Angina da vasospasmo
Salve nel settembre 2012 con forti dolori toracici sono stata ricoverata con sospetto di sindrome coronarica acuta (ho una forte famigliarità per infarto del miocardico) quindi mi è stata fatta una coronarografia che mostrava un albero coronarico esente la lesioni aterosclerotiche stenosanti. Quindi nell'ipotesi di angina da vasospasmo sono stata dimessa con una terapia di Dilzene 1/2 compressa al mattino, pomeriggio e sera. Qualche giorno fa si sono ripresentati gli stessi sintomi dell'altra volta, forti dolori toracici, senso di oppressione allo stomaco come non avessi digerito e tachicardia, al primo momento ho pensato a una forte indigestione ma dato che nemmeno con farmaci passava questo dolore mi sono recata al pronto soccorso dove mi è stata diagnosticato ancora il problema dell'altra volta angina da vasospasmo, mi è stato effettuato un ECG con diagnosi di tachicardia sinusale con st stirato in infero-laterale, enzimi negativi e lieve leucocitosi.
Sono stata sotto loro osservazione per 6 ore dove il dolore è diminuito e sono stata dimessa dicendomi di aumentare la dose di dilzene a 1 il mattino, 1/2 il pomeriggio e 1 la sera.
Ora la mio quesito è questo, questo problema che ho può portare a complicanze? è necessario solo che faccia una cura per sempre?
Grazie mille della Vs attenzione.
Sono stata sotto loro osservazione per 6 ore dove il dolore è diminuito e sono stata dimessa dicendomi di aumentare la dose di dilzene a 1 il mattino, 1/2 il pomeriggio e 1 la sera.
Ora la mio quesito è questo, questo problema che ho può portare a complicanze? è necessario solo che faccia una cura per sempre?
Grazie mille della Vs attenzione.
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Il dosaggio di Dilzene, se uno crede davvero ad un'angina vasospastica e' molto basso. Il dosaggio minimo e' il doppio di quello che sta facendo.
Utile anche l'assunzione di antiaggreganti piastrinici (aspirina)
Ne parli con il suo medico
cordialita'
cecchini
Utile anche l'assunzione di antiaggreganti piastrinici (aspirina)
Ne parli con il suo medico
cordialita'
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
Per parlar di angina di Prinzmetal occore avere almeno una di due evidenze:
1- un sopraslivellamento del tratto ST rilevabile all'ECG sotto dolore
2- la positivita' di un test di stimolazione (tipo ergonovina).
Tale patologia (in passato in auge) e' attualmente molto ridimensionata come incidenza.
Detto questo se si pone diagnosi (non so come) di angina vasospastica e' opportuno somministrare terapia con calcio antagonisti (diltiazem, verapamil, etc....) a dose molto elevata.
Lei sta assumendo un dosaggio molto ridotto , per cause a me sconosciute ma certamente chiare a chi gliele ha prescritte.
E' una patologia che , se confermata deve essere ben curata.
cordialita'
cecchini
1- un sopraslivellamento del tratto ST rilevabile all'ECG sotto dolore
2- la positivita' di un test di stimolazione (tipo ergonovina).
Tale patologia (in passato in auge) e' attualmente molto ridimensionata come incidenza.
Detto questo se si pone diagnosi (non so come) di angina vasospastica e' opportuno somministrare terapia con calcio antagonisti (diltiazem, verapamil, etc....) a dose molto elevata.
Lei sta assumendo un dosaggio molto ridotto , per cause a me sconosciute ma certamente chiare a chi gliele ha prescritte.
E' una patologia che , se confermata deve essere ben curata.
cordialita'
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.8k visite dal 11/02/2013.
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