Frequenti extrasistoli sopraventricolari
Egregi dottori,
soffro da 4 anni di frequenti extrasistoli sopraventicolari (ca 2000 die). Mi hanno detto che sono benigne ma molto fastidiose soprattutto quando mi corico per andare a dormire. Da ottobre mi sono stancato perche sono aumentate per un grosso stress e dal mio ex Cardiologo ho iniziato una terapia con Almarytm 100mgx2 che però mi ha creato disagi nn indifferenti per il lavoro che faccio: battiti a riposo 95-100. Premetto che sono reduce 17anni fa da un intervento alla valvola mitrale e trattato con 75mg die di Atenololo per abbassare i battiti e la pressione. Tale cardiologo che ne era a conoscenza nn ne ha tenuto conto e i battiti sono schizzati su per effetto rebound. Siamo corsi ai ripari associando circa 50 mg di atenololo ma nel periodo di 6 mesi ho manifestato altri disagi e mancaza di respiro: bpm medi 80. Mi sono recato da un altro cardiologo che mi ha consigliato di cambiare ed utilizzare il Rytmonorm più indicato per minori controindicazioni e per la mia età e ha pure un effetto beta bloccante. Dopo una graduale riduzione dunque ho iniziato la terapia con propafenone 300mgx2 . Le extras si sono ridotte più del 95% ma i miei battiti a riposo sono sugli 85-90 e al mattino anche 95-100. E' passato 1 mese circa e i battiti non si abbassano anche se mi hanno detto che il propafenone ha un effetto betabloccante. Il cardiologo mi ha proposto di associare 25 mg di atenololo per ridure il disagio dei battiti alti... Da che ricordo fisiologicamente prima dell'intervento i miei battiti erano 80-85 a riposo. Vorrei capire se i battiti ancora alti solo con propafenone dipendono da un effetto rebuound residuo? Mi hanno detto che sono molto ansioso e ci penso troppo e proposto una terapia con antidepressivo Mirtazapina anche perchè dormo poco la notte, ma da quando la prendo mi sento si molto rilassato ma i battiti si sono alzati ancora. Non sto ancora prendendo i 25mg di atenololo.... sono confuso... vorrei capire cosa nn va e arrivare prima possibile ad avere una certa normalità nei battiti. Grazie!
soffro da 4 anni di frequenti extrasistoli sopraventicolari (ca 2000 die). Mi hanno detto che sono benigne ma molto fastidiose soprattutto quando mi corico per andare a dormire. Da ottobre mi sono stancato perche sono aumentate per un grosso stress e dal mio ex Cardiologo ho iniziato una terapia con Almarytm 100mgx2 che però mi ha creato disagi nn indifferenti per il lavoro che faccio: battiti a riposo 95-100. Premetto che sono reduce 17anni fa da un intervento alla valvola mitrale e trattato con 75mg die di Atenololo per abbassare i battiti e la pressione. Tale cardiologo che ne era a conoscenza nn ne ha tenuto conto e i battiti sono schizzati su per effetto rebound. Siamo corsi ai ripari associando circa 50 mg di atenololo ma nel periodo di 6 mesi ho manifestato altri disagi e mancaza di respiro: bpm medi 80. Mi sono recato da un altro cardiologo che mi ha consigliato di cambiare ed utilizzare il Rytmonorm più indicato per minori controindicazioni e per la mia età e ha pure un effetto beta bloccante. Dopo una graduale riduzione dunque ho iniziato la terapia con propafenone 300mgx2 . Le extras si sono ridotte più del 95% ma i miei battiti a riposo sono sugli 85-90 e al mattino anche 95-100. E' passato 1 mese circa e i battiti non si abbassano anche se mi hanno detto che il propafenone ha un effetto betabloccante. Il cardiologo mi ha proposto di associare 25 mg di atenololo per ridure il disagio dei battiti alti... Da che ricordo fisiologicamente prima dell'intervento i miei battiti erano 80-85 a riposo. Vorrei capire se i battiti ancora alti solo con propafenone dipendono da un effetto rebuound residuo? Mi hanno detto che sono molto ansioso e ci penso troppo e proposto una terapia con antidepressivo Mirtazapina anche perchè dormo poco la notte, ma da quando la prendo mi sento si molto rilassato ma i battiti si sono alzati ancora. Non sto ancora prendendo i 25mg di atenololo.... sono confuso... vorrei capire cosa nn va e arrivare prima possibile ad avere una certa normalità nei battiti. Grazie!
[#1]
Gentile utente,
l'ansia può causare facilmente tachicardia, per cui più che farmaci antiaritmici, di cui probabilmente lei non ne ha affatto bisogno, dovrebbe concentrarsi su di un percorso di training autogeno e/o psicoanalitico.
Saluti
l'ansia può causare facilmente tachicardia, per cui più che farmaci antiaritmici, di cui probabilmente lei non ne ha affatto bisogno, dovrebbe concentrarsi su di un percorso di training autogeno e/o psicoanalitico.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 06/05/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.