La pressione sembrava molto variabile

Salve dottori,
spero vivamente in un vostro parere, visto che ora i pareri sulla mia situazione sono stati molto discordanti. Dopo aver avuto alcuni problemi con pressione alta, sono stato ricoverato in ospedale per alcuni controlli, da cui è risultato tutto nella norma (ecocuore, ecg, ecoaddome, esami ematochimici, con colesterolo a 90 e trigliceridi a 60). Visto che la pressione sembrava molto variabile (cambiava da 130 80 a 140 100 a secondo di chi me la misurava) mi è stato fatto l'holter pressorio. Ho vissuto quella giornata con ansia terribile fino a che la sera ebbi un attacco di panico. Il medico che mi seguiva disse che dall'holter risultò una pressione leggermente alta solo durante il giorno, ma che il risultato era poco affidabile per via del mio stato emotivo. Fui quindi dimesso con la cura di una pasticca di cardura 2mg al mattino e una alla sera, da regolare poi con il mio medico di famiglia. Le cose sembravano andare bene, pressione giornaliera tra 120/140 per la sistolica e 75/90 per la minima, anche se durante il giorno avevo spesso capogiri e spossatezza. Finché dopo due mesi ebbi un nuovo picco pressorio a 170 110, portato al pronto soccorso e dimesso dopo 1 ora con pressione 140 80 con la sola somministrazione di 10 gocce di lexotan e diagnosi di crisi d ansia. Il medico mi dimezzò quindi le due pasticche di cardura aggiungendo 10 gocce di lexotan al dì e la pressione scese a valori di 115 75 al mattino e 135 85 la sera. A causa di successivi problemi di senso di svenimento e capogiri in luoghi troppo caldi, il medico mi disse di prendere solo la mezza pasticca serale. I valori pressori non solo rimasero stabili, ma addirittura al mattino la minima scendeva anche a 60/65. Al momento, la pressione al mattino al risveglio risulta essere 115 65 (o 70), ma la sera tende a salirmi, soprattutto se sono molto agitato, a 145 100, per poi scendere nuovamente dopo pochi minuti a 130 80. La stessa cosa accade durante il giorno (con picchi a 150 100 per scendere poi nuovamente a livelli ottimali in pochi minuti). Se non scende da sola uso il lexotan e scende nuovamente. Il dottore mi liquida sempre dicendo che è ovvio che se la pressione alta dipende dall'agitazione il cardura non serve a niente ed è per questo che riducendo le quantità non è cambiato nulla. Quindi l'unica cosa che devo fare è star tranquillo ed evitare di misurarla continuamente. Scusate se mi sono dilungata molto, ma ho 26 anni e questa situazione che va avanti da alcuni mesi mi sta distruggendo, anche perché la mia ansia mi porta spesso a pensare sempre in negativo sulla mia salute,ad aver paura di qualsiasi doloretto e mi sta portando anche seri problemi di digestione. Grazie per tutti coloro che avranno la pazienza di leggere il mio consulto e darmi qualche suggerimento.
PS: non ho parenti che soffrono di ipertensione o cardiopatie, nonni ottantenni e in salute, genitori sessantenni e in salute
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Mi sento di confermare l'ipotesi formulata dal suo medico curante: l'ansia gioca brutti scherzi. I suoi valori pressori seguono le direttive di ciascuna persona.... non sono mai uguali nel tempo e subiscono le influenze emotive (e tutto ciò è normale). Non ha significato il singolo valore pressorio, ma la media distribuita nelle 24 h con valutazione del ritmo circadiano (di notte fisiologicamente la pressione arteriosa scende). E' per questo che le è stato applicato l'Holter pressorio (che personalmente preferirei fosse fatto nella vita quotidiana e non in ricovero ospedaliero e nella stagione invernale).
Spero di essere stato esauriente.
Saluti cordiali

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
Utente
Grazie mille dottore. Cercherò allora di riporre per un po' il misuratore di pressione e di vivere la mia vita senza pensarci troppo.
Grazie mille per il suo consulto
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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