Tachicaria
salve da piccola ogni tanto avevo un po di tachicardia,due anni fà questi sintomi sono iniziati ad essere molto più frequenti, quando mi sforzavo mi veniva un dolore in petto e mi veniva da vomitare ,mi hanno messo l'olter e la frquenza cardiaca moda (sovente tachicardica) durante le ore diurne è stata 90 , mentre durante le ore notturne è stata di 80.inizialmente mi è stado dato un beta bloccante , per pochi mesi ma non andava molto bene ,poi mi è stato dato procorolan(ivabradina) che prendo fin ora e i miei battiti si sono regolarizati, solo che ogni tanto mi viene un battito alla gola.nessuno però ha saputo dirmi il mio problema,io vorrei togliere i farmaci, ora vogliono farmi far lo studioelettrofisiologico, ma io ho un pò paura . voi che ne pensate?
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Guardi, in medicina la terapia per essere efficae (qualulque tipo di terapia) deve essere un atto conseguenziale di una corretta diagnosi.Ora se nel suo caso la frequenza elevata non è giustificata e il ritmo è comunque apparentemente sinusale può esprimere una vera è propria aritmia che prende ilnoeme di tachicardia sinusale inappropriata. Solo in questo caso è giustificata la terapia che stà assumendo. Diversamente occorre curare le cause di incremento delle frequenze (e possono essere tante e anche di tipo extracardiaco, come distiroidismo, anemia etc).
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Gentile utente,
spesso l'indicazione allo studio elettrofisiologico in età giovanile trova indicazione proprio nei casi in cui le tachicardie sono ripetitive, tspesso anche a riposo, accompagnate spesso a sintomi vari, tra cui vertigini o svenimenti nei casi più complessi, e soprattutto quando tali attacchi non sono opportunamente diagnosticati medianti un ECG. Lo studio, diciamo, è l'ultima spiaggia per una corretta diagnosi aritmologica, per cui esso andrebbe affrontato senza una eccessiva paura. Ne parli ovviamente con l'aritmologo di suo riferimento.
Saluti
spesso l'indicazione allo studio elettrofisiologico in età giovanile trova indicazione proprio nei casi in cui le tachicardie sono ripetitive, tspesso anche a riposo, accompagnate spesso a sintomi vari, tra cui vertigini o svenimenti nei casi più complessi, e soprattutto quando tali attacchi non sono opportunamente diagnosticati medianti un ECG. Lo studio, diciamo, è l'ultima spiaggia per una corretta diagnosi aritmologica, per cui esso andrebbe affrontato senza una eccessiva paura. Ne parli ovviamente con l'aritmologo di suo riferimento.
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
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Personalmente non condivido lo studio elettrofisiologico se non è necessario...mi spiego meglio. Pur essendo un'indagine che in mani esperte non comporta rischi e spesso è l'unica indagine in grado di diagnosticare una tachiaritmia, nel suo caso non mi sembra (almeno da quello che lei ha riportato) che sia mai stato posto il dubbio che potesse trattarsi di una tachicardia parossistica. L'incremento dei battiti riscontrati è, da quanto ho compreso, legato comunque ad un ritmo fisiologico, almeno apparentemente (il cosiddetto ritmo sinusale). Ora ai fini diagnostici se queste frequenze sono elevate in maniera inappropriata (e questo ripeto và diagnosticato con una serie di indagini anche di tipo extracardiaco) è l'ECG Holter che permette di avere informazioni adeguate sul problema (oltre all'ECOcardiogramma) e non lo studio elettrofisiologico, a meno che non venga effettuato come indagine strettamente correlata ad una eventuale ablazione transcatetere con RF (che è la terapia interventistica dei problemi aritmici). Per la tachicardia sinusale inappropriata, però, l'ablazione non garantisce il risultato della guarigione (a differenza di altre forme aritmiche) e può essere gravata anche da complicanze importanti, pertanto è giustificata solo se le frequenze elevate nel tempo non hanno risposta a terapie farmacologiche appropriate e hanno determinato ripercussioni negative sulla funzione del cuore (cosa che nel suo caso non è).
Saluti cordiali
Saluti cordiali
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Mi spiace non poterle essere maggiormente di aiuto, ma il consiglio che mi sento di darle è di affidarsi ad un centro di aritmologia con operatori di esperienza che siano pertanto in grado di affrontare il problema in maniera adeguata....
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 07/02/2013.
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