Sostituzione antipertensivo
Buongiorno, mia nonna allettata con pregresso ictus ischemico cura l'ipertensione con il seguente schema terapeutico:
Un ace-inibitore al mattino: Enapren 10MG
Un Calcio Antagonista alla sera: Amlodipina 5 MG
Cerotto Catapresan una volta alla settimana
Da un pò di tempo la nonna manifestava un'allergia cutanea sul viso, con rossore e secchezza all'altezza del mento e del collo. Abbiamo appurato che la causa di ciò è l'amlodipina, evidentement dopo quasi due anni di utilizzo quotidiano è diventata intollerante. Siccome non vorremmo abbandonare questo schema terapeutico che risulta efficace nel tenere la pressione sotto controllo, dovremmo sostituire l'amlodipina con un altro calcio antagonista, quindi cambiare molecola ma non famiglia del farmaco. Cosa è più idoneo al posto dell'amlodipina? Grazie
Un ace-inibitore al mattino: Enapren 10MG
Un Calcio Antagonista alla sera: Amlodipina 5 MG
Cerotto Catapresan una volta alla settimana
Da un pò di tempo la nonna manifestava un'allergia cutanea sul viso, con rossore e secchezza all'altezza del mento e del collo. Abbiamo appurato che la causa di ciò è l'amlodipina, evidentement dopo quasi due anni di utilizzo quotidiano è diventata intollerante. Siccome non vorremmo abbandonare questo schema terapeutico che risulta efficace nel tenere la pressione sotto controllo, dovremmo sostituire l'amlodipina con un altro calcio antagonista, quindi cambiare molecola ma non famiglia del farmaco. Cosa è più idoneo al posto dell'amlodipina? Grazie
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Mi spiace gentile utente, ma per vai telematica non possiamo prescrivere terapie o modificare quelle in atto. Quello che mi sento di consigliarle e din non intraprendere mai eventuale modifiche terapeutiche senza il consiglio del cardiologo di fiducia...anche a riguardo dell'intolleranza all'amlodipina ho qualche perplessità....Se il problema è stato "appurato" da voi e non dal medico è opportuno che venga chiesta una visita di controllo per capire meglio come stanno le cose..
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
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Utente
Dottore la ringrazio per l'intervento. Ciò che mi spinge ad "accusare" l'Amlodipina è anzitutto il fatto che oltre ai farmaci suddetti la nonna non assume altro. Quindi risulta facile andare per esclusione. Su consiglio del medico curante abbiamo sospeso per 48 ore l'amlodipina tenendo eventualmente la pressione sotto controllo con un diuretico.Ebbene dopo questi due giorni il rossore si è notevolmente attenuato. Come mai Lei ritiene che non possa trattarsi di intolleranza al farmaco? Non capita mai che si sviluppino sensibilizzazioni con l'uso prolungato di antipertensivi?
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E' possibile, ma sinceramente se di effetti collaterali si stà parlando generalmente si verificano prima di tempi così lunghi come nel caso di sua nonna....comunque se i fastidi sono passati con la sospensione del norvasc è possibile che lei abbia ragione e possonoessere utilizzate altre molecole per il controllo pressorio, ma questo deve deciderlo il suo cardiologo di fiducia...
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
Buonasera Dottore la aggiorno: Il medico curante ci ha sostituito l'amlodipina con la lercanidipina, per cui ha cambiato molecola rimanendo sempre nell'ambito dei calcio-antagonisti. Purtroppo questo cambio non ha dato i frutti sperati anzi ha anche peggiorato le cose. Due ore dopo l'assunzione vampate di rossore sul viso, occhi compresi. E macchie rosse su collo e mento. Abbiamo quindi sospeso immediatamente anche la Lercanidipina. Adesso dobbiamo trovare qualcosa di più tollerabile per la nonna, da associare all' Enapren che prende al mattino. Un possibile candidato potrebbe essere un diuretico? Leggevo che sono molto utilizzati, anche se io sapevo che fossero adoperati solo una tantum in casi di emergenza (Lasix). Invece possono essere introdotti in terapia cronica? Grazie
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Guardi cambiare un calcioantagonista con un altro non cambia assolutamente le cose. Su un'ottimizzazione della terapia antipertensiva le ho già confermato che è necessario farlo consigliandole però di rivolgersi ad un cardiologo di fiducia, visto gli esiti infruttuosi delle terapie prescritte dal medico di base.
Saluti
Saluti
[#6]
Utente
Buonasera, purtroppo a distanza di una settimana non abbiamo risolto il problema. La nonna ha sviluppato una spiccata ipersensibilità verso i calcio-antagonisti (confermata al 100% l'allergia passa 48 ore dopo la loro sospensione). In terapia resta soltanto l'ace-inibitore del mattino(Enapren 10 mg) che però non basta a coprire per le 24 ore. Difatti in serata sistolica a 159. Il medico curante ci ha suggerito di dare 10 mg al mattino e 10 mg la sera, (sempre di Enapren) e in caso di picchi ipertensivi intervenire con pasticca di Lasix. Ma stiamo sempre parlando di una paziente di 93 anni allettata e a darle continuamente i diuretici non si rischia? (es.cali di potassio). Pertanto potete consigliarmi qualche alternativa in associazione con l'ace-inibitore? Ovviamente non chiedo una terapia ma solo a livello "teorico" quali classi di farmaci si potrebbero associare
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Guiardi,con tutto il rispetto e sperando di non apparire poco tollerante, ma il mio consiglio l' ho già dato...ora lei può anche non considerarlo, ma la prego di non continuare con questo inutile ping pong che non porta a nulla. Credo che il suo medico di famiglia stia adottando terapie non corrette (calcioantagonisti che non sono tollerati, Enapren mattina e sera...) e per questo lei deve per me rivolgersi ad uno specialista...
