Tachicardia e malessere postprandiale
Gentilissimi,
non so se ho postato nella sezione giusta.
Da circa un mese subito dopo aver pranzato (più raramente dopo cena) mi succede quanto segue:
- modesta tachicardia (110 bpm) ed extrasistolia frequente
- dolore (misto tra bruciore e dolore come punture) al petto e alle braccia
- senso di gonfiore allo stomaco e nausea
- frequente eruttazione
- malessere generale
Dopo un pò (circa 2 ore) i fastidi si attenuano decisamente. E' abbastanza indipendente da ciò che mangio, noto forse più correlazione con la quantità di cibo ingerita. Purtroppo ho la brutta abitudine di mangiare molto velocemente.
Per vostra informazione ho un'ernia iatale con esofagite da reflusso (grado B Los Angeles) in cura continuativa da 2 anni con lansoprazolo 15mg/die.
Ho eseguito ultimo Check up cardiologico novembre 2012 con esito negativo (il check up precendente fu effettuato novembre 2009, ed essendo il primo fatto fu molto più completo...negativo per patologie cardiache anche quello)
Le mie domande sono:
- cosa può essere?
- qual'è il comportamento migliore da assumere per trarre beneficio?
Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
Cordiali saluti.
non so se ho postato nella sezione giusta.
Da circa un mese subito dopo aver pranzato (più raramente dopo cena) mi succede quanto segue:
- modesta tachicardia (110 bpm) ed extrasistolia frequente
- dolore (misto tra bruciore e dolore come punture) al petto e alle braccia
- senso di gonfiore allo stomaco e nausea
- frequente eruttazione
- malessere generale
Dopo un pò (circa 2 ore) i fastidi si attenuano decisamente. E' abbastanza indipendente da ciò che mangio, noto forse più correlazione con la quantità di cibo ingerita. Purtroppo ho la brutta abitudine di mangiare molto velocemente.
Per vostra informazione ho un'ernia iatale con esofagite da reflusso (grado B Los Angeles) in cura continuativa da 2 anni con lansoprazolo 15mg/die.
Ho eseguito ultimo Check up cardiologico novembre 2012 con esito negativo (il check up precendente fu effettuato novembre 2009, ed essendo il primo fatto fu molto più completo...negativo per patologie cardiache anche quello)
Le mie domande sono:
- cosa può essere?
- qual'è il comportamento migliore da assumere per trarre beneficio?
Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
Cordiali saluti.
[#1]
Credo che lei già sappia come dover procedere. Si tratta semplicemente di extrasistoli facilitate dai pasti abbondanti e dalle modalità scorrette di alimentazione (ingestione veloce dei cibi con scarsa masticazione) che in presenza di problemi gastroenterici di base (esofagite da reflusso) peggiorano l'intero corredo di sintomi che descrive.
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Immagino si riferisca ad un'igiene alimentare adeguata:
- evitare pasti abbondanti
- mangiare (più) lentamente
- ridurre al minimo consumo di caffè e alcolici
Non è facile, ma ci proverò.
Mi chiedevo se devo fare qualche accertamento diagnostico/clinico in merito (oltre quelli già fatti) per descrivere e/o giustificare questa situazione.
Grazie per la disponibilità
- evitare pasti abbondanti
- mangiare (più) lentamente
- ridurre al minimo consumo di caffè e alcolici
Non è facile, ma ci proverò.
Mi chiedevo se devo fare qualche accertamento diagnostico/clinico in merito (oltre quelli già fatti) per descrivere e/o giustificare questa situazione.
Grazie per la disponibilità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.4k visite dal 18/04/2013.
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