad averli. Se proprio una terapia medica (e non interventistica) intende fare, occorrerà utilizzare molecole che abbiano un effetto antiaritmico (semmai con azione betabloccante aggiuntiva) come ad esempio il Sotalolo, ma bisognerà fare i conti con la tollerabilità, poichè è una molecola che ha una durata di sole 8 ore e quindi và somministrata 3 volte al giorno e per avere un effetto completo và data a dosaggio pieno (80 mg x 3) e questo potrebbe creare problemi di bradicardia marcata o ipotensione. Non a caso le è stato consigliato di risolvere il problema con un tentativo di ablazione transcatetere con RF, che sia però eseguito da un operatore esperto per ridurre drasticamente i rischi di complicanze, incrementando invece la percentuale di successo.
Saluti
Saluti
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 15/05/2013.
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