Saluti
Saluti
[#8]
Utente
Dottore mi scusi non vorrei apparirle io polemico ma se un paziente dopo un prolungato utilizzo comincia a manifestare intolleranza verso un farmaco cosa centra la terapia non corretta? Le terapie nel corso del tempo vanno soggette anche a cambiamenti. Lo specialista l'ho già contattato, speravo di avere qui un valido supporto informativo in attesa di visita e non mi pare di avere chiesto chissà cosa. Saluti
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Guardi che se per intolleranza ad una molecola se ne dà un'altra della stessa famiglia, che si chiami "Giuseppe, Francesco o Maria" non cambia il risultato che ci si deve aspettare. I calcioantagonisti periferici sono dei vasodilatatori e quindi possono dare come effetto indesiderato la comparsa degli edemi declivi, come nel caso di sua nonna (indipendentemente dal nome del farmaco)... Per quanto riguarda l'Enapren non posso spiegarle dal punto di vista medico perchè non condivido la somministrazione mattina e sera, ma sicuramente lo farà il collega specialista che lei ha interpellato. Per il supporto informativo credo quindi di averglielo fornito adeguatamente, ma noi di MI non possiamo per via telematica prescrivere terapie nè formulare diagnosi (è legalmente vietato) e per questo le ho consigliato di rivolgersi al cardiologo...
saluti
saluti
[#10]
Utente
Dottore non mi fraintenda, le sono sempre grato per le spiegazioni anche in virtù del fatto che sta fornendo un servizio gratuito e nulla mi sarebbe dovuto. Il problema della nonna è che siamo partiti da una valida terapia di associazione dall'ospedale (ace-inibitore + calcio- antagonista) ed ora a causa dell'intolleranza siamo rimasti solo con l'Enapren. Siccome oltre ai farmaci suddetti ci sono ancora: a-bloccanti, a-stimolanti, b-bloccanti, diuretici, sartani la curiosità era di capire sempre a livello teorico-didattico (quindi lungi dall'essere una prescrizione), cosa poteva incastrarsi con l'Enapren per evitare di somministrarlo due volte. Tolto il calcio-antagonista per allergia, tolto il diuretico per possibili scompensi di potassio, credo pur non essendo medico, che non rimanga molto altro
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Utente
Buongiorno Dottore volevo aggiornarla. Stamattina è venuto a far visita il cardiologo e dopo avergli spiegato accuratamente tutta la situazione in particolare la subentrata intolleranza ai calcio-antagonisti, ci ha prescritto Torexans una compressa al mattino. Riservandoci ovviamente di comunicare come procede la terapia dopo qualche giorno. Cosa ne pensa? Ci terrei ad avere un suo parere su questo farmaco
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Forse il farmaco è il Teraxans (non il Torexans)...in ogni caso stiamo parlando di un'associazione di due molecole, entrambe antipertensive e differenti dal calcioantagonista. E' un buon farmaco che potrebbe dare i risultati sperati...ma utilizza molecole di vecchia generazione che potrebbero comportare l'insorgenza di tosse stizzosa come effetto collaterale (anche se non è matematico).
Saluti
Saluti
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Utente
Sì mi scusi avevo letto male si tratta del Teraxans. Adesso proviamo per 3-4 giorni con questo sperando che vada tutto bene. Ho letto recensioni molto positive in merito al sartano da lei segnalato "l'Olmesartan". Però ovviamente non mi sono permesso di suggerirlo al cardiologo! Una cosa però l'ho capita..quando si tratta di ipertensione non è facile trovare subito la terapia giusta e si va anche un pò a tentativi..
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Utente
Dottore mi scusi, poichè ho letto che il Teraxans sarebbe la fusione di un ace-inibitore+diuretico(indapamide) mi sorge il dubbio che inserendo questo farmaco in terapia dovremmo controllare strettamente i livelli di sodio potassio nel sangue? Sarebbe un bel disagio non possiamo stare a fare analisi di continuo..oppure non ce n'è bisogno?
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Utente
Dottore grazie lei è un pozzo di scienza! Il cardiologo oltre a sistemare la terapia per l'ipertensione ci ha pure ridefinito la terapia anticoagulante. Essenso la nonna allettata e data la permanente immobilità necessita di una protezione anche da quel punto di vista. Per un bel pò ha fatto siringhe sottocutanee di Clexane poi tanto per cambiare è sopravvenuta allergia. Il Coumadin neanche a parlarne. Ci è stata prescritta la cardioaspirina. Però in giro leggo cose spaventose del tipo: "l’acido acetisalicilico è un potente antagonista della vitamina B5…" se presa ogni giorno può causare una carenza di acido pantotenico,da cui discende una infinità di disturbi" e ancora che "è causa frequente di emorragie" e quindi va presa solo dagli infartuati. Insomma, alla fin fine i rischi superano i benefici?
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Dipende...su questo deve esprimersi il collega che l'ha prescritta. A lei però devo dare un consiglio, se mi permette....: legga di meno di medicina e si affidi di più con fiducia a chi fà questo per professione. Non è possibile spiegarle tutto, ma se lei fosse laureato in medicina capirebbe il perchè del mio consiglio..... (da buon intenditor.....)
Saluti cordiali
Saluti cordiali
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 25.1k visite dal 28/01/2013.
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