Extrasistole continue
Gentilissimi Dottori,
sono una donna di 34 anni. Vi scrivo perchè da 3 mesi ho un fastidioso problema di extrasistole. Ne ho sempre sofferto in passato ma si trattava di episodi isolati che duravano al massimo 5-10 minuti e li avvertivo comunque 3/4 volte l’anno.
Dallo scorso febbraio invece ho avuto episodi che sono durati per alcuni giorni, a volte in maniera continuativa, poi le extrasistole sono sparite così come erano arrivate.
Ovviamente ho fatto elettrocardiogramma, ecografia e holter 24 ore. L'holter ha rilevato 3 extrasistole ventricolari polimorfe (in effetti quel giorno ho avvertito pochissime extrasistole, ma nei giorni precedenti erano tantissime e continuative.). L’ecografia ha rilevato una lieve insufficienza mitralica comunque nei limiti della norma.
Il cardiologo (col quale avevo eseguito 18 mesi fa un'altra eco e anche una prova da sforzo che risultata anch'essa negativa, mi ha tranquillizzato dicendo che si tratta di ansia, stanchezza etc.
In realtà questo non è il periodo più stressante della mia vita, anzi, rispetto a qualche mese fa direi che sono più tranquilla! Ho avuto un periodo intenso negli ultimi due anni è vero (parto, bimbo piccolo, cambio di lavoro e poi di mansione e numerose notti insonni – ma questo fino a qualche mese fa-) adesso dormo di notte e al lavoro mi sento più consapevole.
Quindi, a livello conscio, non saprei cosa pensare.
Il cardiologo per calmare il mio cuore mi ha prescritto Inderal (1/4- 2 volte al giorno) e dicendomi di associare eventualmente questo betabloccante con un ansiolitico per farmi passare le fastidiose extrasistole. Così ho fatto, ma non sono passate, forse solo un po’ diminuite. Da qui naturalmente nasce la mia paura che si tratti di qualcosa di patologico.
Due anni fa un altro cardiologo tramite ecografia aveva rilevato un “fondato sospetto di scollamento pericardico e una lieve insufficienza aortica” tanto da consigliarmi la risonanza magnetica con gadolinio pur rassicurandomi. All’epoca (dato che avevo appena partorito) il mio medico curante, (supportato da un altro cardiologo) mi aveva sconsigliato tale esame. Ma oggi mi chiedo se sia il caso di farlo.
Naturalmente questa situazione è per me fonte di ansia visto che ho un bambino piccolo e una familiarità di morte improvvisa (nonna materna morta nel sonno a 56 anni).
Grazie della risposta.
sono una donna di 34 anni. Vi scrivo perchè da 3 mesi ho un fastidioso problema di extrasistole. Ne ho sempre sofferto in passato ma si trattava di episodi isolati che duravano al massimo 5-10 minuti e li avvertivo comunque 3/4 volte l’anno.
Dallo scorso febbraio invece ho avuto episodi che sono durati per alcuni giorni, a volte in maniera continuativa, poi le extrasistole sono sparite così come erano arrivate.
Ovviamente ho fatto elettrocardiogramma, ecografia e holter 24 ore. L'holter ha rilevato 3 extrasistole ventricolari polimorfe (in effetti quel giorno ho avvertito pochissime extrasistole, ma nei giorni precedenti erano tantissime e continuative.). L’ecografia ha rilevato una lieve insufficienza mitralica comunque nei limiti della norma.
Il cardiologo (col quale avevo eseguito 18 mesi fa un'altra eco e anche una prova da sforzo che risultata anch'essa negativa, mi ha tranquillizzato dicendo che si tratta di ansia, stanchezza etc.
In realtà questo non è il periodo più stressante della mia vita, anzi, rispetto a qualche mese fa direi che sono più tranquilla! Ho avuto un periodo intenso negli ultimi due anni è vero (parto, bimbo piccolo, cambio di lavoro e poi di mansione e numerose notti insonni – ma questo fino a qualche mese fa-) adesso dormo di notte e al lavoro mi sento più consapevole.
Quindi, a livello conscio, non saprei cosa pensare.
Il cardiologo per calmare il mio cuore mi ha prescritto Inderal (1/4- 2 volte al giorno) e dicendomi di associare eventualmente questo betabloccante con un ansiolitico per farmi passare le fastidiose extrasistole. Così ho fatto, ma non sono passate, forse solo un po’ diminuite. Da qui naturalmente nasce la mia paura che si tratti di qualcosa di patologico.
Due anni fa un altro cardiologo tramite ecografia aveva rilevato un “fondato sospetto di scollamento pericardico e una lieve insufficienza aortica” tanto da consigliarmi la risonanza magnetica con gadolinio pur rassicurandomi. All’epoca (dato che avevo appena partorito) il mio medico curante, (supportato da un altro cardiologo) mi aveva sconsigliato tale esame. Ma oggi mi chiedo se sia il caso di farlo.
Naturalmente questa situazione è per me fonte di ansia visto che ho un bambino piccolo e una familiarità di morte improvvisa (nonna materna morta nel sonno a 56 anni).
Grazie della risposta.
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Da quanto riporta sembrerebbero extrasistoli benigne... L'ansia può facilitarle, ma non è l'unica responsabile e magari bastasse far uso di ansiolitici e di betabloccanti per eliminarle...Le cause scatenanti sono decisamente tante e non è possibile pensare di riuscire a eliminare le extrasistoli con la terapia medica...tralaltro il betabloccante a volte può addirittura peggiorare l'extrasistolia se questa non è influenzata dal tono adrenergico, ma da quello vagale....Per l'altra questione sarebbe opportuno ripetere l'ecocardiogramma, prima di pensare alla RMN..
Saluti cordiali
Saluti cordiali
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 29/04/2013.
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